Diritto & Diritti, la nuova collana del Papavero che, nel frattempo, compie 10 anni

Nel 2020 è nata una nuova collana editoriale del Papavero, ma solo ora è stato possibile celebrare l’evento in pubblico in concomitanza del compimento dei dieci anni di attività della casa editrice. Titolo della collana Diritto & Diritti. Alle sue spalle un comitato scientifico composto dal magistrato Francesco Cananzi, e dagli avvocati: Gianluca Fava, Biagio Fedele, Margherita Oliva, Armando Rossi, Claudia Salzano, Claudio Sara, Hilarry Sedu.

La serata, moderata dall’avv. Fava e introdotta dall’editrice Donata De Bartolomeis, ha dato spazio a una breve presentazione a cura degli autori e a un dibattito con il pubblico sugli argomenti trattati dal libro. In conclusione l’editrice ha conferito attestati di ringraziamento ad alcuni sostenitori che in questi dieci anni di florida attività hanno dato il loro contributo o il loro sostegno alle attività della casa editrice.

Il Comitato scientifico della collana

La presentazione

Nell’illustrare i contenuti del libro, Procolo Ascolese ha spiegato che l’idea di partenza era quella di trattare casi giudiziari clamorosi che non hanno convinto l’opinione pubblica. Spunto era stato proprio il caso Enzo Tortora che lo aveva colpito molto quando, agli esordi della sua carriera, faceva pratica allo studio dell’avvocato del noto presentatore, vittima di un clamoroso errore giudiziario. «Il nostro obiettivo era sciogliere qualche dubbio su casi che hanno coinvolto l’opinione pubblica», ha spiegato Ascolese, elencando le questioni trattate nel libro: Come si sviluppa il ragionamento dei giudici?; La chiamata in correità; la prova indiziaria; la confessione; la responsabilità di un datore di lavoro; il movente; l’errore giudiziario. Tutto ciò per fare comprendere che processo non è altro che una sequenza di azioni molto precisa, volta a giungere alla verità sul caso.

Diverso è raccontare lo svolgimento di un processo alla gente. Questo argomento è stato trattato dal giornalista Luigi Ciccarelli, che ha spiegato il punto di vista dell’informazione che oggi avviene in tempo reale, spesso senza filtro, con dirette dalle aule di tribunale. «Noi abbiamo cercato di offrire questo filtro con il nostro libro per mettere ordine in alcuni processi; ma un altro aspetto da sottolineare è la memoria delle vittime di processi che hanno avuto nuovamente voce attraverso la nostra analisi, come nel caso degli operai della Tyssen», ha chiarito.

In pratica, dopo anni di report televisivi alla ricerca della notizia sensazionale, a rischio di mettere alla gogna un innocente, pur di fare audience, questo libro cerca di mettere in chiaro, con un linguaggio accessibile a tutti, le procedure giudiziarie che mettono a nudo la verità, sempre più supportate dalle nuove tecnologie e dallo sviluppo delle tecniche scientifiche di indagine.

Un libro che ci mette di fronte uno dei problemi della nostra società: l’informazione guidata dalla richiesta di utenti sempre più attratti dalle trame, smaniosi di ergersi a giudici senza conoscere gli elementi delle indagini, cosa che raggiunge il paradosso sui social, veicoli, sì di pluralità di opinioni ma, spesso, erroneamente trattati come la fonte delle notizie dagli utenti creduloni. Vista la grande mole di notizie e di opinioni che circolano liberamente sul web, urge una formazione continua non solo per i professionisti del settore, che vi sono già obbligati, ma anche e soprattutto per gli utenti, i vecchi lettori, che oggi si trovano spaesati di fronte a tutto e al contrario di tutto in tema di notizie.

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.