STANLEY MEYER: L’UOMO CHE SOSTITUI’ L’ACQUA ALLA BENZINA

In un momento in cui si parla tanto di energie rinnovabili, è necessario ricordare a molti un’invenzione che purtroppo non è divenuta famosa, ma che sarebbe stata una rivoluzione nel campo scientifico con risvolti economici e politici colossali.

Stiamo parlando dell’inventore statunitense Stanley Meyer, forse ai lettori questo nome non dirà nulla, sul web si trovano poche notizie su quest’uomo. Stan Meyer è considerato da alcuni il secondo miglior inventore del XX secolo, dopo Nikola Tesla, grazie alla sua straordinaria invenzione. 

Stanley Meyer, che non era nè un chimico nè un fisico e non era neppure laureato, aveva infatti inventato una cella a combustibile ad acqua che divideva l’acqua nei suoi due componenti, idrogeno e ossigeno, utilizzando poi l’idrogeno come combustibile per generare l’energia cinetica necessaria per muovere la sua Dune Buggy. Così nel 1995 presentò ad una televisione la sua rivoluzionaria auto alimentata ad acqua che poteva percorrere con 4 litri d’acqua 184 chilometri. Naturalmente una macchina alimentata ad acqua avrebbe cambiato le vite di tantissima gente dato che è meno costosa della benzina, però purtroppo questa scoperta andò contro i magnati del petrolio.

Infatti sembra che Meyer ricevette parecchie offerte tra cui l’Arab Oil Corps e il governo degli Stati Uniti che voleva usare il suo sistema per l’alimentazione dei mezzi militari. Tuttavia Meyer si rifiutò di cedere il brevetto sostenendo che la tecnologia fosse al servizio delle persone. Dopo i continui rifiuti ai potenti, l’inventore fu oggetto di intimidazioni.

Ciò che ora ci si chiede a distanza di quasi 20 anni è che fine ha fatto l’auto di Meyer e soprattutto dov’è Meyer?Le dichiarazioni di Stanley Meyer circa la sua invenzione lo portarono in tribunale davanti alla corte dell’Ohio nel 1996, e l’inventore venne accusato di frode.

Così nel 1998 Stanley Meyer dopo aver pranzato in un ristorante e bevuto del succo di mirtillo si sentì male vomitando violentemente e riuscendo a dire le sue ultime parole “They poisoned me” (mi hanno avvelenato) morendo poco dopo.Secondo l’autopsia effettuata nello stato dell’Ohio Meyer era morto per un’aneurisma cerebrale ma ciò che si pensa è che fu avvelenato per togliere di mezzo la tecnologia inventata da lui. Infatti la sua water car sparì insieme ai suoi strumenti di sperimentazione.
 
Forse ora, se nessuno avrebbe ostacolato Meyer nella sua scoperta, ognuno di noi avrebbe potuto tranquillamente fare il pieno alla sua auto con la stessa acqua che usa per annaffiare le piante, ma si sa che gli interessi in gioco sono enormi, e coinvolgono multinazionali, compagnie petrolifere e nazioni che detengono il potere economico e a farne le spese è il nostro pianeta vittima dell’inquinamento.
 
Ecco l’auto alimentata ad acqua:
 
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