In uscita il 6 maggio L’oratore di Marco Pollini

L’oratore di Marco Pollini, regista, produttore, editore ed autore, che uscirà il 6 maggio con Santelli Editore, è un romanzo di formazione che racconta una coraggiosa ed emozionante storia di riscatto sociale, andando oltre i soliti stereotipi sul sud Italia, ma è anche un romanzo sull’arte della dialettica e presto sarà anche un film diretto dallo stesso autore.

È proprio grazie al potere della parola, infatti, che il protagonista della storia riuscirà a riscattarsi e a vincere la sua lotta contro un sistema che sembra non volergli lasciare scampo.

Ambientato nei quartieri più poveri e popolari di Napoli – la tristemente nota Scampia – il romanzo racconta la storia di un giovane ventenne che, con i soldi di un usuraio, riesce a comprarsi un pianoforte a coda con cui suona nelle più belle piazze partenopee assieme all’amico Luca, dilettando passanti e turisti.

Ma, a seguito di un litigio con una guardia giurata, il giovane Felice si ritrova con il suo amato pianoforte distrutto in mille pezzi. Inseguito dagli strozzini, si rifugia così nel retro di una chiesa dove, all’improvviso, si ritrova “costretto” a fare una commemorazione per un defunto di cui ignora completamente l’identità.

È così che Felice scopre la sua abilità dialettica e sarà grazie a questa che riuscirà a percorrere una nuova strada.

L’acuto artificio narrativo offre all’autore la possibilità di raccontare una Napoli capace di discostarsi dalle solite e stagnanti descrizioni stereotipate. L’Oratore, infatti, descrive la miseria e il degrado di questa città, ma anche la magia e la forza ineguagliabile che da sempre la contraddistinguono. La cosiddetta capacità di “arrangiarsi” e sapersi reinventare, di cui i napoletani sono maestri indiscussi, viene ben rappresentata dal protagonista di questa storia.

Marco Pollini, attraverso sofisticati espedienti narrativi, offre uno squarcio sulla società contemporanea. L’ambientazione partenopea, infatti, ci offre un panorama sociale e culturale capace di allargarsi in modo trasversale, divenendo così una vera e propria metafora dal carattere universale.

Grazie all’utilizzo ricorrente dell’espediente formale della suspence – elemento particolarmente caro all’autore, che da sempre ama giocare con i generi – Pollini edifica un incedere narrativo estremamente serrato, in cui il ritmo non viene mai meno.

Ma il cuore dell’opera letteraria risiede soprattutto nell’impianto riconciliatorio con cui l’autore narra le gesta del suo protagonista, regalando così anche uno spiraglio di speranza e ottimismo al lettore.

Attualmente l’autore sta lavorando al riadattamento cinematografico del romanzo di cui sarà regista e co sceneggiatore. Il film verrà co prodotto dalla Ahora! Film.

COME NASCE L’ORATORE

L’idea del romanzo nasce da un lutto recente vissuto in prima persona dall’autore. Quando a gennaio dello scorso anno ha perso, a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro, prima lo zio e poi il padre.

È stata la dolorosa esperienza di queste perdite, per cui ha scritto delle brevi orazioni durante i funerali, a farlo riflettere sull’importanza della commemorazione, quasi sempre affidata purtroppo a chi non ha mai nemmeno conosciuto le persone che sta ricordando.

Da qui nasce l’incipit della storia, a cui Marco Pollini ha poi dato una valenza sociale e culturale a lui particolarmente cara, omaggiando anche una città che ama da sempre, Napoli appunto.

Ne L’Oratore escono fuori le diverse anime dei Marco Pollini, artista versatile che si muove con maestria dalla regia alla scrittura, utilizzando queste diverse forme espressive per dar voce a quell’urgenza di raccontare suggestioni ed emozioni in cui tutti, in un modo o nell’altro, possono riconoscersi.

NOTE DELL’AUTORE

Ho scritto questa storia immaginando un ragazzo che vive in una situazione disagiata e di costante pericolo ma che, grazie alla sua passione per l’arte e a quella inestimabile capacità di “arrangiarsi”, riesce a reinventarsi, ad incidere in modo significativo sulla sua vita e a cambiare le sorti di un destino che per lui sembra già essere scritto.

È una storia di formazione in cui il giovane protagonista intraprende un intimo viaggio dentro e alla ricerca di sé, che lo porterà ad un’insolita evoluzione in cui saprà finalmente fare i conti con il passato per guardare al futuro.

È una storia di riscatto sociale ma è anche un ritratto di una delle città che amo di più al mondo, Napoli. È un omaggio alle sue strade, ai suoi vicoli, alle sue piazze, ma ai suoi abitanti e a quella magia che nessun altro posto al mondo può vantare”.

(Marco Pollini)

DAL ROMANZO AL FILM

Marco Pollini sta lavorando al riadattamento cinematografico dell’omonimo romanzo, attualmente in fase di pre-produzione con la sua casa di produzione e distribuzione cinematografica Ahora! Film, e sarà co-prodotto da due società americane – “Ho già tutto in testa, inquadratura dopo inquadratura, movimento dopo movimento…”, M. Pollini.

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