Giusto di Gand e la Comunione del Duca d’Urbino di Francesca Bottacin. La presentazione a Venezia

Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, mercoledì 15 giugno 2022, ore 17.00, Sala Conferenze

Mercoledì 15 giugno 2022 nella Sala Conferenze della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro avrà luogo la presentazione del volume di Francesca Bottacin Giusto di Gand e la Comunione del Duca d’Urbino edito da Cleup. Presenterà e dialogherà con l’autrice Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, organizzazione no profit impegnata da oltre 20 anni nella promozione e nella salvaguardia del patrimonio culturale veneziano che attualmente sostiene un ambizioso progetto di valorizzazione del Museo con il fine di far conoscere ai più e rendere accessibile al pubblico le sue importanti collezioni artistiche. Tra i capolavori della Galleria vi è il Redentore benedicente, unica altra opera conservata in Italia attribuita al fiammingo Giusto di Gand, oltre alla Comunione degli Apostoli, oggetto del volume presentato, e ai Ritratti dello Studiolo di Federico da Montefeltro al Palazzo Ducale di Urbino.

La presentazione del volume, introdotta da Claudia Cremonini direttrice della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, sarà seguita da una visita alle collezioni permanenti del museo, dove gli invitati potranno ammirare il Redentore benedicente di Giusto di Gand, e alla mostra Da Donatello a Alessandro Vittoria 1450 – 1600: 150 anni di scultura nella Repubblica di Venezia curata da Toto Bergamo Rossi e Claudia Cremonini.

Francesca Bottacin
Giusto di Gand e la Comunione del Duca dUrbino

Prefazione F. Marías
CLEUP – ISBN 9788854953642 pp. 298, ill. b/n e a colori Novembre 2021

La Comunione degli apostoli, eseguita a Urbino dal misterioso pittore fiammingo Giusto di Gand per una potente confraternita tuttora esistente, costituisce, con la predella di Paolo Uccello, la Pala del Corpus Domini. Tra le prime tavole a olio dipinte in Italia, è la più imponente di tutto il Quattrocento fiammingo.

Solenne e raffinata, l’opera viene descritta da Giorgio Vasari come la “Comunione de ’l Duca d’Urbino”: Federico da Montefeltro, infatti, vi compare ritratto insieme al fratello Ottaviano Ubaldini della Carda. Sotto la loro egida il Ducato conobbe nel Rinascimento un capitolo artistico meraviglioso e cruciale, ancora parzialmente avvolto nel mistero: la Pala è uno dei tasselli che ne aiutano la comprensione.

Il libro, frutto di vent’anni di studi e ricerche, si propone dunque di fare il punto sulla tavola e sul suo autore, cui si attribuisce in Italia un’unica altra opera: l’imponente Redentore benedicente di Ca’ d’Oro.

Un recupero della memoria passata, dunque, attraverso la letteratura artistica, i documenti, la fitta bibliografia e un nuovo studio esegetico. Gli approfondimenti di specialisti internazionali, infine, danno conto della musealizzazione, dello stato di conservazione, dei restauri e della tecnica del dipinto. Uno straordinario apparato fotografico, interamente a colori, ne illustra la documentazione e i confronti con altri dipinti; foto d’epoca ne attestano i passaggi di provenienza e i restauri; moderne riflettografie a infrarosso, eseguite ad hoc, ne rendono visibile il disegno soggiacente.

Un libro che si propone un’attestazione di metodo, uno studio collaborativo, oltre che un omaggio a un dipinto affascinante e al suo autore, tuttora enigmatico e avvincente.

LAUTRICE

Francesca Bottacin, ricercatrice padovana, è professoressa incaricata di Storia dell’arte fiamminga e olandese all’Università di Urbino Carlo Bo e Chercheuse associée al Centre de la Méditerranée moderne et contemporaine dell’Université Côte d’Azur. Già redattrice di “Notizie da Palazzo Albani”, direttrice della Summer School Barocco mediterraneo, è nel Comitato scientifico dei “Quaderni della Scuola di Conservazione e Restauro”.

Ha al suo attivo diversi saggi, monografie e mostre: le sue ricerche sono rivolte principalmente ai rapporti tra pittura neerlandese e italiana, in particolare tra il Veneto e le Marche. Collabora col KIK-IRPA (Royal Institut for Cultural Heritage) di Bruxelles e ha studiato i dipinti fiamminghi e olandesi delle Collezioni dei principi Grimaldi di Monaco, pubblicando su riviste francesi e monegasche. Numerosi suoi lavori sono poi indirizzati alle donne nell’arte, sia moderna che contemporanea, alle contaminazioni tra pittura, cinema, danza e fotografia nonché all’arte eco- sostenibile. Ha collaborato con prestigiose università e istituzioni, europee e americane, oltre che con l’Istituto Italiano di Cultura a Mosca, con il museo Pushkin e con l’Accademia del Bolshoi in Russia.

GLI AUTORI DEGLI APPROFONDIMENTI

Fernando Marías, già professore dell’Universidad Autónoma e Accademico della Real Academia de la Historia di Madrid, esperto di Rinascimento mediterraneo e della questione “Pietro Spagnolo”. Livia Depuydt-Elbaum, responsabile del laboratorio di restauro del KIK-IRPA di Bruxelles (Royal Institut for Cultural Heritage), autrice di restauri prestigiosi quali quello del Polittico di Gand di Jan van Eyck. Andrea Bernardini, storico dell’arte, appartenente allo staff scientifico della Galleria Nazionale delle Marche a Palazzo Ducale.
Gianluca Poldi, fisico e storico dell’arte, esperto in diagnostica artistica e collaboratore dell’Università di Bergamo. Maria Letizia Amadori, ricercatrice, docente di Chimica per i Beni Culturali dell’Università di Urbino.

FOTO

Giusto di Gand, Comunione degli apostoli, 1473-1474 ca., Urbino, Palazzo Ducale, Galleria Nazionale delle Marche. Francesca Bottacin, foto di Svetlana Avvakum.

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