L’ATLANTE DI ORNITOLOGIA

Un atlante per conoscere tutti i volatili presenti nella Provincia di Bergamo 6 anni di lavoro, 24mila segnalazioni per 152 specie:venerdì 29 gennaio la presentazione.

Un vero e proprio atlante di tutte le specie di volatili della Provincia di Bergamo, 6 anni di lavoro per catalogare 152 specie differenti: venerdì 29 gennaio alle ore 20.30 presso la sala Curò in Piazza Cittadella 8 verrà presentato il volume “Atlante degli Uccelli nidificanti della provincia di Bergamo”, edito dal Museo di Scienze Naturali. La pubblicazione, frutto della collaborazione tra Museo e Gruppo Ornitologico Bergamasco, segue, di nove anni, la pubblicazione dall’Atlante relativo all’ornitofauna del comune di Bergamo. Il Prof. Giuseppe Bogliani dell’Università degli Studi di Pavia e Presidente del Centro Italiano Studi Ornitologici introdurranno l’intervento dei curatori dell’opera Enrico Bassi, Enrico Cairo, Roberto Facoettti e Roberto Rota. “Il volume – spiega l’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti – è il risultato di un accurato lavoro di 136 appassionati di ornitologia che per ben 6 anni, in migliaia di ore di osservazione, hanno compiuto rilevamenti sul territorio della città e della provincia. Sono oltre 24.000 segnalazioni riferite a 152 specie differenti, la cui rielaborazione ci fa comprendere le esigenze e lo stato di conservazione di ogni singola specie”. Il volume si presenta in continuità con la ricca tradizione ornitologica bergamasca il che certamente arricchisce il suo valore storico ed attuale. Va infatti ricordato che negli ultimi 200 anni numerosi studiosi e cultori della materia hanno raccolto, custodito e divulgato un’ingente quantità di dati che oggi costituisce un’importante documentazione relativa alle specie nella nostra provincia viventi in tempi passati. Anche la finalità della ricerca in questi due secoli è mutata: dalla scoperta della rarità faunistica alla tutela delle popolazioni ornitiche presenti. Un salto culturale e metodologico che, nel rispetto di tutte le sue fasi, porta oggi a conoscere questa componente faunistica del nostro territorio in modo sempre più approfondito consentendo di considerare le presenze ornitiche alla luce dell’uso del territorio ad opera dell’uomo, un uso non sempre attento alle esigenze dell’ambiente e degli altri esseri viventi, e di rimarcare il ruolo di eccellenti indicatori ambientali rivestito da questi animali. Il volume fornisce, per tutte le specie trattate, dati inediti ed aggiornati riferiti alla distribuzione, stato di conservazione ed eventuali fattori di minaccia su di esse incombenti.

In quest’ottica il volume rappresenta indubbiamente una fotografia istantanea a volo di uccello della situazione attuale che conferma la tendenza all’espansione delle specie antropofile e lo stato di crescente precarietà di alcune maggiormente sensibili e quindi penalizzate dai mutamenti ambientali. Nel contempo si sottolinea il rafforzamento nella nostra provincia di alcune specie, anche di grande valenza ecologica, di cui in passato era documentata solo una presenza occasionale. Particolare attenzione è stata inoltre rivolta agli aspetti di conservazione delle singole specie mediante un’attenta analisi dei fattori di minaccia e delle misure di tutela. Il volume costituirà indubbiamente un valido strumento di supporto a quanti intendano intraprendere lo studio di questa importante componente faunistica incrementando le conoscenze relative al nostro territorio. La certezza è che la ricerca costituirà, per gli anni a venire, un’indispensabile fonte di confronto per conoscere e valutare i mutamenti ambientali e faunistici della nostra provincia. La stampa del presente volume è stata possibile grazie al sostegno economico dell’Associazione Amici del Museo, da vent’anni a fianco del nostro Istituto, e della Fondazione “Arc. Giuseppe Maestri” onlus impegnata da anni nella formazione universitaria e di dottorato dei giovani.

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