Frosinone – Napoli: 0 -2. Dalle chiacchiere al gioco vero, il campionato volge al termine

FROSINONE. Più chiacchiere da bar che di calcio si è discusso per le strade di Napoli, nel post del quarto di finale di Europa League e della sconfitta immeritata contro l’Atalanta: tutti i riflettori sulla polemica Insigne-Ancelotti-De Laurentiis-tifosi, tutta tesa a spiegare i motivi di un rendimento più negativo che altalenante del furetto di Frattamaggiore, mentre i più si esercitavano nello stilare la graduatoria degli indesiderabili, ed a programmare un calcio mercato che faccia i conti con le debolezze di un patron più disposto a trattenere gli atleti che ha e non a comprare quel top player che, accoppiato al campione multivincente che gestisce il tutto dalla panchina, potrebbe effettuare quel salto di qualità che lo avvicinerebbe all’invincibile, almeno sul territorio dello stivale, Juventus. Il calcio giocato ha messo da parte queste futili ed inutili discussioni, per le quali ci sarà tempo e luogo per mettere nero su bianco e fornire ad Ancelotti un team più completo rispetto a quello gestito in questo campionato che volge al termine, e la gara in terra ciociara forniva l’opportunità di blindare il secondo posto, stante il pareggio dell’Inter contro i titolari del tricolore, nerazzurri che si avvicinavano agli azzurri, ma riallontanati ad otto punti grazie al successo, mai messo in discussione, ottenuto allo Stirpe di Frosinone, e dove il Napoli ha messo in evidenza alcune peculiarità del suo schieramento base, di cui devono tenerne conto sia l’allenatore che il Presidente, che l’operatore Giuntoli, già in movimento sul terreno delle possibili acquisizioni sul mercato estero. Due reti di ottima fattura, la punizione al bacio di Mertens con il tocco di destro ad effetto, a scavalcare la barriera di ben sei uomini e il bel “dai e vai” tra Younes e Milik e rete del tedesco dopo aver scartato Gori, due pali, una traversa, qualche ordinario intervento di Ospina e, di fronte, una squadra votata al sacrificio, ormai immolatasi alla serie B: questa la sintesi di una gara giocata prevalentemente nella metà campo degli uomini allenati da Baroni, con una difesa, quella partenopea, collaudata dove giganteggia Koulibaly, supportata da un attento Luperto, avendo dei cursori abili ad operare con costanza sulle fasce laterali, avvalendosi di un centrocampo di classe, al quale hanno dato una mano, anzi due piedi, sia Mertens che Callejon, e terminando con un potenziale offensivo, che ha in Milik colui che si tira addosso dai due ai tre avversari, consentendo gli inserimenti di Younes prima e di Ounas poi. Cosa evidenziare di questo match che possa dare indicazioni sufficienti per il futuro? Tante, a partire dal tedesco Amin, forte nell’uno contro uno, decisivo sotto porta grazie a dribbling rapidi ed efficaci, continuando con la vena realizzativa del belga, di cui Ancelotti ha anticipato la conferma. Anche se nelle interviste del dopo partita Mertens ha sottolineato l’esigenza di parlare chiaro con la proprietà. E di positivo non è da trascurare la lezione impartita ad Insigne, che dai suoi gesti plateali deve trarre una sola indicazione: non pensare di essere idolatrato sempre e comunque, per cui si può essere profeti in patria, ma ad alcune condizioni: che non si possono perdonare errori madornali e che il gioco di squadra deve trionfare sui personalismi e non considerarsi infallibili e incontestabili.

La scheda

FROSINONE: Sportiello 6, Goldaniga 5, Ariaudo 5, Brighenti 5, Ghiglione 5 (56′ Paganini 6), Gori 5, Valzania 6,5 (76′ Ciofani s.v.), Maiello 6, Beghetto 5, Pinamonti 6, Trotta 5 (66′ Dionisi 6).

In panchina:Molinaro, Simic, Paganini, Ciofani D., Zampano, Dionisi, Sammarco, Bardi (p), Cassata, Ciano, Krajnc, Chibsah.

All. M. BARONI 5

NAPOLI: Ospina 6,5 , Malcuit 7 (87′ Albiol s.v.), Luperto 6,5 , Koulibaly 7, Ghoulam 6,5 , Callejon 7, Zielinski 6,5 , Ruiz 6 , Younes 7 (73′ Verdi 6), Mertens 7, Milik 6 (78′ Ounes 6).

In panchina: Meret (p), Zedadka, Rui, Verdi, Ounas, Gaetano, Hysaj, Karnezis (p), Albiol.

All. C. ANCELOTTI 7

Arbitro: La Penna di Roma 7

Guardalinee:Prenna e Baccini

Quarto uomo: Piscopo

Marcatori:19′ Mertens (N), 49′ Younes (N)

Note: terreno in ottime condizioni in una giornata dalla temperatura al di sotto della media stagionale. Spettatori presenti, oltre quindicimila, con un paio di migliaia di supporters partenopei.Ammoniti:Ghiglione, Gori e Dionisi del Frosinone, Ruiz del Napoli, tutti per gioco falloso. Calci d’angolo 6 a 2 per il Napoli. Recuperi 0′ e 4′.

Adriano Mongiello

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