POVERA ITALIA

La sensazione che si ha in questi giorni è di essere presi in giro ancora una volta dai pagliacci della politica che hanno preso le sedi istituzionali del governo per un palcoscenico da avanspettacolo di terza categoria. Il fatto è che questi signori guadagnano davvero bene lucrando sulle nostre spalle. Ovviamente non sono tutti egualmente colpevoli, ma, si sa, il brutto emerge meglio, gettando ombre di sospetto anche sugli onesti. Non è cosa buona fare di tutta l’erba un fascio e non è neanche cosa giusta, ma continua a fare rabbia a me e a molti italiani onesti che non si riesca ad uscire da questa empasse e che la sensazione di presa ia giro si stia trasformando, lentamente, e stia incarnando le sembianze diaboliche del peggio del peggio che abbiamo in questo paese. Per non essere traditi da un centrosinistra che promette onestà e rigore morale, alcuni amici dichiarano addirittura che preferirebbero astenersi, consegnando di fatto la nostra povera Italia al famigerato cavaliere, ritornato a calcare le scene. E’ qui che la nostra forza morale viene meno? Proprio nel momento della prova? Andiamo a Monti, il professore, che ha cacciato fuori le unghie del politico proprio ora, per fare la fronda alle ceneri di un centrodestra che stava per esalare l’ultimo respiro. La sua entrata in scena è stata degna delle migliori commedie classiche, sovvertendo i fragili equilibri di un centrosinistra variopinto più che mai, che a molti ricorda tristemente gli esperimenti prodiani. E questo nonostante gli immani sforzi che Bersani sta facendo per tenere tutti insieme, con una pazienza ammirevole e con tanti ottimi e concreti propositi di ricostruzione conservativa. Monti quindi non raccoglierà i consensi che vorrebbe, cercando di carpire i favori dei nostalgici di una democrazia cristiana che ha fatto il suo tempo per troppo tempo e da tanto tempo ormai. Non li raccoglierà perché quello rimane un “sogno” anche per chi è rimasto a quel passato con la mente. Ma darà fastidio nella speranza di rimanere a galla e per difendere, con testardo orgoglio, l’operato del suo governo tecnico. Non parliamo della frangia di piccole realtà come Grillo, che di spettacolo ne capisce quasi quanto il cavaliere, o come Ingroia, atterrato in politica per affermare la propria presenza. Il problema, però, non sono loro, questi politici, che sanno bene ciò che fanno. Purtroppo, come sempre, sono gli italiani. Perché sotto sotto qualcuno l’aveva pur votato Berlusconi. Gli italiani si faranno di nuovo comprare dall’imbonitore di turno? Si venderanno senza vedere l’ombra dei trenta denari? Continueranno a lamentarsi esercitando il diritto cui sono più affezionati? Verdremo. Intanto rispondete al sondaggio proposto da WWWITALIA.

Chi vincerà alle prossime elezioni politiche?

                                                                                                             Eleonora Davide

 

 

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.