Steve McCurry – Senza confini, cittadini del mondo

La mostra di Steve McCurry “Senza Confini” allestita al Pan di Napoli fino al 12 febbraio 2017 mi ha lasciato un incredibile desiderio di viaggiare.

I volti che il fotografo di Philadelphia ritrae hanno un grande impatto visivo ed emotivo.

Ogni immagine, infatti, cattura l’attenzione del visitatore non soltanto per i suoi colori, ma anche per le emozioni che trasmette. Sono indimenticabili gli sguardi dei bambini soldato durante la guerra in Afghanistan, vestiti di coraggio e determinazione ma profondamente tristi. Oppure gli occhi intrisi di lacrime del bambino che in un gesto di sfida, troppo grande per la sua età, decide di puntarsi una pistola alla tempia. Agghiaccianti le foto dell’anatra immobilizzata dal petrolio nel deserto del Kuwait, di cui si scorgono a malapena gli occhi rossi cangianti.

Ecco, credo che il filo conduttore della mostra siano proprio gli occhi con i quali scoprire il mondo e avere il coraggio di guardare oltre le apparenze. Come quelli magnetici della ragazza di Peshawar, nota come la “Monnalisa afgana” e diventata oramai un’icona.

Ho molto apprezzato le scene di vita quotidiana di alcuni giovani buddisti che, durante una pausa dalle lezioni, armeggiavano sorpresi con il loro primo cellulare, alla curiosa scoperta della tecnologia moderna.

In sala ascoltavo attentamente i commenti dei visitatori. Gli scettici: “E’ troppo mainstream”. Gli ammiratori: “che intensità di sguardi!”. Ed infine i più piccoli: “Ci sentiamo cittadini del mondo!”.

La mostra su Steve McCurry, dopo Napoli, prosegue ad Ancona fino al 25 giugno presso la Mole Vanvitelliana. Maggiori informazioni al sito www.mostrastevemccurry.it

@Riproduzione riservata                                                                     Gemma Alifano

 

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