Autori in Bookfair 2023. Intervista a Lara Squarzoni

La passione per la scrittura mi appartiene da sempre. Sono stata una bambina introversa e silenziosa e ciò che non esprimevo a voce, lo annotavo per iscritto sui diari. Le parole conservano e plasmano la magia del nostro vissuto reale e immaginario, fissandolo per sempre nel tempo. Il desiderio di pubblicare un libro è nato assieme alla stesura di questo romanzo, iniziata un pomeriggio d’autunno del 2018 e terminato durante i primi mesi del lock down. Condivido questo “viaggio” sperando di trasmettere le stesse emozioni che ho vissuto scrivendolo.

Venendo al suo libro principale presentato in fiera. A che genere può essere attribuito e di cosa tratta?

La Resa degli dei” è una saga fantasy, “Il confine” è il primo volume. La scelta di questo genere letterario non è stata del tutto intenzionale, ho semplicemente assecondato la fantasia trascrivendo le immagini create dalla mia mente. In sostanza, la storia stessa mi ha trascinata nel mondo fantasy, e io l’ho seguita. Al suo interno non troverete elementi fantastici quali fate, gnomi e folletti; l’elemento magico principale risiede piuttosto nelle potenzialità inesplorate della mente come la preveggenza, le premonizioni e le visioni.

“La resa degli dei” narra di un dono e di come questo dono si trasformi in una trappola. Leonor, ha ricevuto il potere della preveggenza alla nascita in seguito a un antico patto tra le casate dominanti, ma anziché accettarlo lo rifiuta, ribellandosi al destino assegnatole e al ruolo esso che riveste. Quando per una serie di avvenimenti verrà mandata in sposa nel luogo più buio dei due Regni, lontana da tutte le sue certezze, la forza delle visioni si risveglierà e vincerà ogni resistenza. Il Confine rappresenta la soglia oltre il quale avverrà l’incontro con il lato più profondo della sua essenza, laddove sfumano i contorni tra ciò che è umano e ciò che è immortale.

La sua lettura e il suo autore preferiti?

Oggi le mie letture spaziano tra generi diversissimi, da Kent Haruf a Haruki Murakami, passando per Gabriella Greison e Carlo Rovelli, ma non trascuro nemmeno i classici italiani e stranieri, tra i miei preferiti ne cito uno su tutti: “Il libro dell’inquietudine” di Fernando Pessoa.

Cosa si aspetta dalla sua partecipazione a questa edizione della Fiera del libro della Biblioteca Suore Montevergine?

In realtà non ho aspettative specifiche, mi sento già lusingata di partecipare a questa prestigiosa Fiera e sono ammirata dalla professionalità e dall’accuratezza con cui è stata organizzata.

LA SCHEDA DI LARA SQUARZONI

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