Il Goleto in festa per per riscoprire la vocazione dei padri

L’arcivescovo di Sant’Angelo de’ Lombardi, S.E. Pasquale Cascio, ha esortato i fedeli, sui passi di San Charles Foucauld, durante la cerimonia concelebrata ieri, insieme al rettore don Salvatore Sciannamea e a don Tarcisio Gambalonga, a coltivare appartenenza cristiana, fiducia e coraggio, facendo memoria della santità del fratello universale. Letture, riflessioni sugli scritti lasciati da padre Lucio de Marino, secondo fondatore del Goleto, e testimonianze hanno creato un momento di condivisione e di gioia, concluso da un commento dell’arcivescovo sul nuovo stemma.

Lo stemma del Goleto, simbolo di una storia di fede

Dopo la visita alla mostra fotografica permanente dal nome “Il Goleto tra passato e futuro”, si è conclusa la serata nella condivisione di un’agape fraterna presso la sala San Guglielmo.

La partecipazione dei fedeli alla vita del santuario e la presenza costante delle autorità ecclesiastiche, che mostrano vivo interesse per la spiritualità del luogo, confermano la vocazione del Goleto quale punto importante per la vocazione comunitaria.

“Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”, recita il Vangelo di San Metteo, e tante sono le persone che nei secoli hanno abitato questo luogo nel nome di Cristo. A padre Lucio il merito di aver rifondato il Goleto spolverando la polvere del tempo e ritrovandovi lo Spirito di Dio. A san Charles quello di aver abitato la fraternità universale, dando a questo luogo mistico la dimensione che probabilmente il primo fondatore aveva auspicato per ispirazione divina.

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La festa per San Charles de Foucauld al Goleto

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.