TRIONFO VETTEL IN MALESIA. RIMONTA RAIKKONEN DA ULTIMO A QUARTO

Fantastico successo di Sebastian Vettel nel GP di Malesia, grazie al quale la Ferrari ritrova la vittoria dopo addirittura 676 giorni di assenza dal gradino più alto del podio (GP di Spagna del 2013). Hamilton chiude secondo, mentre Raikkonen dà vita ad una rimonta incredibile, dall’ultima alla quarta posizione.

 

E’ stata la domenica che tutti i tifosi della Rossa aspettavano da più di un anno a questa parte. Era da ben 676 giorni che non si ascoltava l’inno di Mameli nella cerimonia del podio. Ci è riuscito Sebastian Vettel, il 4 volte campione del mondo, che nel week-end malese ha guidato alla perfezione la sua SF15-T. Oltre al giro incredibile di ieri, che gli ha permesso di partire dalla prima fila, il tedesco in gara ha gestito al meglio gli pneumatici, ritardandone l’usura e stampando giri veloci nel momento del bisogno.

Allo spegnimento dei semafori, Vettel non è scattato alla grande, anche perché partiva dal lato “sporco”, ma con ferocia da campione ha chiuso la strada a Rosberg, assicurandosi la seconda piazza e mettendo nel mirino Hamilton fin da subito. Uno dei momenti chiave della gara è la safety car che entra in pista a causa di un lungo di Ericsson al giro 5: il muretto box Mercedes decide di far rientrare i piloti per il cambio gomme, mentre Vettel resta in pista, con strada libera. Il tedesco può così spingere, contando anche sull’ottima gestione gomme della SF15-T, che non stressa eccessivamente gli pneumatici.

Il tedesco riesce così a vincere la sua gara numero 40, senza nemmeno soffrire più di tanto il ritorno negli ultimi giri di Hamilton, che chiude a 10 secondi di distacco dal Ferrarista. Mai in questo anno di dominio Mercedes, una vettura si era mostrata così tanto vicina alle frecce d’argento: le stesse vittorie di Ricciardo la scorsa stagione erano arrivate per problemi tecnici o errori di Hamilton e Rosberg.

La vittoria Ferrari inarca leggermente la supremazia Mercedes, data come dominatrice assoluta e incontrastata di questa stagione 2015. Spetta ora agli uomini del Cavallino il compito di non renderla un caso isolato. Vettel dà una spallata a chi, negli anni alla Red Bull, riteneva che i suoi successi fossero da attribuire ad Adrian Newey, ingegnere della RB, soprattutto dopo la scorsa stagione, chiusa dietro al compagno di squadra Daniel Ricciardo.

Bene, anzi, benissimo l’altra Ferrari, quella di Kimi Raikkonen. Il finlandese, a cui la fortuna non gira proprio a suo favore, alla fine del primo giro subisce un colpo alla posteriore sinistra ed è costretto, avendo già superato l’entrata ai box, a dover completare il giro senza uno pneumatico. Nonostante ciò, grazie anche all’ingresso della safety car e alla ramanzina di ieri del Team Principal Maurizio Arrivabene (“Kimi deve essere più concentrato”), Raikkonen ha dato il via ad una incredibile rimonta dall’ultima alla quarta posizione.

Deludono le McLaren, con Button e Alonso che non chiudono la gara. Nonostante l’ottimismo mostrato dagli uomini di Woking, la situazione sembra essere davvero disastrosa, soprattutto per quanto riguarda la power unit fornita dalla Honda. L’unico lato positivo è il ritorno in pista di Alonso, dopo il misterioso incidente ai test che gli aveva impedito di correre in Australia.

Francesco Medugno

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