BOLOGNA: Concerto in re maggiore per violino e orchestra

Martedì 29 novembre alle 20:30, presso l’Auditorium Manzoni di Bologna, si terrà il celebre Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, che sarà eseguito da uno dei più grandi talenti dei nostri tempi, Sergej Krylov; egli nasce a Mosca da una famiglia di musicisti, già all’età di sei anni esegue il suo primo concerto pubblico e a dieci anni partecipa con l’orchestra al Concerto in la minore di Bach; Krylov nel corso della sua lunga carriera riceve numerosi premi tra i quali il premio della critica come miglior interprete (Cile) e il primo premio assoluto al Concorso Fritz Kreisler di Vienna. Sul podio dell’orchestra comunale di Bologna ci sarà il direttore Aziz Shokhakimov che nasce nel 1988 e a soli 21 anni vince il secondo premio al concorso internazionale per direttori d’orchestra Gustav Mahler, ciò accende i riflettori sulla sua figura, infatti, riceve numerosi inviti da rinomate orchestre internazionali; oggi è Direttore Principale della National Symphony Orchestra Uzbekistan. Il concerto sarà registrato e trasmesso in differita su Rai Radio3.

Dopo la nascita nel 1878 del Concerto per violino, Josif Kotek, allievo e amico del compositore(Čajkovskij) e Leopold von Auer lo giudicarono “ineseguibile” tanto da rifiutare di eseguirlo in pubblico, infatti, la sua prima esecuzione, avvenne a Vienna nel 4 dicembre 1881 per mano del giovane violinista Alexander Brodskij ma si dovette attendere l’esecuzione a Mosca nel 1882, sempre con Brodskij al violino, perché il Concerto fosse accolto con favore.

A completamento del programma musicale, in apertura di serata Shokhakimov propone Sécheresses, Cantata per Coro e Orchestra FP 90 di Francis Poulenc. Composta nel 1937, durante un periodo difficile per il compositore francese, tra la guerra e la morte dell’amico Pierre-Octave Ferroud in un incidente stradale, la cantata, eseguita dal Coro del Teatro Comunale preparato da Andrea Faidutti, è permeata di uno spirito surrealista, a tratti brutale. Ispirata a liriche di Edward James, l’opera evoca l’immagine di una terra arida e desolata, che ricorda i paesaggi di Salvador Dalì.

Il concerto si chiude con la Sinfonia n. 2 in mi minore di Aram Il’ič Khachaturian, definita dall’autore come un “requiem di collera, un requiem di protesta contro guerra e violenza”. L’opera, scritta nel 1943, mentre in Europa infuriava la guerra, fu soprannominata “la campana” per il caratteristico intervento strumentale che la apre e la chiude.

Il successivo e ultimo appuntamento della Stagione concertistica del Teatro Comunale di Bologna è in programma il 3 dicembre al Teatro Manzoni, con Michele Mariotti, il pianista Marc-André Hamelin e musiche da Mahler e Beethoven.

I biglietti del concerto (da 30 a 15 euro) sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Informazioni suwww.tcbo.it

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