In un limbo d’amore di Diamante Faggiano. La recensione di WWWITALIA

Il difficile rapporto tra madre e figlia al centro del romanzo di Diamante Faggiano. In un limbo d’amore è la lunga lettera di Elsa Gregoraci, giovane donna di successo, alla madre, incapace di dimostrare alla figlia l’amore che le sarebbe dovuto. Nessun riconoscimento, mai un complimento, né una carezza per la bambina che cresce con la voglia di dimostrarsi degna di quell’affetto. Mentre Elsa racconta le sue esperienze di vita, la mamma è di fronte a lei, ancora, e più di prima, incapace di dialogare con la figlia, chiusa in un mondo da cui non potrà più uscire a causa di un precoce decadimento cognitivo.

Elsa è timida, dotata di scarsa autostima, ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, ma è dotata di spirito di competizione, ha voglia di primeggiare e, grazie alla sua intelligenza e all’impegno che mette nelle cose in cui crede, ci riesce sempre. Tuttavia tutto ciò non basta a conquistare l’amore di una donna anaffettiva e distratta che non posa mai veramente i suoi occhi sulla figlia. La protagonista, narrando della sua vita, prima nel paesello dell’entroterra calabrese, poi a Roma, si abbandona a un profonda analisi interiore, alla ricerca, passo dopo passo, di segni di affetto nascosti tra i ricordi dei bei vestitini, delle attenzioni per il suo aspetto, dei i pranzi cucinati con cura e della pulizia asfissiante della casa. Ricordi che la legano alla madre.

E così la crisalide prova a diventare farfalla combattendo i suoi mostri interiori e tentando di costruire pian piano, anche se solo nella sua testa, quella relazione mai esistita, cercando disperatamente se stessa per capire se lei è altro dalla madre. Elsa sa che solo così diventerà una donna capace di amare.

Nessuno leggerà queste pagine intimeè solo il  mio modo di attraversare di nuovo la mia vita e accettarla, per dimenticare e andare avanti, per essere una donna e una madre migliore.

E, invece, queste pagine vanno lette, eccome, perché Diamante Faggiano, in questo romanzo d’esordio, ha costruito un personaggio problematico reale e tangibile, corredandolo di sfumature psicologiche convincenti, innescando una naturale empatia nei suoi confronti da parte di chi legge, nonostante le ripetute istanze di attenzione al suo disagio. Anche la generale coerenza delle descrizioni ambientali e dei rapporti familiari, che Elsa intesse con madre, padre, nonna, fratelli, amiche e spasimanti rende credibile il contesto facendo sì che nella storia di Elsa si possano riconoscere in molti. Nel complesso il romanzo credo abbia delle lodevoli finalità, tracciando un percorso di guarigione interiore molto interessante.

Diamante Faggiano

Diamante Faggiano, irpina, insegna alla scuola primaria. Come Elsa, ha già vissuto molte vite. È stata una studentessa squattrinata, ma ricca di sogni, una docente fuori sede a Roma, Consigliere comunale per un arco di cinque anni. Oggi aspetta una bimba. È al suo primo romanzo.

Link per l’acquisto

In un limbo d’amore di Diamante Faggiano, Edizioni Il Papavero, pp. 183

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.