I due gemelli veneziani di Goldoni a Piacenza
Valter Malosti, premio Ubu 2009 come miglior regia, si confronta per la prima volta in carriera con il genio artistico di Carlo Goldoni, e lo fa con un’opera divertente e trascinante: “I due gemelli veneziani”. Con lo spettacolo in scena al Teatro Municipale di Piacenza martedì 25 e mercoledì 26 ottobre alle ore 21 entra nel vivo la Stagione di Prosa 2022/2023, direzione artistica di Diego Maj, la diciannovesima edizione organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e il contributo di Mic e Regione Emilia-Romagna. Dopo l’avvio del cartellone Altri Percorsi il 18 ottobre, con “I due gemelli veneziani” si inaugura il cartellone Prosa.
Mercoledì 26 ottobre alle ore 17.30 al Teatro Filodrammatici Valter Malosti e la Compagnia in scena con “I due gemelli veneziani” incontrano il pubblico. L’appuntamento inaugura “Rumori fuori scena”, il ciclo di incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa 2022/2023 del Teatro Municipale di Piacenza a cura di Nicola Cavallari, attore e regista. Un progetto proposto da Teatro Gioco Vita con l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”.
“I due gemelli veneziani” è una macchina di divertimento con un intreccio fatto di duelli, amori, fughe, ritrovamenti, in cui svetta la magnifica invenzione dei gemelli identici ma opposti caratterialmente: uno sciocco l’altro scaltro. Allo stesso tempo questo testo è anche una farsa nera sulla famiglia, l’identità, l’amore e la morte. I personaggi non sanno leggere o tenere a freno le proprie emozioni e i propri sentimenti, e questo provoca alternativamente il riso e fa sfiorar loro la tragedia o li fa sprofondare in essa.
Con l’adattamento del testo goldoniano di Angela Demattè e Valter Malosti, lo spettacolo prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Metastasio di Prato vede in scena Marco Foschi, Danilo Nigrelli, Marco Manchisi, Irene Petris, Alessandro Bressanello, Anna Gamba, Valerio Mazzucato, Camilla Nigro, Vittorio Camarota, Andrea Bellacicco, diretti da Valter Malosti. Firmano scene e luci Nicolas Bovey, costumi Gianluca Sbicca, progetto sonoro G.U.P. Alcaro, cura del movimento Marco Angelilli.
“I due gemelli veneziani” è un viaggio affascinante che rivela quella grazia eversiva degli attori che tra la fine del ‘500 e la fine del ‘700 dominarono le scene teatrali europee, con una tecnica che combinava improvvisazione, ruoli multipli, maschera e un uso del corpo che potrebbe ricordarci la nostra danza contemporanea. È una ricerca sulla nostra lingua, anzi le nostre lingue: Testori, Pasolini, Gadda, Roberto Longhi; ma anche Fellini, Patrizia Valduga e Antonio Tarantino, questi i riferimenti per una profonda ricerca sulla lingua, che recupera un italiano più sporco e ruvido, in un labirinto di vicoli dove regna l’assoluta centralità del gioco dell’attore. È un testo che nelle mani di Malosti svela inedite prospettive e finestre sulla contemporaneità.
Di Valter Malosti al Teatro Municipale ricordiamo “Signorina Giulia” di Strindberg nel febbraio 2012, spettacolo di cui Malosti firmava regia, versione italiana e adattamento e che lo vedeva in scena con Federica Fracassi e Valeria Solarino.