COUNTRY FOR AIL

Le interviste a Luca Gaeta, Palmira D’ Alessandro e Nicola Cantore

Country For AIL è la manifestazione che si svolgerà presso il Country Sport il 13 marzo il cui incasso sarà devoluto interamente all’AIL di Avellino. I partecipanti potranno acquistare il consueto uovo di cioccolato al costo di 12 € e partecipare così alle lezioni che gli istruttori del Country Sport, e non, terranno presso la struttura sita in località Picarelli ad Avellino. Saranno, infatti, a disposizione degli appassionati “solidali” a partire dalle 10,00 come da locandina, due lezioni di Spinning, Pump, Total Body Workout e funzionale.

La sezione AIL di Avellino opera sul territorio dal 1987 e, sin dall’inizio, grazie ai suoi sostenitori e volontari ha potuto svolgere con successo la sua attività. Ne sono esempi la donazione di una camera sterile con relative attrezzature messe a disposizione della Divisione di Ematologia di Avellino, l’assistenza domiciliare effettuata a partire dagli anni ’90 che ha rappresentato un servizio sociale di altissimo significato consentendo un risparmio notevole al S.S.N. nonché, nel 1996, la realizzazione dell’U.T.I.E. (Unità di Terapia Intensiva Ematologica e Trapianto di Midollo Osseo) presso l’Azienda ospedaliera Moscati di Avellino che ha costituito, da allora, un punto di riferimento per tutta la Campania.

Attualmente sono molte ancora le attività di sostegno che svolge l’AIL e una in particolare mi ha molto colpito. Si tratta delle “case AIL”: due appartamenti, acquistati grazie ad una cospicua donazione nonché ai fondi raccolti, siti nelle vicinanze del nuovo complesso ospedaliero avellinese, che offrono ospitalità gratuita alle famiglie che ne necessitano. Infatti, sia i pazienti che hanno ricevuto un trapianto che quelli  con patologie ematologiche sottoposti a lunghe terapie, hanno bisogno di controlli e trattamenti giornalieri continui per molti mesi e questo bisogno si traduce nell’obbligo di risiedere il più vicino possibile alla struttura di cura.

Le campagne di raccolta fondi istituzionali dell’AIL sono la vendita delle stelle di Natale e delle uova di cioccolato a Pasqua.

Di seguito riportiamo le interviste gentilmente accordateci da Luca Gaeta (organizzatore dell’evento e istruttore di Spinning del Regional Team Campania Fispin Academy), Palmira D’Alessandro (Presidente della Sez. Provinciale AIL di Avellino) e dal Dottore Nicola Cantore (Direttore Struttura Complessa di Ematologia e Trapianto Emopoietico A.O.R.N. “San Giuseppe Moscati” di Avellino).

D: Luca, iniziativa davvero lodevole, sia per te che nei sei l’organizzatore che per il Country Sport, che ben si presta a questo genere di manifestazioni, nonché per i tuoi colleghi istruttori che si sono gentilmente resi disponibili per prestare la loro opera.

Il connubio sport-divertimento-solidarietà si mostra ancora una volta vincente perché, promuovendo eventi come questo, si crea l’occasione per tante persone di fare una donazione che non è particolarmente dispendiosa ma, insieme a tante piccole altre, costituisce un notevole contributo.

Fra l’altro, molti acquistano uova di cioccolato da regalare per la Santa Pasqua, quindi si rafforza ancora di più il valore cristiano-simbolico della carità.

Ogni anno curi l’organizzazione di uno o più eventi il cui incasso è devoluto all’AIL Credi, quindi, nell’importanza della solidarietà.

R: Certo. E sono convinto che in un periodo di crisi economica come questo, che spesso “costringe” la gente a evitare la carità, sia ancora più importante promuovere la solidarietà con questo tipo di attività. Sono oramai cinque anni che contribuisco alla  raccolta fondi per l’AIL, sia a Natale che a Pasqua, organizzando incontri come quello del prossimo 13 marzo e trovo che sia il modo migliore per unire la carità alla festività cristiana.

D: Vedo che quest’anno hai trovato anche la disponibilità di altri istruttori che renderanno l’evento ancora più vario e piacevole per gli appassionati del fitness che, sono sicura, non deluderanno le aspettative.

R: Ringrazio i miei colleghi per l’aiuto e la disponibilità perché hanno dimostrato di condividere in pieno le mie idee riguardo questo tipo di manifestazioni. Chiaramente devo ringraziare anche il Country Sport che ci consente di ospitare l’evento in maniera esemplare sostenendo la causa AIL Infine voglio ringraziare i partecipanti che, come dicevi tu, rispondono sempre con grande entusiasmo ai miei inviti di solidarietà.

D: Presidente, l’AIL, grazie alle sue iniziative, reperisce fondi per sostenere la ricerca, la cura e l’assistenza agli ammalati di leucemia, linfomi e melanomi. In un momento come questo, in cui il sostegno economico Statale per la sanità è sempre meno cospicuo, la solidarietà della gente nonché il volontariato diventano fondamentali per le associazioni e gli ammalati. Come svolge la sua attività dal punto di vista assistenzialistico l’AIL ad Avellino?

R: L’operatività dell’AIL si sostanzia principalmente nel finanziamento delle attività assistenziali ai pazienti ematologici.  Il suo obiettivo è quello di rendere migliore la qualità di vita del paziente. È, però, grazie alle donazioni e alle raccolte fondi ricavate dalle iniziative nazionali, come le stelle di Natale e le uova di Pasqua, che l’Associazione riesce a finanziare tutte le attività dedicate: i progetti di ricerca scientifica, l’assistenza domiciliare ematologica, l’assistenza psicoterapeutica, quella sociosanitaria ed economica, il sostegno alle strutture ospedaliere, in particolare al reparto di Ematologia del Moscati, attraverso lo stanziamento di fondi per le borse di studio a giovani biologi o per l’acquisto di apparecchiature specifiche al lavoro degli operatori sanitari.

Per questo motivo è prezioso ogni contributo raccolto, perché permette di garantire ogni servizio offerta dall’ associazione. L’ultimo progetto, realizzato anch’esso con i proventi delle varie iniziative e la generosità di tanti nostri sostenitori, è stata la realizzazione della Casa accoglienza, due alloggi funzionali e attigui, messi a disposizione per pazienti e familiari non residenti.

D: Come vede  eventi sportivi come Country for AIL, organizzati in occasione delle vostre raccolte nazionali?

R: Lo sport è scuola di valori umani e spirituali, è strumento di condivisione che accresce la cultura della solidarietà verso chi ha più bisogno e, dunque, è un ottimo alleato della beneficenza.

 Vedere i giovani che spontaneamente organizzano eventi sportivi a fini benefici non può che suscitare ammirazione ed emozione; sono iniziative in cui credo molto e che, per quel che posso, sono pronta a promuovere e incentivare in qualsiasi momento.

D: Dottore Cantore, Come è organizzata operativamente la collaborazione tra AIL e Ospedale Moscati?

R: La collaborazione con l’AIL sezione di Avellino è totale e giornaliera. Abbiamo pazienti che usufruiscono della casa di ospitalità AIL che giornalmente sono assistiti volontariamente dal personale dell’Ematologia per controlli e esigenze mediche.
Le richieste di assistenza sociale da parte dei pazienti vengono portate a conoscenza dell’AIL e dall’associazione evase puntualmente. Per particolari casi economicamente disagiati l’AIL anche interviene finanziariamente fornendo generi di consumo e ospitando intere famiglie a titolo gratuito fino a quando i bisogni di assistenza del proprio famigliare è terminato.

D: Presso l’ospedale si effettuano trapianti di midollo osseo. Può spiegarci in maniera semplice (per quanto sia possibile!) quando si rende necessario un trapianto?

R: Al trapianto si ricorre quando in una determinata patologia ematologica esistono caratteristiche dove l’opzione trapianto può dare i migliori risultati. Esistono indicazioni al trapianto internazionalmente riconosciute e annualmente aggiornate su risultati di studi clinici conclusi, sia per il trapianto autologo che allogenico, quest’ultimo da donatore. Poiché l’opzione trapianto non è esente da rischi e complicanze, anche mortali, la scelta di praticare un trapianto viene discussa in tutti i suoi particolari con il paziente sottolineando il suo stato di malattia e i rischi e benefici che possono derivare dall’esecuzione del trapianto.

D: Quali sono le fasi di un trapianto?

R: Le fasi di un trapianto sono complesse. Queste si diversificano dal tipo di trapianto praticato, autologo o allogenico, meno rischioso e meno efficace il primo, e in determinate malattie più rischioso ma più efficace il secondo. In breve c’è una fase di preparazione del paziente che viene detta fase di “Condizionamento” al trapianto, dove si somministrano chemioterapici ad alto dosaggio che ha lo scopo di curare la malattia e che ha come conseguenza di distruggere la capacità di produzione da parte del midollo osseo di cellule del sangue; il condizionamento è seguito dall’infusione delle cellule staminali e a cui fanno seguito diversi giorni dove il paziente si ritrova senza cellule del sangue (Globuli rossi, Globuli bianche, Piastrine) e quindi ha bisogno di trasfusioni di sangue e di piastrine. Questa fase è detta di “Aplasia” ed è per il paziente la più rischiosa, specialmente per le complicanze infettive ed emorragiche che possono intervenire. Dopo circa trenta giorni con la ricomparsa delle cellule del sangue (Fase di recupero) il paziente esce dal suo  stato di rischio e, se non ci sono complicanze, dal suo stato di isolamento.

D: Ho letto che l’AIL sostiene l’attività del gruppo GI.ME.MA. quanto è utile un protocollo unico di diagnosi e di cura dei tumori del sangue?

R: I rapporti dell’AIL nazionale con il Gruppo Cooperativo per lo studio delle Malattie Ematologiche Maligne (GIMEMA) è molto stretto. I fondi AIL sono essenziali per supportare la ricerca nel campo delle malattie ematologiche attraverso la sponsorizzazione di studi clinici volti a migliorare i risultati già acquisiti e non ultimo cercare di uniformare le terapie in tutti i Centri di Ematologia per dare le stesse opzioni di cura a tutti i pazienti in qualsiasi Regione e favorendo, inoltre, la comunicazione tra i vari centri italiani. 

Ecco gli istruttori che terranno lezioni: Morena Ruiu, Stefania Martino, Tiziana Spina, Federica Piu, Mauro Noio, Lorenzo D’Argenio, Lucia Nobis, Giampiero Libretti, Antonella Visconti, Massimo Basagni, Luca Gaeta.

Si ringrazia Adele Azzariti della Segreteria Organizzativa AIL Avellino per la disponibilità e la collaborazione nonostante i molteplici impegni.

 

Maria Paola Battista

 

@Riproduzione riservataWWWITALIA

 

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Si ringraziano gli organizzatori, gli ospiti e i partecipanti che con la loro presenza hanno potuto contribuire alla causa AIL per un importo di  1216,00 €.

L’iniziativa di solidarietà proseguirà con il prossimo incontro del 26 marzo alle 14,00. Gli appassionati di Spinning, questa volta, potranno acquistare l’uovo di cioccolato dell’AIL partecipando presso la palestra Rouge Gris  di Avellino, in Via Gramsci, alla ride di 70’ tenuta da Luca Gaeta e Antonietta Aquino.

Un’ulteriore occasione per dimostrare il proprio spirito di carità.

Maria Paola Battista

 

@Riproduzione riservataWWWITALIA

 

 

 

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