Alla maratona in carrozzina, Rucco e Celebron incontrano Luca Brunello e i suoi compagni di corsa

Il messaggio di quattro studenti dell’Università di Vicenza per sensibilizzare sui temi delle barriere architettoniche e dell’inclusione sociale

Quattro amici uniti da un’impresa comune: far luce sulle barriere architettoniche e le difficoltà che una persona con disabilità incontra quotidianamente e sensibilizzare sulla necessità di una maggiore inclusione sociale. Parte da qui la sfida intrapresa decidendo di partecipare alla Venice Marathon da Luca Brunello, affetto da artrite reumatoide idiopatica giovanile, che lo costringe fin da piccolo in carrozzina, e i compagni di studio Luca Scattolin, Luca Reni e Samuele Visentin. Una sfida vinta raggiungendo il traguardo della corsa di dieci chilometri della gara, svolta domenica 23 ottobre, e che ha portato oggi all’incontro con il sindaco di Vicenza Francesco Rucco e il vice e assessore alla mobilità e allo sport Matteo Celebron.

“Ci complimentiamo con i ragazzi – hanno affermato Francesco Rucco e Matteo Celebron – per il messaggio che stanno portando avanti e per l’impegno profuso nell’iniziativa. Li ringraziamo inoltre per il gradito dono della maglia di gara di Luca Brunello autografata da tutti loro”.

L’idea è nata durante un incontro al bar tra i quattro ragazzi, conosciutosi nel 2016 al corso triennale di Ingegneria meccatronica dell’Università di Vicenza. Accomodandosi ad un tavolo con sgabelli alti Luca Scattolin, 25 anni di Mestre, Luca Reni 28 anni di Calvene, e Samuele Visentin, 27 anni di Sandrigo, si sono trovati di fronte alla difficoltà nel sedersi dell’amico Luca Brunello, 27 anni di Isola Vicentina. Da qui è nata l’idea di sfidare ben altre barriere architettoniche e di partecipare alla gara di corsa veneziana con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema dell’inclusione sociale. Per farlo i quattro ragazzi hanno messo all’opera le nozioni di ingegneria acquisite durante il corso di studi e adattato una carrozzina modificando la parte anteriore con un’easywheel in tubi d’acciaio, ovvero una terza ruota che consente di curvare. Sono state inoltre create delle prolunghe per facilitare la fase di spinta ed è stata modificata la parte della seduta per renderla più resistente. A supporto del progetto l’associazione “Amici di Diego” che ha fornito l’easywheel.

Un messaggio, spiegano i ragazzi, lanciato non solo per incentivare all’eliminazione delle barriere architettoniche ma anche per sottolineare l’importanza della piena inclusione delle persone con disabilità in tutti gli aspetti della vita quotidiana.

Attualmente Luca Scattolin è studente magistrale in Ingegneria gestionale, Luca Reni e Luca Brunello hanno concluso il corso triennale in Meccatronia e Samule Visentin frequenta la magistrale di Meccatronica. Ad accompagnarli oggi c’era anche Enrico Rossetto, collega della triennale con cui hanno condiviso l’idea della partecipazione alla maratona.

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