Due vere amiche (Two real friends) di Maria Paola Battista

28-02-2014

 

 

 

Vi ricordate di me? Sono Lady, pastore tedesco oggi di diciannove mesi …  scrittrice per passione!

Spesso la felicità, sembra un sogno irrealizzabile;…

eppure se c’è amore e giusta predisposizione anche la quotidianità, da banale che sia, può dare felicità. Basta essere semplici, fedeli e riuscire a provare affetto e il gioco è fatto!

Così quando ho incontrato per la prima volta Yuma, io ero ancora poco socievole con gli altri cani, passeggiavo con il mio cuginetto Rudy e lei indossava una bellissima pettorina; era così bella ed elegante che ci avvicinammo per chiedere qualche informazione e per chiacchierare tra cani e persone simili. Era una cucciolina come me e, anche se nata tre mesi dopo, era già educata e ubbidiente.

Probabilmente fino ad Agosto ci siamo incontrate diverse volte ma non ci frequentavamo.

Un pomeriggio di Agosto 2013, Maria Paola e Mario erano abbastanza esasperati e disperati perché io ero davvero molto litigiosa con gli altri cani, e uscire a passeggio con me non era per niente rilassante! Molti avevano consigliato loro di farmi socializzare, frequentando altri cani, possibilmente in gruppo, e così un pomeriggio, costeggiando l’area di sgambamento per i cani, dalla macchina i miei videro  un numeroso gruppo che correva e si divertiva. Fu presa quindi la fatidica decisione di farmi scendere dall’auto per portarmi tra gli altri miei simili …

 L’ansia si fiutava nell’aria ma ebbi la fortuna di essere non solo ben accolta ma anche sopportata per la mia irascibilità. Certo finora non ho mai incontrato un cane come me poiché probabilmente finirei sbranata.

Inizialmente, per scaricare un po’ di tensione, Mario mi lanciava lontanissimo una pallina e io, intenta a rincorrerla, non andavo a litigare con gli altri.

Il gruppo degli affezionati frequentatori era molto  ben fornito e anche io diventai presto un’assidua frequentatrice del  “campetto”. C’erano due piccoli meticci neri, un bellissimo boxer cucciolo, un meticcio biondo e gran corridore, una splendida e simpaticissima bassethound , due lupi cecoslovacchi, due cocker, uno nero e l’altra bionda e un pastore tedesco come me.

Abbiamo trascorso tanti lunghi pomeriggi insieme, fino a quando il sopraggiungere delle piogge invernali non ci ha costretti a casa.

Tra tutti i cani che frequentavo c’era lei: Yuma, rottweiler femmina appassionata di palline come me. Credo che quel comune interesse ci abbia fatto stringere un legame tanto forte da diventare “due vere amiche”.

E,cari lettori, tra voi persone neanche più i bambini, che sono puri, farebbero amicizia correndo dietro una pallina!

Lei e io  amiamo gli stessi giochi: palline e palloni, bottiglie di plastica, ci piace  “affacciarci” dai muretti, infilare il muso dovunque ci sia da conoscere e esplorare, siamo curiose e ci impicciamo sempre dei fatti altrui.

Yuma, è addestrata ed è forse un po’ più equilibrata di me, io sono meno possessiva ma gelosa assai: nessun altro si può avvicinare alla mia amica se ci sono io.

Il lanciatore tirava lontano la pallina e, anche se la prendevo per prima, la lasciavo a Yuma che arrivava un attimo dopo e la voleva: con lei sono generosa e riconosco un po’ di sottomissione.

Mi piace moltissimo correre e, quando ho cominciato a capire quanto fosse bello giocare con gli altri cani e non solo rincorrere la pallina, sono diventata agile e veloce: insieme a Smith, un bel meticcio biondo che fa da lepre, un pomeriggio ho deviato largo e per poco non siamo finiti per strada!

Ogni pomeriggio correvo almeno tre ore ed ero l’unica tra tutti che, nonostante il caldo, non si sedeva mai. Io cresco insieme a due bambini, che mi trasmettono la loro energia e il loro entusiasmo, quindi mi piace giocare e godermi tutto, fino in fondo.

Quando tornavamo a casa, il tempo di mangiare e mi andavo a stendere fuori sul terrazzo e lì mi facevo passare l’affanno e mi trattenevo a dormine fino alle 2, poi rientravo in casa sulla mia cuccia.

Abbiamo trascorso la fine dell’estate in bella compagnia e anche tra i proprietari dei cani sono nate conoscenze e amicizie. È facile che succeda quando si condivide qualcuno o qualcosa con la stessa passione.

Con la fine dell’estate, l’accorciarsi delle giornate e l’assenza di illuminazione nel campetto, è diventato difficile andare lì di pomeriggio; così una mattina con Maria Paola abbiamo allungato la passeggiata ma pur stando lì per un’oretta non si è fatto vivo nessuno. Stavamo quasi per andarcene quando da lontano è spuntata proprio lei: Yuma. È più facile incontrarsi con lei lì, perché abita da quelle parti e il suo proprietario riesce a dedicarsi molto a lei: la porta dovunque. E  anche io sono spesso in giro.

Una volta abbandonata la pallina, lei e io abbiamo iniziato a giocare da veri cani: a rincorrerci, morderci, abbaiare (più io veramente, perché lei , eccetto quando si trova di fronte le statue dei Santi, non abbaia quasi mai!) e spesso mentre sono a passeggio mi capita di fiutare il suo odore nell’aria e, dopo qualche minuto, me la ritrovo davanti!

In centro o da sole, tra persone che camminano o in un ampio spazio, quando ci incontriamo è una gran festa e poiché abbiamo entrambe una bella mole si fa, intorno a noi, il vuoto … alcune persone ci guardano con ammirazione e stupore, altre con meraviglia, altre ancora chiedono spesso di “lasciar passare” con sguardi e atteggiamenti  inorriditi!

Stamattina, mentre passeggiavamo, un bimbo  ci è passato vicino e, sorridendo,ha detto : “Come sono carine!”

Certo se fosse per noi inizieremmo a rincorrerci dovunque ma, poiché non si può, dobbiamo pazientare e comportarci educatamente fino a quando non arriviamo in un posto dove possiamo essere libere e divertirci.

Uno di questi posti è la collina attigua ad un maneggio che si trova poco distante dalla città. La mia “sorellina” và lì a prendere lezioni di equitazione e un pomeriggio siamo andate anche Yuma ed io.

Abbiamo corso in salita e ci siamo divertite moltissimo, c’erano foglie e rami secchi, un bel sole invernale e una splendida aria: divertimento allo stato puro!

Attendevamo anche una bella nevicata ma quest’anno l’inverno è stato abbastanza bizzarro e chissà se avremo la possibilità di giocare nella neve.

Tra le nostre frequentazioni, abbiamo avuto delle pause “obbligate”: mentre camminavo per strada io mi sono tagliata il polpastrello con un vetro e ho avuto otto punti sotto la zampa. Sono stata a riposo per un mese: ero un’isterica. Improvvisamente, quando proprio non ne potevo più, afferravo la mia pallina o un calzino o una bottiglia e iniziavo a correre all’impazzata sotto il tavolo e dappertutto. Quando uscivo, indossavo un calzino con una scarpetta di protezione, al ritorno mi disinfettavano la ferita e ho dovuto indossare un fastidiosissimo (ma altrettanto utile nella guarigione) collare elisabettiano per non farmi  leccare e togliere i punti. Quando finalmente sono  guarita ho ripreso a giocare con Yuma. Poi c’è stato brutto tempo e, ancora,il periodo del suo calore. Allora è toccato a lei “stare in gattabuia” quasi per un mese!

Andando al campetto, un paio di volte ho incontrato Guapa, un bellissimo cucciolo di alano nero che pur avendo appena otto mesi è già più alta di me. Gioco con lei, ci rincorriamo ma talvolta mi innervosisco perché, data la sua altezza, non posso morderle la collottola! Anche di lei sono un po’ gelosa.

Sapete cosa mi è capitato un giorno? Mentre giocavamo con Yuma, Mario ci ha lanciato una pigna, io sono arrivata in ritardo e Yuma l’ha reclamata: così abbiamo un po’ litigato, ma solo un po’, perché si è trattato  di un semplice scambio di idee; mica ci siamo morse davvero!

Yuma qualche volta si prende gioco di me perché, se riesce a impossessarsi di qualcosa, mi passa vicino come se volesse dirmi :“La vuoi? Non te la dò”. Proprio come fanno alcuni bambini dispettosi quando vogliono provocare! Io sto lì a guardarla e attendo pazientemente; se ho l’opportunità gliela rubo altrimenti aspetto il lancio successivo stando attenta allo sprint.

Nelle strettoie delle siepi scatto velocemente per non farmi stringere ma quando  perdo ciò che ho afferrato,Yuma prontamente se ne impossessa!

Ignari  del nostro destino, nel bene e nel male, noi cani dipendiamo sempre dall’affetto e dalle cure dei nostri proprietari.

Benevolenza e amore ci rendono forti e coraggiosi, ci divertiamo con poco e siamo loro grati. Ora che ho capito quanto sia bello avere amici e godersi i momenti in comune, cercherò di comportarmi un po’ meglio e spero di poter fare ancora tantissime belle corse in loro compagnia.

 

Per leggere la prima storia di Lady clicca qui: http://www.wwwitalia.eu/italia/index.php/il-mio-racconto/682-guardandomi-negli-occhi-di-maria-paola-battista

 

 

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Two real friends Translated by Viviana Tarantino

Do you remember me? It’s Lady, the German Shepherd… now I’m nineteen months old… and now I am also a writer, just for passion!

Often happiness seems an impossible dream; but if you face life with love and attitude, everyday activities, as banal as they may be, can give you happiness as well. What matters is being simple, faithful and able to feel affection… and you’re done!

So, when I met Yuma for the first time, I was still not very sociable with other dogs, I was walking with my cousin Rudy and she wore a beautiful bib; she was so beautiful and elegant that my family approached to her family to ask some information and to have a chat. She was a puppy, just like me, and, although she was born three months later than I was, she was already trained and obedient.

At the beginning, we met by chance several times, until August.

One afternoon, in August 2013, Maria Paola and Mario were quite exasperated and desperate because I was really quarrelsome with some other dogs, and going out for a walk with me was not relaxing at all! Many had suggested them make me socialize, by meeting other dogs, possibly in groups, and so one afternoon, while driving along an outdoor potty area for dogs, we saw from our car a large number of dogs that were running and having fun. Thus, it was decided to bring me there and make me meet my counterparts.

 

Anxiety was in the air, but I was lucky enough not only to be well received but also endured for my short temper. For sure  I have never met a dog just like me because they probably would end up torn.

Initially, in order to get rid of the ‘tension, Mario would throw a ball  very far away, so that, concentrated on reaching out the ball, I would not quarrel with other dogs.

 

The range of regulars was pretty wide and I soon became a regular attender of the “field” as well. There were two small black mutts, a beautiful  boxer puppy, a blond mutt, great runner, a very nice and beautiful bassethound, two Czechoslovak wolves, two cockers, one black and the other blonde and a German shepherd like me.

 

We spent many long afternoons together, until the onset of winter rains confined us to our houses.

 

Of all the dogs that I would meet there, Yuma, a female rottweiler, was fan of balls as much as I was. I think that common interest made us forge a bond that was strong enough to turn us into “two real friends.”

And, my dear readers, I have to say that not even children, the purest of heart, would make friends running after a ball!

Yuma and myself love the same games: balls and balloons, plastic bottles; we like to “lean out” from the walls, put the muzzle wherever you can learn and explore something, we are curious and we always mind  other people’s businesses.

Yuma, is trained and is perhaps a bit more balanced than me, I’m not  possessive but rather jealous: nobody else can get close  to my friend when I’m around.

When the pitcher would throw the ball away, when I reached it for first,I would leave it for Yuma who arrived a moment later and wanted to get it: I’m generous with her and I recognize a bit of submission.

I love to run, and when I began to realize how good it was to play with other dogs and not just chase the ball, I became agile and fast: one afternoon I ran too far and I nearly reached the road with Smith, a beautiful blonde mutt.

Every afternoon I used to run almost three hours and I was the only one of all, despite the heat, who never sat. I’m growing up together with two children, who transfer their energy and their enthusiasm to me, so I like to play and enjoy everything at its best.

When we would get home, the time to eat was enough for me, then I would hang out on the balcony and there I did go to the trouble and I restrained myself until 2 am, then I returned in my doghouse.

We spent the last part of the summer in good company and also between the owners of the dogs new friendships were born. It’s likely to happen when you share the same passion.

With the end of summer, the shortening of the days and the lack of lighting in the pitch, it has become difficult to go there in the afternoon; so one morning with Maria Paola, we extended our walk but still standing there for an hour noone showed up. We were about to leave when in the distance we saw her: Yuma. She lives close to the pitch and his owner can dedicate much time to her. And I’m often on the road as well.

Once abandoned the ball, we would start to play like real dogs: chasing, biting, barking (especially myself, as she rarely barks except for when she is in front of saints statues!). When I’m having a walk outside, I often happen to sniff her smell in the air and, after a few minutes, I find her in before me!

No matter where we are, or with whom, everytime we meet it is always a feast… some people look at us with admiration and astonishment, some others with wonder, some other people often ask us to “let us pass by” with horrified looks and attitudes!

This morning, while we were having a stroll, we passed by a child and, she said smiling: “How nice!”

Of course if it were up to us, we would chase and play anywhere but, since you cannot, we must be patient and behave politely until we come to a place where we can be free and enjoy ourselves.

One of these places is the hill adjacent to a riding school located not far from the city. My “little sister” goes there to take riding lessons and an afternoon we went there and Yuma was with us.

We ran uphill and we had a lot of fun, there were leaves and dead branches, a beautiful winter sun and a splendid air: pure fun!

We waited even a beautiful snowfall but this year the winter was quite bizarre and who knows whether we will have the chance to play in the snow.

During our friendship, we had moments when we could not see each other.  I was walking on the street and I hurt my tip with a glass and had eight stiches under my paw. I had to rest for a month: I was hysterical. When I’d had enough, I grabbed my ball or a sock or a bottle and began to run wildly under the table and from a place to another. When I went out, I would wear a sock with a shoe protection, and when we were back home I had the wound disinfected and I had to wear an uncomfortable (but equally useful to accelerate my healing process) Elizabethan collar to prevent me from licking the stitches and remove them. When I finally recovered I started to play with Yuma again. Then there was bad weather and, then she was in her heat. So it was it her turn to “stay in jail” for almost a month!

At the “dog area”,  I met Guapa a few times, a beautiful black Great Dane puppy that, despite being just eight months, is already taller than me. I play with her, we chase but sometimes I get nervous because, given her height, I can not bite her scruff! I’m a bit ‘jealous of her as well.

 

Guess what happened to me one day? While we were playing with Yuma, Mario had launched a pine cone, I arrived late and Yuma claimed the pine cone: so we had a little ‘quarrel, but just a little’ bit because it was a simple exchange of ideas;  we did not really bit each other!

Yuma sometimes makes fun of me because if she can get hold of something, she passes by as if to say: “Do you want it? I’m not giving it to you”, just like some mischievous children when they want to provoke! I usually stand still looking at her and wait patiently; if I have the opportunity I steal it from her, otherwise I wait for the following pitch,paying attention to the sprint.

In the narrows of the hedges I snap quickly in order not to be reached, but when I lose what I have grasped, Yuma promptly takes it!

Unaware of our own destiny, for better or for worse, we dogs depend on the affection and care of our owners.

Benevolence and love make us strong and courageous, we have fun with little and we are grateful. Now that I understand how great it is to have friends and to enjoy good moments together, I will try to behave a bit better and I hope I can still do lots of good races in their company.

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