Autori in Bookfair 2023. Intervista a Claudio Loreto
Ci parli di lei, dei suoi sogni e della sua esperienza di scrittura. Si tratta di un sogno che ha realizzato?
Sono originario della Sardegna (con ascendenze friulane), ma ho trascorso la mia adolescenza in Sicilia, per trasferirmi infine a Genova dove tuttora vivo e lavoro, accudito da una meravigliosa famiglia. Al liceo sognavo di diventare un giornalista professionista, nientemeno che di guerra, tanto da iscrivermi poi alla Facoltà di Scienze Politiche, indirizzo storico-giornalistico. Ho finito con il ritrovarmi invece seduto dietro una scrivania di banca. Non ho tuttavia mai perso il desiderio di scrivere: dopo avere collaborato a lungo, da “esterno”, con quotidiani e riviste, scrivendo in particolare di Storia e di politica estera, in anni più recenti mi sono avventurato nella narrativa con una raccolta di racconti (Gli occhi sulla scia) e quattro romanzi (L’ultima croda, I segreti di Sharin Kot, Liquirizia e, da ultimo, Sulle ali del gabbiano).
Venendo al suo libro principale presentato in fiera. A che genere può essere attribuito e di cosa tratta?
“Sulle ali del gabbiano”, al pari dei miei precedenti lavori, è un romanzo a sfondo storico. Essendo appunto appassionato di Storia e nutrendo fin da ragazzo il desiderio di raccontare il mondo al mondo, per me è inevitabile inserire le peripezie dei miei immaginari personaggi dentro una cornice di eventi realmente accaduti e di personaggi concretamente esistiti; forse, chissà, agisce in me anche una sorta di “transfert”: fare l’inviato speciale per altra via… Dunque nel libro in discorso la Seconda Guerra Mondiale coglie Amedeo, Dario e Viola nel fiore degli anni, stravolgendo le loro vite e sgretolando ogni loro certezza. E così dove prima c’era amore ora c’è odio; dove c’era amicizia c’è tradimento e disprezzo: Amedeo e Dario si ritroveranno a indossare divise nemiche e a darsi la caccia a vicenda per uccidersi. Talvolta, tuttavia, la parte migliore dell’Uomo può riemergere anche nei momenti più cupi.
La sua lettura e il suo autore preferiti?
Davvero difficilissimo scegliere! “Sparo” allora “Stanotte la libertà”, di Dominique Lapierre e Larry Collins.
Cosa si aspetta dalla sua partecipazione a questa edizione della Fiera del libro della Biblioteca Suore Montevergine?
Soprattutto divertimento: la possibilità di conoscere nuovi “colleghi” e di suscitare, spero, la curiosità di qualche lettore. Grazie, dunque, agli organizzatori della Fiera per l’opportunità offertami.
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