Piacenza e la via Francigena
Il Comitato Tratta Piacenza, nato nel maggio 2020 a sostegno della candidatura Unesco della Via Francigena Italia, voluto da professionisti piacentini, rappresentanti di associazioni culturali e storiche locali, oggi annovera 50 figure partecipanti. Fra le attività preposte, il comitato ha attivato un osservatorio turistico-escursionistico che riguarda le vie-cammini-itinerari-percorsi-sentieri che si snodano, oggi, fra il territorio della città di Pavia fino alla valle del Magra e Pontremoli e che “segnano” l’antico e attuale territorio della Diocesi Piacenza-Bobbio, simbolo e riferimento dei Pellegrini Cristiani di una volta, dal console romano Emilio Lepido al comandante di legioni Emilio Scauri, dal monaco Burdigalense del IV secolo al vescovo Sigerico nel X secolo a San Rocco del XIV secolo. Da allora Piacenza ha mantenuto, prima di tutte le altre diocesi e province, nell’arco di oltre 2000 anni, viva e attiva una “ragnatela” ampia di percorsi-vie-cammini-strade. La tecnologia e l’innovazione …poi hanno cambiato usi e costumi. Oggi post-pandemia ritorna alla grande la voglia di “camminare il territorio”….come possibilità di fare ”vacanza e tempo libero” più prossimale vicinale a casa senza incorrere in blocchi e pericoli e questo favorisce il modello dei “turismi distrettuali di filiera e tematici”.
L’osservatorio turistico della Tratta Piacenza si è avvalso di strutture nazionali specializzate come CevesUni, Aikal e UniVenezia per effettuare un sondaggio sulla prima “motivazione” che oggi spinge un turista a fare il pellegrino, anche con mezzi moderni, e la scelta di una meta di viaggio-vacanza fra due province molto simili: Treviso e Piacenza. Scontata per Treviso la leadership del Prosecco di Valdobbiadene. Meno scontato il perché della meta Piacenza, ma una conferma rispetto a tante supposizioni: mangiare e vivere male a Piacenza è come vincere al lotto. Quindi gastronomia-territorio-esclusività equivale a vacanza. Da questo risultato, Tratta Piacenza ha attivato una indagine fra tutti gli operatori di filiera turistica locale e appassionati con credenziali per conoscere “chi” percorre le vie romee piacentine. Tempo di riferimento il quadrimestre dal 1 marzo al 30 giugno 2022. Area d’indagine l’intero territorio della Diocesi. Una area vasta che non corrisponde ai confini provinciali, ma “risponde” alla storia culturale millenaria legata al “pellegrinaggio” cristiano antico e commerciale in confronto con il pellegrinaggio turistico escursionistico emozionale di oggi. Infatti la sintesi completa dell’indagine si può riassumere in questa affermazione: il fruitore arriva a Piacenza da luoghi assai diversi perché vuole trovare pace, lasciare auto e pianura calda, godere spazi verdi per attività sportive personali e dirette, fare palestra all’aperto, percorrere vallate con torrenti, mangiare bene e bere bene, spendere il giusto….contenuto che anche di alto profilo.