Il vento soffia ancora. Aperta la 2° Edizione della Rassegna “L’Emozione nel Segno, nel Colore, nella Parola” a Cava de’ Tirreni (SA)

Hanno aperto la serata inaugurale i saluti del presidente dell’Accademia Michelangelo Angrisani, che si è dichiarato soddisfatto delle diverse tematiche presentate quest’anno anche se gli autori stranieri non hanno potuto partecipare a causa del Covid, ringraziando tutti coloro che lo hanno accompagnato nella realizzazione di un evento che fino a poco tempo fa si pensava irrealizzabile e presentando le due madrine della manifestazione: Mariafelicia Carraturo e Antonella Cicale. Ha poi annunciato la serata di giovedì 13 come dedicata alla letteratura, con la presentazione, a partire dalle 18, del libro Il Fiore del Carso di Eleonora Davide e alla presentazione dell’Annuario dell’Accademia, giunto alla nona edizione.

L’assessore comunale alla Cultura, prof. Umberto Lamberti, salutando gli intervenuti, ha definito la mostra «un ennesimo dono fatto alla citta in quello che è un luogo simbolo di Cava de’ Tirreni. Il monastero di San Giovanni fu fondato nel 1461  ed oggi questa manifestazione assume un valore simbolico di rinascita dopo la vita sospesa di questo lungo periodo e noi speriamo che, con le vaccinazioni e l’arrivo dell’estate, giunga un po’ di serenità per tutti. Il motore delle molte iniziative realizzate qui dall’Accademia è rappresentato dal carissimo Michelangelo Angrisani e dallo sforzo organizzativo di tutti, come anche dal prof. Vitolo. Tutti loro stanno contribuendo a migliorare la qualità della vita della nostra città».

Antonella Cicale, medico, poetessa e critico letterario, madrina dell’iniziativa, ringraziando per la rappresentanza che le è stata affidata e di cui si sente onorata, ha commentato in questo modo. «Quest’anno ci ha messo a dura prova e abbiamo sorriso poco. Siamo stati soli con noi stessi e questo ha fatto esplodere le brutte e le belle emozioni che avevamo nel nostro cuore. La risorsa più grande l’abbiamo dentro, noi siamo arte e quest’anno il prof. Angrisani ha fatto un vero e proprio miracolo dando vita a questa edizione di L’emozione nel segno, nel colore, nella parola. Perché coniugando l’arte con noi stessi riusciamo a tirare il meglio fuori da noi dove quest’anno avevamo tirato fuori il peggio.» Ha poi concluso citando la celebre frase di Marvin GayeFare arte è un modo per possedere il destino”.

Mariafelicia Carraturo, campionessa e primatista mondiale di apnea in Assetto Variabile, -115 metri in 3 minuti e 04, e autrice di un libro presentato lo scorso anno, Il risveglio di Parthenope, altra madrina della manifestazione, ha commentato a sua volta. «Sono stata criticata molte volte per le mie scelte di vita che mi hanno portato a realizzare i miei sogni e ammiro la tenacia e l’esempio che dà Michelangelo Angrisani nel continuare, nonostante le difficoltà che ha sempre incontrato, le critiche, le delusioni, a realizzare occasioni come questa. La rinascita avviene quando vai nelle profondità del tuo animo e se sei disposto ad ascoltare te stesso. Gli artisti hanno tantissimo da dare al mondo. In tempi in cui non era possibile esprimere il proprio pensiero con le parole gli artisti lo hanno fatto con la loro arte. No abbiate paura, quindi, del silenzio, che vi permette di ascoltare cosa avete dentro.»

La componente dell’Accademia, giornalista, scrittrice e saggista, Paola La Valle ha affermato che «nell’arte spesso si trova il coraggio di avere il confronto con se stessi poiché qualsiasi forma dell’arte ci permette di portare fuori quello che abbiamo dentro dialogando con il nostro io interiore al di là dei condizionamenti esterni. Bisogna manifestare il coraggio di vivere e auguro a tutti di trovare questa strada, questo coraggio».

La presidente dell’Associazione Culturale Beethoven, presente alla mostra, ha letto una poesia dedicata alla figlia, dovendo tornare a Latina prima del coprifuoco, prima dell’intervento del prof. Franco Bruno Vitolo. Il componente dell’Accademia e critico letterario ha ricordato l’apertura della prima edizione della mostra l’anno scorso appena prima del lockdown, la sospensione, la seconda inaugurazione subito dopo l’apertura estiva, il premio letterario conclusosi proprio a ridosso della chiusura in autunno e ora la nuova edizione della mostra. «Finiremo per chiamare la mostra “arte ed apertura”», ha scherzato poi, ricordando che «l’arte sta già davanti alla porta sempre pronta ad entrare. Il vento soffia ancora, lo slogan della manifestazione di quest’anno è tratto da una canzone di Pierangelo Bertoli. L’evento che stiamo inaugurando non è una zattera che arriva dopo il naufragio ma il varo di una nuova nave per una società che sarà migliore se l’arte e la cultura la renderanno migliore, altrimenti dovremo vaccinarci contro la mancanza di cultura e di arte. Una lezione umana è l’esempio della Carraturo che, nonostante il grave incidente avuto durante gli allenamenti, ha portato a casa un titolo importante. Andiamo oltre per aspera ad astra».
Infine, citando una nota canzone italiana di tanti anni fa Vola, colomba bianca vola, cantata da Nilla Pizzi, che nascondeva, sotto i versi d’amore, l’augurio che Trieste tornasse presto italiana, ha invitato tutti a partecipare alla presentazione di giovedì 13 del libro che tratta della Trieste occupata dalle forze alleate e a rischio di finire ceduta alla Jugoslavia, che sarà lui stesso a presentare.

Leggi il precedente articolo sulla manifestazione

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