IL CINEMA ITALIANO TRIONFA AL FESTIVAL DI VENEZIA 2013. IL LEONE D’ORO VA A “SACRO GRA” DI GIANFRANCO ROSI

Il film italiano “Sacro Gra” del regista Gianfranco Rosi conquista la 70° Mostra del Cinema di Venezia, tra lo stupore generale in sala al momento della proclamazione. E’ la prima volta che un film-documentario conquista il Leone D’Oro, riconoscimento che viene assegnato al miglior film…

Sacro Gra” racconta la vita ai margini del Grande Raccordo Anulare di Roma, che il regista per due anni ha girato con un mini-van, scoprendo personaggi e un mondo altrimenti sconosciuti e invisibili.

Il Leone d’Argento, alla miglior regia, è andato invece a Alexandros Avranas per il film greco “Miss Violence”, che descrive una storia di violenza celata dietro le mura domestiche. L’attore protagonista del film, il greco Themis Panou, è stato premiato con la “Coppa Volpi” per la miglior interpretazione maschile, mentre il corrispondente riconoscimento femminile è stato assegnato all’anziana protagonista di Via Castellana Bandiera di Emma Dante, Elena Cotta.

Il premio Marcello Mastroianni, consegnato a un giovane attore o attrice emergente, è andato a Tye Sheridan, che nel film Joe di David Gordon Green ha diviso lo schermo con Nicolas Cage. Joe racconta la storia dell’ex detenuto Joe Ranson, interpretato da Cage, il quale dopo l’incontro con un ragazzino sfortunato cercherà di dominare il suo istinto a cacciarsi nei guai.

La pellicola Philomena di Stephen Frears si è aggiudicata il riconoscimento alla miglior sceneggiatura, firmata da Steve Coogan e Jeff Pope.

Il premio Luigi De Laurentis per la miglior opera prima se lo aggiudica White Shadow del berlinese Noaz Deshe. Il film, coprodotto dall’attore americano Ryan Gosling, descrive un viaggio visionario nella Tanzania del commercio d’organi.

Al lungometraggio tedesco sulla violenza domestica “Die Frau des Polizisten” di Philip Groning è andato il Premio Speciale della Giuria, quest’anno presieduta da Bernardo Bertolucci: il mitico regista italiano è stato onorato durante la cerimonia di una emozionante standing ovation.

 Francesco Medugno

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