SCONVOLGENTE RELAZIONE DEI SERVIZI SEGRETI AL PARLAMENTO (VIDEO)

Giovedì 28 febbraio 2013

Una sconvolgente relazione dei servizi segreti italiani presentata al Parlamento parla di rischio attentati progettati da gruppi anarco-insurrezionali che vorrebbero il sovvertimento del sistema. L’intensificarsi dell’attività investigativa, accompagnata da alcuni arresti, sembra aver bloccato momentaneamente la realizzazione del piano, ma – specificano gli 007 – solo momentaneamente. La Federazione Anarchica, infatti, ha rivolto la sua attenzione al particolare momento critico che attraversa il nostro Paese, in cui le forti tensioni sociali potrebbero innescare un serio stato di instabilità. Finora – avvisa il Dipartimento Informazione e Sicurezza, guidato da Giampiero Massolo – le tensioni sono state tenute sotto controllo dall’introduzione degli ammortizzatori sociali, ma il precipitare della situazione economica potrebbe riaccendere la miccia per una serie di “attentati spettacolari”. Nel mirino degli anarco-insurrezionalisti i poteri economico-finanziari, le forze dell’ordine, le forze armate e tutti i rappresentanti della società del benessere, ma anche esponenti di governo e rappresentanti di partiti politici e di organizzazioni sindacali.

Un altro rischio quello che riguarda il sistema produttivo italiano nel mirino di gruppi esteri che stanno da un po’ di tempo tentando di minare i punti forti della nostra economia, quali anche l’industria del made in Italy. La DIS ha registrato tracce di azioni aggressive di gruppi esteri che puntano ad acquisire patrimoni industriali, tecnologici e scientifici, ma anche marchi storici del made in Italy. Questi gruppi, da una parte fanno registrare vantaggi con iniezioni di capitali freschi, dall’altra sono invece portatori di criticità nel medio periodo, creando condizioni per la sostituzione di aziende italiane che investono direttamente offrendo servizi e indotto alle industrie in campo tecnologico, della difesa, dell’aerospazio, della sicurezza e della gestione delle infrastrutture. Anche le banche hanno rilevato opacità di capitali apportati e nuovi soci dal profilo ambiguo oltre a distorte gestioni del credito da parte di esponenti di aziende sleali.

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                                                                                                                              Eleonora Davide

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