Il mio corpo è come un monte

concept, testi e regia Giulia Odetto

conDaniele Giacometti, Lidia Luciani, Giulia Odetto

assistente alla regia e alla drammaturgia Antonio Careddu

video e luci Daniele Giacometti

 ambientazione sonora Lorenzo Abattoir

con il tutoraggio diFilippo Andreatta

Progetto selezionato da Powered by REf 2021Co-prodotto da Romaeuropa Festival e Mirabilia – International Circus & Performing Arts Festival

Progetto vincitore di KOMMTANZ 2022 promosso dalla compagnia Abbondanza/Bertoni parte di PASSO NORD, centro di residenze artistiche del Trentino Alto Adige – Südtirol

In collaborazione con OHT – Office for a Human Theatre

Questo desiderio che mi affiora il corpo, è mio ma non mi appartiene. Viene – forse – da quell’altrove da cui arrivano i pensieri, 

i sogni, gli amori, le spinte di follia.

È il desiderio di una vertigine: sensazione di spostamento del corpo rispetto all’ambiente o dell’ambiente rispetto al corpo.

Il mio è un desiderio semplice

Voglio essere una montagna

Non come una montagna,

una montagna.

Io voglio essere una montagna

Il mio corpo è come un monte, tra i progetti selezionati da Powered by Ref 2021 giunge al suo secondo studio dopo il percorso di accompagnamento e residenza offerto dall’omonima rete e va in scena il 20 aprile 2022 alle ore 20.30 allo Spazio Rossellini di Roma, il polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio gestito da ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio. Lo spettacolo sarà in replica mercoledì 21, sempre alle ore 20.30.

Il mio corpo è come un monte,con Daniele Giacometti, Giulia Odetto, Lidia Luciani, è un lavoro che parte dall’espressione di un desiderio razionalmente irrealizzabile: voler essere una montagna.

Logicamente è un desiderio che non potrà mai essere soddisfatto. Tuttavia, la potenza del desiderio è in grado di togliere forza alle regole della razionalità. Affidandosi ad altri livelli di percezione e puntando su un immaginario vivido e stimolato, il corpo umano può essere visto come una montagna e poi addirittura percepito tale, non solo nella forma, ma anche nella sua essenza.

La performance è un tragitto visivo e sonoro in questo desiderio

L’ambientazione sonora è fondamentale per creare il sistema percettivo presentato; accompagna la performance creando una composizione continua dall’effetto ipnotico. È principalmente composta da suoni creati in diretta con l’elemento roccia – amplificato e maneggiato direttamente dai performer. 

La composizione visiva – assieme a quella sonora – è utilizzata come psicopompo, per traghettare lo spettatore in un luogo percettivo – non fisico, ma immaginifico – frutto della risultante degli stimoli ricevuti.

La visione non è un semplice processo fisiologico, il mondo che ci circonda non si riduce a quello che vediamo. Il Vedere è il risultato di una trasformazione del mondo esterno – fisicamente esistente – in un mondo percettivo, in cui giocano un ruolo importante cultura, coscienza, immaginario e persino lo stato d’animo dell’osservatore.

Utilizzando differenti tipologie di materiali visivi e mettendoli a confronto accompagneremo lo spettatore a considerare ed esperire nuovi e diversi punti di vista aiutandolo così ad uscire da una visione logica fisica per esplorare ed ampliare i confini di una visione non fisica, e – appunto – immaginifica.

Il corpo è il medium, l’elemento fisico che permette di relazionarsi con l’elemento roccia, sempre presente in scena con una striscia di pietre, sineddoche di montagna. Il corpo cerca di fondersi con la roccia, tentando di farne parte, di sentire il suo tempo, prendendo la sua forma.

L’utilizzo della videocamera in presa diretta permette di lavorare sui dettagli fisici, isolarli dal loro contesto per crearne uno nuovo – ed immaginifico – in scena e nella mente dello spettatore per allenarlo a slegarsi dalla razionalità e intuire la possibilità dell’irrazionale.

Ossa, disarticolazioni, contrazioni, curve fisiche sono i primi elementi indagati e valorizzati. Allo stesso tempo un altro tentativo è quello emotivo di diventare una montagna – una strada esplorata a livello fisico dove le ossa si spaccano come rocce al sole generando frane fisiche e personali.

Il corpo umano diventa montagna in scena grazie ad uno studio combinato di inquadrature e movimento, in una composizione creata in diretta.

Il progetto Powered By REf si configura come una vera e propria rete a sostegno del percorso di formazione, accompagnamento e residenza retribuita offerto ai progetti selezionati vedendo protagonisti il Romaeuropa Festival, Carrozzerie n.o.t, 369gradi srl, Periferie Artistiche – Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio, Spazio Rossellini per ATCL, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Crampi. 

È attivo, con scadenza il 23 aprile 2022, il bando della nuova edizione che continua a rivolgersi a creative e creativi under30 e che selezionerà 3 progetti artistici emergenti di natura multidisciplinare e/o caratterizzati da una forte originalità nella ricerca dei formati, dei linguaggi o dei temi trattati. I tre progetti selezionati potranno accedere a una serie di azioni di accompagnamento e sostegno appositamente immaginate per affiancare e rafforzare l’autonomo processo di creazione e allestimento artistico.
Qui il bando: https://romaeuropa.net/news/call-powered-by-ref-2022/?fbclid=IwAR1Snh2CitNE_HqYkKShbK2xr4xlBqlBwDl3VPxZFGJo7C1dKoOQNrFR3B4

Spazio Rossellini è il polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio, gestito da ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio,che offreun programma, rivolto a spettatori di tutte le età, che comprende tutte le arti performative dal vivo, progetti di residenza artistica, con una particolare predilezione alla promozione degli artisti del territorio regionale. La cura artistica progettuale è di Katia Caselli.

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