LOG IN: CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE LE SCUOLE DI MODENA
Entra in azione “Log In”: incontri con l’esperta per confrontarsi; giovani che si fanno educatori presso i coetanei e una pagina Facebook dove postare messaggi positivi
Si stanno già svolgendo in licei e istituti superiori di Modena (Tassoni, Muratori, Corni, Venturi e Barozzi) i primi laboratori didattici di “Log In” per rendere gli studenti consapevoli del problema della violenza sulle donne e del ruolo che le nuove tecnologie e, in particolare, i social network possono avere nell’amplificare la diffusione degli stereotipi di genere. Soprattutto, gli incontri in classe con gli esperti intendono favorire la partecipazione attiva dei giovani nell’affrontare il problema e proporre modelli di relazione basati sul rispetto reciproco fra i sessi.
Log In (Laboratories on gender violence In New media) è un progetto finanziato dal programma europeo Daphne III e promosso, con il sostegno del Progetto Europa, dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Modena assieme a Centro documentazione donna di Modena, Mediterranean Institute of Gender Studies di Nicosia (Cipro), Womens’ Issues Information Centre di Vilnius (Lituania) e Association for Liberty and Equality of Gender di Sibiu (Romania).
A Modena, saranno attivati in totale dieci laboratori, quindi durante l’anno scolastico saranno coinvolti nella prima fase 250 studenti. “Ciascun laboratorio, della durata di 12 ore, è condotto con modalità interattive – spiega Vittorina Maestroni responsabile del Centro documentazione donna – poiché dovendo confrontarci con stereotipi e forme di violenza connesse al retaggio culturale, l’apprendimento avviene attraverso una fase attiva, in cui i giovani hanno la possibilità di scambiarsi opinioni e di discutere su aspetti rilevanti della loro vita”. Terminata la formazione in classe, i ragazzi e le ragazze che vorranno si attiveranno per essere educatori fra pari, cioè per i loro coetanei, sia coinvolgendo altre classi della scuola, sia utilizzando la pagina Facebook del progetto che sarà prossimamente attivata. L’idea è che attraverso il social network, i ragazzi, coordinati da un’esperta, possano postare i messaggi creando e diffondendo idee positive e non stereotipate, in modo da coinvolgere molti altri coetanei. Parallelamente saranno avviati alcuni percorsi per gli adulti. Da dicembre partiranno una serie di incontri di riflessione su violenza di genere e nuovi media, mentre a febbraio un percorso formativo per insegnanti si pone l’obiettivo di arrivare a capire come inserire questi argomenti nelle attività curriculari e nella programmazione scolastica. Nello stesso mese sarà anche disponibile una piccola guida per adulti con semplici istruzioni su cos’è Facebook, cos’è la violenza di genere e come comunicare con gli adolescenti su questi temi. Infine, è previsto per maggio un evento finale che vedrà protagonisti ragazzi e ragazze dire la loro sul tema della violenza di genere.
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