Candida Albicans di Maria Teresa De Donato

La Candida albicans è un fungo che si manifesta come lievito e cellule filamentose creando, negli esseri umani, infezioni opportunistiche (= causate da agenti patogeni) orali o genitali [1] ed un’infezione all’unghia chiamata onicomicosi da Candida. È simile ad un’infezione da parassita. Il suo ambiente ideale risiede negli animali a sangue caldo, specialmente nei tratti digestivo e vaginale.

Una crescita eccessiva di lievito che occupa il tratto gastrointestinale genera una condizione medica seria chiamata candidosi o sindrome da lievito ed è in grado di scombussolare tutti i sistemi del corpo umano causando anche morbidità e mortalità in individui con un sistema immunitario già compromesso. Vari fattori contribuiscono alla candidosi: tra essi, un uso prolungato di antibiotici e pillole anticoncezionali, estrogeni e terapia ormonale sostitutiva e fattori come agenti atmosferici inquinanti quali pesticidi, prodotti industriali chimici e metalli pesanti che, mentre distruggono la flora batterica benefica del corpo, facilitano la crescita e la moltiplicazione di batteri dannosi quali il lievito.

Antibiotici e steroidi sono contenuti anche nella maggior parte delle carni e delle proteine animali generalmente mangiate[2] il che ne aumenta grandemente il consumo.

L’elevato uso di carboidrati semplici (zuccheri – benché in questa categoria siano da includere anche pane, pasta e pizza fatti con farina bianca) è il primo elemento responsabile del prosperare del lievito in tale misura da danneggiare la nostra salute generando la Candida. Quest’ultima ha dimostrato di essere anche collegata ad un uso elevato di alcol “a causa della relazione tra l’alto contenuto di zuccheri nell’alcol e l’incapacità degli alcolizzati di assimilare le sostanze nutritive.”[3]  Inutile dire che diminuendo notevolmente il consumo di prodotti “bianchi” e dello zucchero (incluso quello contenuto nelle bevande alla soda) l’infezione da lievito può essere completamente sanata. Pur variando nella sua intensità a seconda del nostro tipo di alimentazione, in linea generale circa 30 milioni di persone soffrono di Candida ad un certo punto della loro vita. Analisi del sangue, delle feci e controllo elettrodermale biofeedback sono le metodologie usate per diagnosticare la Candida.

Ma perché la Candida è così pericolosa ed in quale modo danneggia il nostro organismo? Con la sua continua presenza una cellula di lievito può produrre più di 75 sostanze tossiche in grado di impattare negativamente il nostro “sistema immunitario, ghiandole, vescica, polmoni, fegato e persino il nostro cervello ed il nostro sistema nervoso.”[4] Il lievito prospera fino al punto da invadere la parete gastrointestinale. Così facendo distrugge la barriera protettiva che separa il tratto intestinale dal flusso sanguigno. Di conseguenza, le sostanze tossiche entrano ed inquinano il corpo o persino peggiorano una condizione di autointossicazione già esistente. Ciò significa che proteine ed altri sottoprodotti di origine alimentare che non vengono completamente digeriti o eliminati possono attaccare il sistema immunitario e causare serie reazioni allergiche, affaticamento ed altri problemi di salute. Una volta che la Candida ed altri batteri dannosi entrano nel flusso sanguigno possono manifestarsi indolenzimento delle articolazioni, dolori al petto, sinusite, problemi di pelle e molte altre condizioni cliniche.

La Medicina Tradizionale Cinese (TCM) collega l’eccessiva crescita della Candida, che è considerata un inibitore immunologico, al concetto di “umidità” caratterizzato da “sensazione di pesantezza, indolenza, facoltà mentali annebbiate, possibili infezioni da lievito e da altri microorganismi, e umidità causata da agenti patogeni quali edema ed eccesso di muco.” [5] Può essere trasmessa da una persona all’altra tramite rapporto sessuale. La Candida è perciò un serio problema di salute che necessita la massima attenzione o, per meglio dire, che è meglio prevenire attraverso un’alimentazione ed uno stile di vita sani ed equilibrati.

Acetoldeide ed etanolo sono rispettivamente lo scarto maggiore del lievito ed il suo sottoprodotto. In questi casi può verificarsi anemia poiché la Candida rende difficile l’assorbimento del ferro quando i tessuti non ricevono sufficiente ossigeno. Eccesso di stanchezza e mancanza di energia a livello cellulare sopraggiungono a causa dell’etanolo. Questo consente il rilascio di radicali liberi, cosa che accelera il processo di invecchiamento. Sintomi legati alla presenza della Candida albicans sono numerosi e vanno dalla costipazione alla diarrea, dalla colite ai dolori addominali, dalle infezioni dovute alla sinusite all’acne, all’artrite, alla depressione, ai dolori muscolari e delle articolazioni e a molti altri.

Ignorando la radice del problema e non eliminandola, la medicina tradizionale affronta la Candida con antibiotici. Nystatin (Nilstat o Mycostatin), Ketoconazole (Nizoral) sono i prodotti farmaceutici generalmente prescritti in questi casi dai medici. Tuttavia, oltre al fatto che Nystatin ha dimostrato di causare insonnia, depressione, ansia e persino paranoia in alcuni pazienti, e Ketoconazole (Nizoral) danni al fegato, tutti questi prodotti possono persino peggiorare la situazione nel tempo distruggendo ulteriormente la flora batterica benefica necessaria al mantenimento dell’equilibrio della flora intestinale e continuando ad indebolire il sistema immunitario.

Un buon approccio alla Candida albicans (candidosi, infezioni da lievito) consiste, perciò, nel prevenirla attraverso abitudini alimentari, stili di vita appropriati ed equilibrati ed un programma di completa disintossicazione nel caso in cui la Candida fosse stata già diagnosticata da un medico abilitato all’esercizio della professione. Per maggiori chiarimenti sul perché disintossicare il corpo sia così importante potete contattarmi ainfo@dedoholistic.com

Importante: Le informazioni di cui sopra hanno solo scopo informativo e non sono da intendersi come parere medico.

Note:

[1] yan KJ, Ray CG (editors) (2004). Sherris Medical Microbiology (4th ed.). McGraw Hill. ISBN 0-8385-8529-9.

d’Enfert C & Hube B (editors) (2007). Candida: Comparative and Functional Genomics. Caister Academic Press. ISBN 978-1-904455-13-4.

[2] Trivieri L., Anderson, J. W. (2002). Alternative Medicine – The Definitive Guide. Candidiasis (pp. 618-623). Second Edition. Berkeley, CA: Celestials Arts

[3] Idem

[4] GCNM (2008). Module 01. Nutritional Consultant (BSHH 401). NC 12: Toxicity & Detoxification. Candida Albicans (pp. 20-22)

[5] Pitchford, P. (2002). Healing with Whole Foods – Asian Traditions and Modern Nutrition. Third Edition. Chapter Five: Interior/Exterior: Building Immunity. Candida Overgrowth: Immune Inhibitor (p. 71). Berkeley, CA: North Atlantic Books

Il presente articolo è stato pubblicato anche al seguente link:

https://holistic-coaching-dedonato.blogspot.com/2014/11/dott.html

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About Maria Teresa De Donato

Romana di nascita, dopo aver studiato lingue straniere e giornalismo in Italia, si è trasferita negli USA dove vive da oltre 28 anni ed ha ultimato i suoi studi giornalistici presso l’American College of Journalism e conseguito le lauree Bachelor, Master e Dottorato di Ricerca in Salute Olistica presso Global College of Natural Medicine, specializzandosi in Omeopatia Classica, Ayurveda e Medicina Tradizionale Cinese. Un’appassionata blogger, dal 1995 ad oggi ha collaborato con varie riviste, giornali e periodici in qualità di giornalista freelance. Scrittrice eclettica, olistica e multidisciplinare è anche autrice di numerose pubblicazioni, tra cui due romanzi. I suoi libri sono disponibili su tutti i canali di distribuzione Amazon, librerie incluse.