Il Mugello non sorride agli italiani: Rossi out, trionfo Lorenzo

Jorge Lorenzo (Yamaha) vince per la terza volta consecutiva sul circuito italiano del Mugello, precedendo Dani Pedrosa (Honda) e Cal Crutchlow (Yamaha Tech 3)…

 

Lo spagnolo della Yamaha ha conquistato una vittoria incredibile per forza mentale e ritmo-gara, dimostrando un ottimo feeling con il circuito toscano.  Lorenzo è stato in “formato 2012”, per intenderci: si è messo subito al comando della gara e ha impresso un ritmo forsennato, impossibile da reggere per il resto della banda.  

Dopo la partenza, i tre spagnoli (Lorenzo, Pedrosa e Marquez) sono scappati via, formando un terzetto niente male. Il tira e molla, con le Honda che guadagnavano sul rettilineo salvo poi perdere in staccata dalla Yamaha di Lorenzo, è durato fino a 12 giri dal termine, quando Jorge ha messo giù due giri da qualifica con la complicità del serbatoio meno carico di carburante rispetto alla partenza e qualche problema di grip e, quindi, di aderenza per le due Honda. Lo spagnolo, nelle vesti di “martillo” (in spagnolo “martello”), fa impressione: è solido mentalmente e sa quando è il momento di spingere e quando quello di gestire.  Ora ha portato a -12 il distacco nella classifica piloti dal leader Pedrosa . Proprio Pedrosa  occupa il secondo gradino del podio del Mugello: dopo aver tentato di tenere il passo surreale del connazionale della Yamaha, Dani ha tentato di resistere agli attacchi del compagno di squadra Marc Marquez, salvo poi dovergli cedere la posizione a 4 giri dalla fine per problemi di grip.

L’acciaccato Marquez, protagonista nel week-end italiano di numerosi quanto pericolosi “voli”, però, ha gettato alle ortiche la seconda posizione e la rimonta sul compagno di squadra, perdendo il controllo della sua Honda e finendo nella ghiaia. Errori di gestione gara, certo, che possono capitare ad un esordiente come Marquez: quest’ultimo per il suo stile di guida è portato a guidare sempre al massimo anche quando non ce n’è la necessità, come ad esempio in questo caso, a tre giri dalla fine, con Pedrosa distaccato e con problemi tecnici.

Abbonato al podio è invece Cal Crutchlow, terzo, dopo la seconda posizione a LeMans. Il britannico vuole ottenere una conferma per l’anno prossimo nel team Tech 3 (Yamaha), se non addirittura una promozione nel team ufficiale, e i risultati sono dalla sua parte (è quarto in classifica generale). Quarto posto per Bradl sull’Honda satellite gestita da Lucio Cecchinello, mentre quinto è Andrea Dovizioso su Ducati. La scuderia di Borgo Panigale chiude il week-end italiano con una quinta posizione (Dovi), sesta (Hayden) e settima (Pirro con il Test Team).  Tra le Ducati non ufficiali, Andrea Iannone chiude 13°, mentre il suo compagno Ben Spies non ha partecipato al GP d’Italia per problemi alla spalla.

Termina male il GP di casa per uno sfortunato Valentino Rossi, preso in pieno al primo giro da Alvaro Bautista (Honda Gresini) alla Poggio Secco, la terza curva del tracciato. Il Dottore, che era all’interno della curva, è stato arpionato da un esterno e fuori traiettoria Bautista. Lo spagnolo non è nuovo a “strike” simili nelle fasi direttamente successive alla partenza: l’anno scorso, solo per dirne alcuni, vittime erano stati lo stesso Rossi a Valencia e Lorenzo ad Assen. Valentino non era partito benissimo a causa di uno “scivolamento” della frizione e si era trovato dunque nella “mischia”, dove contatti e carenate sono più frequenti. “Sono cose che capitano” le parole del Dottore, già pronto in vista della Catalunya. In realtà, il morale non può essere alto, visto che sul circuito di casa aspirava certo a qualcosa in più rispetto al finire la gara al primo giro. La prossima prova è dunque sul circuito spagnolo, che per caratteristiche e temperature è molto simile al Mugello: Marquez  e Rossi vorranno rifarsi, ma un Lorenzo così concentrato sarà difficile da battere

Francesco Medugno

 

Di seguito i risultati del GP d’ Italia:

1. Jorge Lorenzo ESP Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 41m 39.733s
2. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 41m 45.133s
3. Cal Crutchlow GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 41m 46.145s
4. Stefan Bradl GER LCR Honda MotoGP (RC213V) 41m 59.054s
5. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (GP13) 41m 59.273s
6. Nicky Hayden USA Ducati Team (GP13) 42m 6.054s
7. Michele Pirro ITA Ducati Test Team (GP13) 42m 17.877s
8. Aleix Espargaro ESP Power Electronics Aspar (ART CRT) 42m 19.535s
9. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 42m 19.976s
10. Hector Barbera ESP Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 42m 28.125s
11. Randy De Puniet FRA Power Electronics Aspar (ART CRT) 42m 28.213s
12. Danilo Petrucci ITA Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 42m 53.441s
13. Andrea Iannone ITA Energy T.I. Pramac Racing (GP13) 42m 54.334s
14. Colin Edwards USA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 43m 0.982s
15. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (ART CRT) 43m 5.471s
16. Yonny Hernandez COL Paul Bird Motorsport (ART CRT) 43m 7.072s
17. Michael Laverty GBR Paul Bird Motorsport (PBM-ART CRT)* 43m 7.491s
18. Bryan Staring AUS Go&Fun Honda Gresini (FTR-Honda CRT) 43m 24.157s
19. Lukas Pesek CZE Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 43m 24.960

 

 

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