INTERVISTA ALLA STILISTA VITTORIA FORMUSO – MAVI TATEN

Ho conosciuto Maria Vittoria Formuso, fondatrice del brand Mavì-Taten, a Torino durante il seminario di psicologia della moda “L’abito fa il monaco” in cui è intervenuta parlandoci della sua personale visione della moda.

La sua storia mi colpisce subito perché già dalle prime parole denota un carattere sensibile, curioso e non convenzionale. Mi parla appassionata del suo lavoro nato dall’impegno costante e dal suo estro creativo. Con i suoi abiti Mavì racconta una storia e trasmette un’emozione sospesa tra la leggerezza della poesia e la concretezza delle donne decise come lei. 

Ciao Vittoria, ci spieghi il significato del tuo brand?

Mavi Taten viene fuori dal mio nome e dalla passione per le torte di mele. Volevo dare una sonorità francese, ma si tratta di un made in italy 100%.

Quando nasce la passione per la moda?

Ho un percorso formativo particolare. Sono laureata in giurisprudenza, ma ho sempre sentito un forte richiamo verso una forma d’espressione più artistica e creativa. Compravo tessuti, acquistavo libri di moda e macchine da cucire, cercavo sarte per imparare i rudimenti del mestiere. Ho assecondato una passione che si manifestava sempre più prepotente e che oggi è il mio lavoro.

Dove inizia, allora, la tua storia da stilista?

A Reggio Emilia in una scuola di progettazione di moda di Max Mara. Ma è l’incontro e la frequentazione dell’atelier della modellista Emy Fabbri a Roma a darmi la personale visione dell’abito e della bellezza, di costruire con le mani e di soddisfare la donna donandole armonia e fascino.
Dopo 5 anni “a bottega da Emy”, ho scelto di portare Mavì Taten a Torino, una città giovane, piena di energia e fermento. Qui, tra Milano e Parigi (capitali della moda), riesco a celebrare la necessità della lentezza del tempo accogliendo le clienti nella mia casa-atelier.

Come nascono le tue collezioni?

Tutte le collezioni nascono dal bisogno di comunicare e di mettersi in relazione con gli altri e il loro mondo. I tagli, i tessuti, i colori vengono visualizzati a partire dalla storia che desidero raccontare. Gli abiti sono mezzi espressivi di chi li indossa e di chi li disegna. 

Cos’è per te lo stile?

Lo stile personale è sapersi disegnare, avere la capacità di costruire su se stessi l’immagine che abbiamo di noi stessi. Oggi le vere icone di stile sono per strada; è la gente comune che riesce a trasmettere, con la propria immagine armonica ed originale, un’emozione vera.

Parlaci della tua ultima collezione S/S 2016.

Si chiama Passione e vuole evocare questo sentimento in ogni sua forma. Le linee rotondeggianti dei capi si ispirano alle sinuosità del cuore ex voto ed alcuni dei tessuti utilizzati presentano un motivo decorativo realizzato mediante la luce del sole. Alcuni dei lini e dei cotoni, infatti, sono stati esposti al sole del sud, protetti solo da leggere mascherine di giunco. Ciò ha creato un motivo caratteristico ed unico che vuole creare un parallelismo tra i tessuti bruciati dal sole e l’uomo, che allo stesso modo è bruciato dalla passione.

 www.thestyletrainer.com

@Riproduzione riservata                                     Gemma Alifano

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