La fiamma spezzata, la presentazione ad Avellino

Presentazione del libro di Giovanni Taranto, La fiamma spezzata, edizioni Avagliano

Si ricomincia a incontrarsi per parlare di libri. Lo fa il circolo della Stampa di Avellino mediante la presentazione de La fiamma spezzata di Giovanni Taranto, per edizioni Avagliano.

Erano presenti all’incontro, oltre all’autore, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli e Gianni Colucci de il Mattino di Avellino.

Giovanni Taranto è un giornalista che si occupa da trentotto anni di cronaca giudiziaria e investigativa, è un cronista che segue costantemente indagini soprattutto nell’area vesuviana.

Il suo libro è un romanzo giallo in cui coniuga la sua esperienza, la passione per il giornalismo sul campo, con il desiderio di comunicare e far conoscere dietro una storia raccontata temi forti di cronaca nera ma non solo, anche sociali ed esistenziali. «Grazie al giallo», dice l’autore, «si possono spiegare i meccanismi perversi e tristi in una formula più gentile ma proficua.»

Gianni Colucci, che ha aperto l’incontro, evidenzia proprio il legame con il territorio che l’Autore conosce bene. Per un cronista di nera trovare la notizia può sembrare semplice ma riempirla di contenuti è molto difficile, soprattutto perché i nuovi metodi di fare informazione costituiscono per la carta stampata una spietata concorrenza, istantanea e ridotta. Il libro ha un aspetto, quindi, anche formativo riguardo alla professione, appunto, di giornalista. Oltre questo Gianni Colucci ne rinviene emozione, descrizione narrativa e ottima capacità di saper raccontare i luoghi.

Per il presidente Lucarelli è rappresentativo incontrare ad Avellino uno scrittore vesuviano perché simboleggia una positiva contaminazione dei territori di cui si sente necessità. Ricorda il Presidente che Giovanni Taranto è stato uno dei pochi ad aver conosciuto e lavorato con Giancarlo Siani e, insieme a lui, a costituire un gruppo di giovani che avevano il desiderio di andare a caccia di notizie.

Il libro di Taranto introduce un nuovo personaggio, il capitano Mariani, che è inserito in un noir intenso che forse solo chi ha svolto il mestiere di giornalista può fare. La lettura, soprattutto dei libri gialli, è molto importante per perfezionare anche la scrittura.

L’Autore racconta che in realtà la scrittura del giallo classico è bella ed utile ma in essa non esiste quasi mai la rappresentazione della realtà. Ciò su cui lui si è impegnato è stato proprio rendere le procedure reali, in quanto in tanti gialli si trova il caso clamoroso, la trama intermedia costituita da eventi e fatti e poi, alla fine, c’è la conclusione con elementi che spuntano all’improvviso. Elementi che il lettore o il telespettatore non avrebbe mai potuto conoscere né si spiega da dove siano venuti fuori. Così lui si è posto il problema di come far capire al lettore come lavora un investigatore, come cerca e trova gli elementi, da dove nascono e come si consolidano le sue intuizioni e, infine, come esse diventano prove da porre a un giudice che deve analizzarle.

E ancora qual è la vita che si conduce in caserma, come lavorano gli investigatori dell’Arma e come si arriva a capire chi possa essere il responsabile di un crimine, come si raccolgono le prove, come si fa poi a incastrare i colpevoli che non è sempre semplice. «Ciò che mi è risultato difficile è stato proprio rappresentare le persone che vivono dentro la divisa, un popolo nel popolo quello dei carabinieri e sono così tanti e vari nella loro provenienza. Il capitano Mariani proviene da Roma e viene impiegato presso l’area vesuviana. Ebbene il suo essere romano, la sua filosofia, si interseca con quella dei vesuviani e si fondono creando un modo tutto particolare di vivere e di vedere ciò che c’è intorno. Nasce una filosofia di vita che è parallela alla trama del giallo. Nel mio libro non ci sono protagonisti o personaggi ma persone che hanno, in quanto tali, tratti distintivi che durano per tutto il libro. La vita che c’è tra queste pagine è quella reale. Un capitano dell’arma non si occupa solo di un caso ma ha anche una vita, una famiglia, incontra anche tanti altri imprevisti o la burocrazia che magari lo distolgono da ciò di cui davvero vorrebbe occuparsi. È un uomo che vuole garantire la giustizia in un territorio difficile.» Il suo sforzo è stato, quindi, coinvolgere attivamente il lettore, affiancandosi all’investigatore e analizzando gli elementi insieme a lui. I pezzi del puzzle devono essere riuniti affinché il caso possa essere risolto.

Ho chiesto allo scrittore come possa essere possibile innestare la fantasia in tanta realtà.

«Si innesta, in effetti, in una maniera molto semplice in quanto avere una “biblioteca” dalla quale attingere aiuta molto. In realtà ciò che devi avere è la scintilla per creare il caso e poi devi riuscire a ragionare come un criminale che è quello che, in realtà, un giornalista di nera fa. In tutti i casi di cui io mi sono occupato io ero in prima linea, investigavo prima ancora che un fatto accadesse. Quindi se sai ragionare come un criminale, puoi creare un caso e poi investigare, puoi riuscire a scrivere qualcosa che ti dica cosa è successo senza spiegare i dettagli nascosti e spiegare come gli investigatori ci arrivano. Ovviamente ci vuole anche una certa mente fantasiosa. Probabilmente ce l’ho dato che riservo in alcune mie attività spazio alla libertà della mente.»

Grazie per il bell’incontro e lunga vita al capitano Mariani.

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About Maria Paola Battista

Amo ascoltare, leggere, scrivere e raccontare. WWWITALIA mi dà tutto questo. Iniziata come un’avventura tra le mie passioni, oggi è un mezzo per sentirmi realizzata. Conoscere e trasmettere la conoscenza di attori, artisti, scrittori e benefattori, questo è il giornalismo per me. Riguardo ai miei studi, sono sociologa e appassionata della lingua inglese, non smetto mai di studiare perché credo che la cultura sia un valore. Mi piace confrontarmi con tutto ciò che è nuovo anche se mi costa fatica in più. Attualmente mi sto dedicando alla recensione di libri e all'editing. Ho scritto, inoltre, diverse prefazioni a romanzi. Grazie ai lettori di WWWITALIA per l’attenzione che riservano ai miei scritti e mi auguro di non deluderli mai. mariapaolabattista@wwwitalia.eu