Il film “La vita oscena” al Festival di Venezia

Il 28 agosto sarà presentato alla Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti La vita oscena, ultima fatica del regista Renato De Maria, tratto dall’autobiografia di Aldo Nove, un libro pubblicato da Einaudi diventato fenomeno mediatico.  Dopo vent’anni lo scrittore si racconta: “Avevo bisogno del sufficiente distacco per trattare una materia incandescente, gli anni che passano sono un ottimo lenitivo medico”. A impersonare Aldo Nove il regista ha chiamato l’attore Clement Métayer, dopo averlo visto in Qualcosa nell’aria di Assayas, e ha raccontato un giovane poeta che perde il padre e la madre che adorava. Rimasto solo, non riesce a superare il dolore della solitudine, e come il suo poeta preferito, l’austriaco Georg Trakl morto suicida giovanissimo per 17 grammi di cocaina, si abbandona a se stesso. Ma questo giovane poeta sbandato, a differenza del suo mentore, non riesce a fare il passo estremo. “E noi – dice il regista – raccontiamo due giorni e due notti, questa dimensione non reale, deformata, come quei tunnel del luna-park che si riempiono di immagini spaventose e di stupore”.

 

 

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