GOLEM, GOBLIN E GARGOIL: IL MAGICO MONDO DEL FANTASY
Penso di aver sempre amato ciò che riguardava la fantascienza in genere, che si trattasse di libri o di film in tv. E’ talmente varia la categoria di genere, che non so se anche alcuni dei film della Walt Disney, potrebbero rientrarvi, ma di sicuro negli ultimi anni c’ è stato un boom nella produzione sia scritta che cinematografica, senza tralasciare l’ esistenza di veri e propri collezionisti delle statuette in miniatura dei personaggi delle storie.
Dal momento che penso si tratti di un vero e proprio fenomeno in crescita, vale la pena, a mio parere, approfondire un po’ la questione partendo della suddivisione che viene fatta all’ interno del fantasy.
Innanzitutto ci sono degli autori di riferimento per ogni sottogenere ed essendo nato nel 1800 molti degli autori moderni si riferiscono a questo o a quello scrittore.
Una delle caratteristiche che accomuna i romanzi, almeno quelli che sono diventati più famosi è che spesso si tratta di saghe che prevedono la creazione oltre che di personaggi fantastici, di veri e propri mondi con popoli in lotta tra loro per il dominio del territorio o il possesso del potere e addirittura di linguaggi nuovi.
Il primo più conosciuto e diffuso è sicuramente “Il signore degli anelli”, che la trasposizione cinematografica ha ridotto a sole tre pellicole uscite negli anni scorsi, mentre la seconda parte del prologo dal titolo “Lo Hobbit”è uscita recentemente nelle sale e si aspetta per la terza ed ultima parte.
Un secondo romanzo da me scoperto solo ultimamente si chiama “Trono di spade” e anziché al cinema è trasmesso come serie in televisione e consta in tutto di quattro stagioni. Questo è, in realtà, un fantasy politico con qualche piccolo riferimento alla magia. Ora è in onda in Italia la prima serie.
La storia che però più mi affascina è quella dal titolo “La spada della verità”. Questa è raccontata in una lunga saga di ben undici volumi ed è anch’ essa una produzione televisiva, fermatasi ahimè alla seconda serie.
Avendola conosciuta come trasposizione televisiva mi sono incuriosita e ho cercato i romanzi per cui ora sono al prologo che si intitola “La leggenda di Magda Searus” e che racconta come ha inizio la leggenda.
In comune con gli altri due fantasy succitati, qust’ultimo ha la creazione di mondi diversi rispetto al nostro, con l’ esistenza di creature fantastiche o mitologiche diverse rispetto a quelle studiate nei libri di scuola.
Ma per capire la vastità del fenomeno ho fatto qualche domanda ad un esperto del genere che ha iniziato sia collezionando “animes figures” (le statuine cui avevo fatto cenno) che estrapolando da cartoni animati e fumetti dei riferimenti che lo hanno portato in tempi non sospetti, ad interessarsi dei libri ormai famosi di Tolkien: Angelo Caiazzo.
Angelo come hai iniziato ad interessarti al fantasy?
“In realtà in maniera del tutto casuale, quando ero un ragazzino, mentre guardavo un cartone animato che ho scoperto essere una serie a cui poi si è ispirato l’ odierno Dragon Ball e che deve le sue origini ad un racconto classico cinese “Viaggio in Occidente” scritto nel 1590 probabilmente da Wu Cheng’ en. Da allora è iniziato il mio viaggio alla scoperta del genere, anche se non ero mai stato un grande lettore di romanzi. Così la mia passione per i fumetti come Dylan Dog e ad alcuni videogiochi mi hanno portato ad approfondire il mio interesse e ho iniziato a leggere la saga de “Il Signore degli Anelli”- che possiamo definire come fantasy classico – e altri libri del genere. Il fantasy classico, per intenderci, è quello che attinge direttamente alla mitologia e che racconta delle storie di elfi, nani e gnomi come anche dell’ esistenza dei draghi che hanno la loro radice nel culto cristiano (ricordiamo San Giorgio che vi lottava contro).
Ma come è stata possibile a tuo parere una diffusione tanto massiccia del genere?
Oltre alle serie televisive e ai romanzi esistono anche dei giochi di ruolo che si ispirano
al fantasy in particolare Dungeons & Dragons un gioco dei dadi molto apprezzato dai “nerds” e che se all’ inizio era un hobby di nicchia si è poi sviluppato ed ha influenzato i gusti di un pubblico sempre più vasto. Come nel mio caso, sicuramente poi fondamentale è stato l’ impulso dato dai media e lo spopolamento in rete dei videogiochi più vari che si sono ispirati al genere.
Inoltre, un collegamento importante, ma meno conosciuto, è tra il metal e il fantasy per i loro elementi gotici che sono loro caratteristici e che li accomunano su più versanti.
Il tuo sottogenere preferito di fantasy quale potrebbe essere?
Sicuramente il classico, che vanta autori quali Tolkien, Markus Heitz o Terry Brooks. Da non dimenticare Lovecraft che ha dato un impulso molto forte a un tipo di fantasy che si collega con l’ ultraterreno grazie alla creazione di personaggi ex novo.
Durante l’ intervista interviene anche Luna Marie la piccola figlia del nostro esperto che pur avendo meno di cinque anni è già una cultrice del genere e cerca di spiegarci a modo suo la differenza tra creature mitologiche quali golem, goblin e gargoil (fantomatici mostri di pietra che si animano durante la notte).
L’intervista finisce qui, con la consapevolezza di aver esplorato solo una piccola parte di un mondo molto apprezzato dai più giovani e non e in continua evoluzione, ma con la possibilità per chi voglia di apportare il suo contributo a questa semplice classificazione qui operata.
Maria Alessandra Celentano
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