Danza contemporanea al Teatro d’Europa
Quattro quadri per una serata dedicata alla danza al Teatro d’Europa (Cesinali-AV), sabato 26 marzo alle 20,30. Tre coreografi, Tiziana Petrone, Francesco Morriello e Hilde Grella, porteranno sul palco irpino quattro temi.
Le emozioni delle neo-mamme non sono sempre rosa. La solitudine è una voragine che ingoia, il senso di inadeguatezza, l’incapacità di prendersi cura del proprio figlio. Si è donne, ma non si nasce mamme. Si impara. Questo il tema del primo quadro dal titolo Puerpera. La coreografia è curata da Tiziana Petrone per Artedanza Project. Interprete: Antonia De Stefano.
Il secondo, della stessa coreografa, ha titolo Rota temporis. Sarà interpretato da Antonia De Stefano, Alina D’Urso, Marta Renzulli e Serena Petrone. L’uso delle stagioni come metafora per esprimere l’andamento naturale di espansione che seguono le emozioni della nostra vita, secondo l’alternanza e la trasformazione nel tempo, specchio delle nostre molteplici sfumature interiori. La ruota del tempo ci indica le possibilità di COCREARE la nostra realtà. Parla di infinite possibilità di benessere, speranza, amore e gioia.
Roommates, con la coreografia di Francesco Morriello è una produzione Associazione Campania Danza, con la direzione artistica di Antonella Iannone. Guardarsi, incontrarsi, cercarsi, condividere tempo e spazi. Vicini o lontani, affetto o amore, desiderio o passione… “Il divino è ciò in cui gli opposti coesistono: tutto e il contrario di tutto; la bellezza e l’orrore; l’odio e l’amore. È tutto lì. Non c’è dualità. I rischi ebbero il coraggio di vedere il male come parte di Dio.” (Tiziano Terzani) Gli interpreti saranno Melania Nicastro e Francesco Morriello.
Per ultima abbiamo KIGAL /Visioni, Concept e coreografia di Hilde Grella. Gli interpreti: Laura Forcellati, Susy Capolupo, Simonetta Incarnato e Hilde Grella. KIGAL, il mondo sommerso dei Sumeri, è un lavoro coreografico in cui la “visio” di un sé frammentato, diventa il primum movens di una ricerca olistica del corpo, di un’indagine del continuo alternarsi di ordine e disordine nella dimensione onirica di un luogo dove la realtà si configura nel gesto. KIGAL interpreta la Visione non tanto come mera rivelazione contemplativa, quanto come un viaggio, un’esperienza dinamica ed estatica che scaturisce dal movimento dell’anima e del corpo, per trovare la sua realizzazione in una tangibile dimensione spazio/temporale.
Per prenotazioni: 331.5481067
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