SPETTACOLO INDY CAR. VINCE HINCHLIFFE, SECONDO CASTRONEVES, BENE SIMONA DE SILVESTRO

È finalmente partita la stagione 2013 della Indy Car (conosciuta in Italia anche come Formula Indy). Per chi ancora non lo sapesse, si tratta della più importante competizione a ruote scoperte d’Amercia (come la Formula 1 in Europa). La Prima gara si è svolta sul tracciato di St.Pitersburg (Florida), un circuito cittadino, che sfrutta come rettifilo principale una delle piste d’atterraggio dell’Clearwater International Airport.

A vincere è stato il canadese James Hinchcliffe (con la vettura che nel 2011 fu di Danica Patrick) dell’Andretti Autosport…

 

Ma vediamo come si è svolta la gara. Alla linea di partenza, Will Power delTeam Penske(uno dei top team della Indy, il cui comproprietario è il noto showman David Letterman) parte in prima posizione, seguito dal giapponese Takuma Sato (come qualcuno ricorderà, ex pilota Honda in F1), e in terza posizione Simona De Silvestro, la svizzera è una dei due piloti del gentil sesso presenti in Indy Car. Ryan Hunter Reay, campione in carica, parte male e perde tre posizioni. Poi nei primi giri, lo scozzese Dario Franchitti (uno dei piloti più titolati della categoria) del Target Chip Ganassi Racing, finisce in contro i muretti a causa del sottosterzo provocato dalle gomme ancora troppo fredde.  A questo punto parte la “caution”(molto frequenti in Indy Car), ossia, quello che in F1 è il regime di bandiera gialla, e nella ripartenza si stravolgono le posizioni, e in seguito ci saranno altre tre “caution”. In una di queste situazioni, la vettura di J.R.Hildebrand finisce contro un muro che gli fa da trampolino, andando a “volare” sulla vettura di Will Power. Le conseguenze non sono gravi e Power continua la corsa, non potendo, però, più ambire alla vittoria. Nel resto della gara, le vetture, tutte con motore 2,2 litri V6 (fornito dalla Honda e dalla Chevrolet), continuano a regalare emozioni agli spettatori fino al traguardo. E negli ultimi giri, vediamo Hinchcliffe primo, seguito a ruota da Elio Castroneves (Team Penske), e terza Simona De Silvestro, che ha dato filo da torcere ai colleghi maschietti per tutta la gara, anche se, nell’ultimo giro verrà superata, senza troppi complimenti, da Marco Andretti (nipote del leggendario Mario, che ora dirige la squadra) e da Scott Dixon (Target Chip Ganassi Racing). In definitiva, come si ci aspettava, la Indy Car, sta già cominciando a dar spettacolo. In particolare, si è notato nelle ultime due stagioni, che si sta facendo passi da gigante nella sicurezza, nella regolamentazione e nella tecnologia, sia per evitare incidenti come quello che coinvolse mortalmente, due anni fa, il campione di Indy, Dan Waldon; sia per avvicinarsi agli standard di qualità delle corse europee. Con tali caratteristiche, si profila una stagione non meno interessante della Formula 1.

Flavio Uccello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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