Il Portale della Flora d’Italia accessibile online
È online l’inventario aggiornato della flora spontanea italiana. È stato infatti presentato oggi al Museo di Storia Naturale di Milano il Portale della Flora d’Italia (https://dryades.units.it/floritaly), il cui database è stato integrato con i risultati di una nuova ricerca, coordinata dal Museo stesso, che ha portato a un aggiornamento dei dati relativi alle piante spontanee – autoctone, aliene ed estinte – presenti in Italia.
Promossa dal Comune di Milano, l’iniziativa è patrocinata dalla Società Botanica Italiana, dalla Fondazione per la Flora Italiana e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Quante piante ci sono in Italia? Quante sono le aliene? La risposta arriva da un team internazionale di 45 botanici coordinato da Gabriele Galasso del Museo di Storia Naturale di Milano, Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti del Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino (Università di Camerino e Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) e Lorenzo Peruzzi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, che ha recentemente pubblicato l’aggiornamento dell’inventario delle piante spontanee d’Italia. Da questa ricerca risulta che le specie autoctone sono 8.241 e le alloctone o aliene 1.782, per un totale di 10.023 tra specie e sottospecie, di cui 1.702 endemiche, cioè esclusive del territorio italiano. Per la prima volta viene considerata anche la Repubblica di San Marino.
L’inventario aggiornato di tutte le specie è fondamentale per qualsiasi monitoraggio, pianificazione e azione di conservazione o di eradicazione, soprattutto in un tempo come il nostro, al centro di una grande crisi biologica innescata dall’azione predatoria dell’uomo sul pianeta e sulle sue risorse, a cui si collegano il riscaldamento globale, l’inquinamento, le estinzioni, l’invivibilità delle megalopoli. Conoscere con precisione quali specie si trovano in Italia, in Lombardia e a Milano è fondamentale per amministrare consapevolmente il nostro immenso capitale naturale, anche nell’interesse delle future generazioni.
Rispetto al 2018, l’aggiornamento del 2024 registra 46 specie autoctone in più e un aumento di ben 185 specie aliene. Le estinte passano da 26 a 28. Le specie esclusive del territorio italiano, tra cui una esclusiva del centro storico di Milano, sono 1.702, alcune delle quali purtroppo estinte per sempre. Questi dati confermano l’Italia al primo posto in Europa e al secondo nel Mediterraneo (dopo la Turchia) per la ricchezza del patrimonio floristico, un vero hotspot di biodiversità, investendo la nostra nazione di una grande responsabilità morale per la sua conservazione ribadita anche nella Costituzione: infatti, le nuove versioni degli articoli 9 e 41 della carta costituzionale, modificati nel 2022, tutelano l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana.
I dati evidenziano anche che l’Italia si pone al secondo/terzo posto in Europa per tasso di invasione da parte delle piante aliene, la maggiore minaccia alla biodiversità subito dopo la distruzione degli habitat, assimilabile al consumo di suolo. Per contrastare questo fenomeno nel 2014 l’Unione Europea ha approvato un apposito Regolamento (n. 1143/2014), che viene costantemente aggiornato; ciò nonostante, il numero delle piante aliene presenti in Italia è aumentato: 1.023 nel 2009, 1.597 nel 2018, 1.782 oggi, di cui 20 incluse nella lista nera europea.
I dati del nuovo inventario sono già confluiti nell’apposito Portale della Flora d’Italia, liberamente accessibile e punto di riferimento nazionale per agli addetti ai lavori (ricercatori, gestori delle aree protette, governanti e amministratori) e gli appassionati. Realizzato grazie al Progetto Dryades del Dipartimento di Scienze e Vita dell’Università di Trieste, il portale è stato inaugurato nel 2018 e viene aggiornato due volte l’anno. Già collegato con le risorse di Acta Plantarum, il principale Forum italiano di appassionati di botanica, e del progetto di cartografia floristica online Wikiplantbase #Italia, il Portale verrà reso interoperabile con altre banche dati disponibili.