Autori in Bookfair 2023. Intervista a Pedro Gonzàlez Redondo

Ci parli di lei, dei suoi sogni e della sua esperienza di scrittura. Si tratta di un sogno che ha realizzato?

Sono nato a Cordova e vivo e lavoro a Siviglia, in Spagna. Mi piace la vita in campagna, gli animali, scrivere e la lingua italiana. La passione per la scrittura mi si è svegliata presto; infatti, prima di laurearmi ho avuto occasione di iniziare a pubblicare, in spagnolo, articoli divulgativi nel mio ambito di lavoro, la zootecnia. Ma la scrittura letteraria è intimamente legata al mio studio della lingua italiana. Iniziai a studiare questa meravigliosa lingua a Cordova negli 90 e poi, quando ho frequentato le lezioni degli ultimi livelli di italiano presso la sede di Siviglia della Società Dante Alighieri, ho avuto la fortuna di avere come professoressa Martina Banchetti, che inseriva la letteratura nelle sue lezioni. È stata lei a spingermi a scrivere “Te lo dico sul muro”, il romanzo che presento in fiera, direttamente in italiano (sono madrelingua spagnola) e mi ha affiancato durante il percorso di scrittura. Iniziai a scriverlo nel 2012 e il processo di scrittura è stata una meravigliosa esperienza che mi ha accompagnato fino alla pubblicazione del romanzo nel 2020, quando si è avverato questo sogno vissuto al rallentatore. Portavo sempre e ovunque con me i file del romanzo e il notebook: il libro è stato scritto a Siviglia, dove abito, a Cordoba, dove abita la mia famiglia, in campagna, a Verona, quando sono andato a incontrare amici, a Bari, quando sono andato in vacanza, in tanti altri posti ma, soprattutto, a Viterbo, dove ho soggiornato diverse volte dal 2007 per motivi di lavoro. È la mia città italiana di adozione e anche la “casa” del mio romanzo.

Venendo al suo libro principale presentato in fiera. A che genere può essere attribuito e di cosa tratta?

“Te lo dico sul muro”, il libro che presento in fiera, è il mio romanzo d’esordio. Rientra nel genere di romanzi d’amore, ma si potrebbe considerare anche un romanzo di formazione. Narra le vicende di Miranda, una ragazza all’ultimo anno del liceo che si innamora del solito ragazzo bello ma strafottente. Il loro rapporto si evolverà con nuovi ingredienti appena lei entrerà all’università e poco dopo presenterà un

problema nella coppia. Nel contempo, nella vita di Miranda comparirà Carlos, il suo professore di spagnolo all’università. Che ruolo svolgerà lui nella storia? I lettori lo scopriranno leggendo il libro. “Te lo dico sul muro” è anche il mio omaggio alla città di Viterbo, che ho scelto come scenario dell’azione; il romanzo mette in mostra la città attraverso il riferimento alle vie e piazze dove Miranda e il suo ragazzo si scambiano scritte d’amore durante il trascorrere della storia.

La sua lettura e il suo autore preferiti?

Ho letto, nella lingua di Dante, più di 200 libri di autori italiani. E sono straordinariamente eclettico per quanto riguarda i gusti letterari. Quindi, non è semplice per me scegliere una singola lettura e autore. Comunque, tra gli autori consolidati mi piace Niccolò Ammaniti e in particolare il suo romano “Io e te”. Ma siccome negli ultimi anni concentro le mie letture prevalentemente nelle opere di autori emergenti, scelgo “La spada e il crisantemo. Jane e il ritorno dei 12”, di Veronica M.N. Green.

Com’è stata la sua esperienza con la Fiera del libro della Biblioteca Suore Montevergine e cosa si aspetta dalla partecipazione all’edizione 2023?

Ho avuto la fortuna di partecipare all’edizione precedente della fiera e la mia esperienza non può essere che molto positiva. È stata una vetrina eccezionale per noi autori. In particolare per me, che abito in Spagna e non posso promuovere “Te lo dico sul muro” di persona in Italia, il formatto virtuale della Fiera mi ha permesso di essere presente per i potenziali lettori. Poi, la fiera ha funzionato molto bene. Dalla partecipazione all’edizione 2023, che è migliorata, se possibile, in confronto a quella precedente con i premi stabiliti e altre attività, mi aspetto di continuare a fare conoscere il mio romanzo tra i lettori e di condividere questa bellissima esperienza con gli altri colleghi scrittori e scrittrici che partecipano alla fiera. Colgo l’occasione per ringraziare di cuore per questa opportunità la Biblioteca Suore di Montevergine e, in particolare, Adelino Di Marino per la preziosa iniziativa che è questa fiera ormai consolidata.

LA SCHEEDA DI PEDRO GONZALES REDONDO

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