LA SERATA DI MARINELLA – Fotoracconto di Gemma Alifano

“Ecco alcune immagini della serata che si è svolta al Teatro San Carlo che ha ospitato volti noti dello spettacolo, della politica e della moda ma soprattutto amici e clienti dell’azienda che vanta oggi negozi a Milano, Lugano, Londra, Tokyo e Baku.”  

Maurizio Marinella: “Con questa mostra ho voluto dimostrare che si possono fare grandi cose partendo da Napoli e restando a Napoli. Vorrei  lanciare un messaggio ai giovani oggi sempre più sfiduciati dalla mancanza di lavoro: Io avevo 20 mq e ce l’ho fatta! Resistete e rimanete a Napoli!”

Il libro, che nasce da un progetto sostenuto  da Maurizio Marinella per finanziare il restauro di un’opera d’arte o un monumento di Napoli (Marinella preferirebbe fosse la Villa Comunale), ritrae la città partenopea in 50 scatti, 25 in bianco e 25 a colori di Mimmo e Francesco Iodice, rispettivamente padre e figlio. Il volume traccia un percorso senza tempo, come se un fotografo 100 anni fa si fosse posto di fronte agli stessi luoghi e fosse stato rapito dalle stesse suggestioni che certi posti evocano. E’ una raccolta di sguardi trasversali e particolari inaspettati di luoghi conosciutissimi. Così Francesco Iodice: “é il racconto della normalità dell’eccezionalità e della ricchezza della città”. Marinella è molto legato a questo libro perché in esso rivede il passaggio di testimone di padre e figlio, lo stesso che è avvenuto con l’azienda di famiglia.

La mostra non espone solo foto di famiglia, di amici e strumenti del mestiere ma anche articoli di giornale e documenti che testimoniano il susseguirsi dei più importanti eventi storici che hanno influito sulla storia dell’Italia. Marinella ricorda una battuta con cui Domenico Rea sintetizzava la fama e la qualità della sartorialità partenopea: “Nemmeno D’Annunzio avrebbe mai acquistato una cravatta o delle bretelle che non fossero di fattura napoletana”.

Post-it con gli ordini dei clienti di Marinella: lunghezza, collo e tessuto delle cravatte sono tutti indicati con precisione e minuzia. I committenti sono capi di Stato e politici di tutto il mondo.

Pezzi di stoffa per comporre una cravatta.                                                                              

 Nodi più noti nel mondo della cravatteria.                                                                               

Marinella non è solo cravatte ma anche borse. Eccone uno dei modelli più in voga agli inizi del ‘900.

I primi attrezzi del mestiere utilizzati da Eugenio Marinella nel suo primo laboratorio artigianale.