GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO

Si celebra domani la Giornata internazionale del rifugiato, indetta dalle Nazioni Unite per commemorare l’approvazione, nel 1951, della Convenzione relativa allo Statuto dei rifugiati (Convention Relating to the Status of Refugees) da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

In occasione di questa ricorrenza in tutto il mondo, Italia inclusa, vengono organizzate iniziative per aumentare la consapevolezza sul diritto di asilo, far conoscere le storie di milioni di persone che fuggono dal proprio Paese in cerca di protezione e illustrare i progetti  per l’accoglienza dei rifugiati.

Di seguito sono pubblicate quelle di Bari ,  Milano, Udine, Vicenza.

A Bari sono due le iniziative che vedranno la partecipazione dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico.

SKILL-UP!

IL WORKSHOP

Dalle ore 10.00 alle 17.00, negli spazi della parrocchia Sant’Antonio, Francesca Bottalico parteciperà a un workshop dedicato a costruire la piattaforma e lo spazio Skill-Up!, il progetto selezionato come prototipo di azione innovativa da sviluppare a livello europeo da CitizensLab, network europeo per il cambiamento sociale che coinvolge più di 50 organizzazioni da tutta Europa e che è coordinato da MitOst (www.mitost.org) in collaborazione con la fondazione Stiftung Mercator (www.stiftung-mercator.de), la fondazione Robert Bosch Stiftung (www.bosch-stiftung.de) e la European Cultural Foundation (www.culturalfoundation.eu).

Il progetto, che gode del patrocinio dell’assessorato comunale al Welfare, si basa sulla collaborazione attiva tra enti e organizzazioni, innovatori locali ed europei e nuovi residenti, migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Skill-Up! è pensato in particolare per integrare le misure esistenti di sostegno alle strutture di accoglienza e alle comunità di migranti e richiedenti asilo.

Domani ci sarà spazio per la presentazione del progetto, la sperimentazione di strumenti e pratiche di intervento e il confronto per definire le linee guida di azione future. Il workshop sarà coordinato da 4 associazioni della rete CıtızensLab: Mama Africa (www.mamafrica.it), Sociolab (www.sociolab.it), Migrationlab (www.migrationlab.org) e Cherimus (www.cherimus.net).

L’evento riunirà un gruppo di soggetti interessati, tra cui enti e istituzioni, società civile, artisti e innovatori locali, ONG e organizzazioni che lavorano nel campo della ricezione di migranti e rifugiati, oltre a migranti, rifugiati e richiedenti asilo desiderosi di collaborare con le comunità locali.

Il lavoro proseguirà il 21 giugno con un gruppo ristretto di partner per definire e concretizzare il progetto e chiarire il modello di sviluppo, sulla base degli input raccolti e delle strategie di sviluppo più interessanti individuate.

FESTA D’ESTATE UNIBA

Nel pomeriggio Francesca Bottalico interverrà all’evento in programma al Palazzo Ateneo, in via Crisanzio, nel corso del quale il Centro di servizi per l’Apprendimento Permanente – C.A.P. dell’Università di Bari presenterà le iniziative accademiche che promuovono la cultura dell’inclusione e la valorizzazione dei talenti stranieri.

A partire dalle ore 15.00 sarà inaugurata la II edizione dello Short master in “Immigrazione, diritto e pratiche di inclusione”, che si svolgerà nel dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione, e sarà presentato il nuovo bando per 100 Borse di Studio CRUI – Ministero dell’Interno riservate a titolari di protezione internazionale per l’a.a. 2017-18, con la testimonianza dei vincitori della prima edizione che hanno potuto frequentare i corsi dell’Università di Bari.

L’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Sebastiano Leo, con Anna Lobosco e Rossana Ercolano del Servizio Formazione Professionale della Regione Puglia, consegneranno per la prima volta a livello nazionale la qualifica regionale di mediatore interculturale a due rifugiati utenti del servizio di certificazione delle competenze dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

Sarà poi Francesca Bottalico, insieme a Marcello Signorile, presidente del C.A.P.S. – Centro di aiuto psico-sociale, a presentare l’esperienza della “Casa delle Culture”, il centro polifunzionale stabile di aggregazione, accoglienza, orientamento, dialogo interculturale e valorizzazione delle competenze aperto a tutti i cittadini, italiani e stranieri, sorto nella ex scuola Azzarita, al San Paolo.

Con World Bank saranno invece presentati i risultati dell’indagine sul campo a cui ha preso parte il C.A.P. Uniba nell’ambito del progetto di ricerca “Building the evidence base on the migrant and refugee crisis in the European Union”, che si è svolta anche nei centri di accoglienza pugliesi.

Non mancheranno approfondimenti sul dialogo interreligioso con Uniti – Università, Territorio, Integrazione a cura degli studenti Uniba, e sull’Incoming di studenti internazionali dai Paesi africani e latino americani con Come In Uniba!

Al termine, a partire dalle ore 18.00, creazione di Mandala a cura degli ospiti del Centro Polifunzionale Casa delle Culture, degustazioni di Ethnic Cook con le associazioni Origens, “Le mamme del Mondo” – Associazione Europea Tracia Land, e laboratori di cucito a cura degli ospiti della Comunità Educativa Casa Shalom.

A Milano, ore 12 – visita aperta alla stampa della struttura Sprar di viale Fulvio Testi 302/A e incontro con gli ospiti; ore 16 – visita alla mostra “La Terra Inquieta” a cura di Massimiliano Gioni presso la Triennale di Milano in via Alemagna 6. Parteciperanno un gruppo di migranti accolti all’interno del progetto Sprar. L’iniziativa è realizzata con la collaborazione della Triennale di Milano e della Fondazione Nicola Trussardi.

A Udine una catasta di 23.598 piccoli bastoncini di legno per commemorare i richiedenti asilo che, secondo le stime, sono morti tra il 2000 e il 2014 nei viaggi della speranza, principalmente attraverso il mar Mediterraneo. È questo il significato dell’installazione artistica “I feel blu”, realizzata dall’artista Manuela Toselli, che sarà inaugurata domani, 20 giugno, alle 16, nel salone del Popolo di palazzo D’Aronco, in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato. «Abbiamo inteso gli eventi della Giornata mondiale del Rifugiato come un’opportunità di conoscenza – spiega l’assessore ai Diritti di cittadinanza, Antonella Nonino –. Conoscenza del fenomeno, dei numeri, dei soggetti coinvolti nell’accoglienza. Senza dimenticare le tragedie che hanno colpito migliaia di persone, morte nel percorso verso l’Italia. Conoscere e capire, affinché le opinioni, i giudizi, si basino su elementi di verità».

L’installazione, realizzata dall’artista dopo un lungo lavoro di studio, interiorizzazione ed elaborazione del tema delle migrazioni forzate, è costituita da un drappo blu di seta sul quale è ricamata una linea bianca, accompagnato da una catasta di 23.598 legnetti di 10 centimetri che rappresentano appunto tutte le persone che hanno perso la vita tra il 2000 e il 2014 nella speranza di un’esistenza più umana. L’esposizione, che sarà inaugurata alla presenza dell’assessore Nonino, dell’assessore alla Cultura, Federico Pirone, e di numerose altre autorità, resterà aperta al pubblico dal 20 al 22 giugno dalle 15.15 alle 19. Nei giorni di apertura dell’esposizione sempre nel salone del Popolo verrà delimitato uno spazio con la strumentazione necessaria a raccogliere interviste e testimonianze da parte dei visitatori. Il materiale raccolto verrà elaborato e potrà essere utilizzato per incontri e percorsi educativi con le scuole.

Sempre domani, 20 giugno, gli enti del sistema di accoglienza cittadino saranno presenti in piazzetta Lionello, dalle 15 alle 19, con un proprio banchetto informativo per fornire informazioni e materiale. L’iniziativa è realizzata dal Comune di Udine in collaborazione con le associazioni Nuovi Cittadini, Centro di accoglienza Balducci e Oikos, la Caritas diocesana, il consorzio Il Mosaico e le cooperative Aracon e Codess.

Anche il Comune di Vicenza celebra la Giornata mondiale del rifugiato con una serie di eventi organizzati dall’assessorato alla comunità e alle famiglie del Comune di Vicenza (progetto SPRAR) in collaborazione con la cooperativa Cosmo s.c.s. e l’associazione Centro Astalli Vicenza con l’obiettivo di presentare il progetto territoriale di accoglienza alla cittadinanza, offrire spunti di riflessione sul tema delle migrazioni e organizzare momenti “a porte aperte” favorendo l’incontro fra gli operatori del progetto, le persone ospiti e la comunità locale.

Questa mattina ad illustrare le iniziative in occasione della ricorrenza del 20 giugno erano presenti l’assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala, la responsabile del progetto SPRAR di Vicenza per gli enti gestori Valentina Baliello, il presidente dell’associazione Centro Astalli Vicenza Giovanni Tagliaro e Giorgio Zebele della cooperativa Cosmo s.c.s.

“Il progetto SPRAR, in capo al Comune di Vicenza e con soggetti attuatori la cooperativa Cosmo s.c.s. e l’associazione Centro Astalli Vicenza, prevede l’accoglienza nel nostro Comune di 50 richiedenti asilo e rifugiati; abbiamo, inoltre, un progetto SPRAR per 10 minori stranieri non accompagnati – ha sottolineato l’assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala –. Il mondo in cui viviamo vive crescenti conflitti e guerre civili, aumento della povertà, disastri ecologici e altre situazioni di grande criticità che spingono milioni di uomini fuori dai loro Paesi. Crediamo sia importante che ognuno, ad ogni livello, si assuma la sua parte di responsabilità. Un nuovo “piano Marshall”  dovrebbe spingere i paesi più ricchi del mondo a finanziare progetti di vera cooperazione che facciano uscire milioni di persone da situazioni di conflitto e indigenza. L’Europa non deve lasciare l’Italia sola a fronteggiare il contrasto agli schiavisti di oggi che caricano uomini, donne e bambini in viaggi per mare senza garanzie e prospettive. Ogni Comune deve fare la propria parte nell’accoglienza perché è con piccoli gruppi di richiedenti asilo che può avvenire la vera integrazione: dove le persone si conoscono si creano progetti importanti di inclusione, le persone accolte diventano in molti casi ricchezza per le comunità, danno una mano nei lavori di pubblica utilità, si fanno conoscere e benvolere. Per agevolare questo processo il governo deve accelerare i tempi delle commissioni e aiutare il passaggio da un sistema di emergenza a un sistema strutturato che risponde al nome di SPRAR. Di tutto questo parleremo domani, martedì 20 giugno, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, con un seminario nella sede del consiglio comunale. Invitiamo, inoltre, tutti i cittadini a partecipare al percorso interattivo “Sospesi” in cui ciascuno di noi è chiamato a mettersi nei panni di un’altra persona per capire se è davvero una scelta quella che porta uomini e donne a lasciare il proprio Paese, e cosa farebbe ciascuno di noi in una situazione analoga. L’emigrazione così come sta avvenendo è una tragedia dell’umanità: sta a ognuno di noi capire cosa fare per aumentarne gli effetti positivi e diminuirne i lati critici”.

“Scegliere un progetto SPRAR significa scegliere un tipo di accoglienza integrata – ha dichiarato la responsabile del progetto S.P.R.A.R. di Vicenza per gli enti gestori Valentina Baliello – con la distribuzione delle persone sul territorio in piccoli appartamenti, anziché in grandi strutture, e con la creazione di una rete con la cittadinanza. Sono 50 gli ospiti: 22 uomini, 7 donne, 4 famiglie (per un totale di 17 persone, una delle quali formata da 7 persone con figli dai 6 ai 22 anni) e 2 nuclei monoparentali, ovvero formati da mamma e figlio minore. Nel dettaglio si tratta di 17 rifugiati, 18 persone che hanno ottenuto la protezione umanitaria, 4 la protezione sussidiaria e 11 richiedenti protezione internazionale. Il progetto ha una durata di 6 mesi per ciascun beneficiario, prorogabili in casi particolari soprattutto quando si parla di nuclei familiari. Per chi ha già ottenuto la protezione e quindi il permesso di soggiorno il progetto mira a fornire un’integrazione nel mondo del lavoro e l’avvio di tirocini formativi con il Comune di Vicenza o altri enti. Nella provincia di Vicenza esistono 3 progetti SPRAR: uno a Santorso (72 posti) e due a Vicenza (50 posti ordinari e 10 posti per minori non accompagnati)”.

Per informazioni:

Paola Baglioni (Comune di Vicenza) pbaglioni@comune.vicenza.it; Valentina Baliello (Cooperativa Cosmo s.c.s.) valentina.baliello@cosmosociale.it.

Per informazioni per visitare il percorso interattivo (per i gruppi) “Sospesi. Nei passi di un migrante”: Chiara Tagliaro  393 8822530, chiara.tagliaro@cosmosociale.it.

 

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