CRISI IDRICA, SIBILIA:«L’IRPINIA SI SALVA GRAZIE ALLE MAESTRANZE»

Sembra che qualcosa si muova per contrastare l’emergenza idrica in Irpinia, quella dovuta non tanto alla siccità, che colpisce tutta l’Italia, ma ai vetusti impianti di sollevamento e trasporto, che registrano continui guasti e grandi perdite d’acqua.

A riferircelo è Carlo Sibilia, portavoce irpino del Movimento Cinque Stelle, che ha visitato ieri mattina le sorgenti della centrale idrica di Cassano Irpino. «La crisi – racconta Sibilia – è dovuta alla riparazione di una pompa dell’acqua che andava fatta almeno 3 anni fa. Crisi che fronteggiamo solo grazie all’esperienza delle maestranze Alto Calore che hanno rimesso in funzione un impianto del 1971. Un miracolo. Altrimenti staremmo parlando oggi di una crisi ben peggiore», lo sottolinea Sibilia, pur ammettendo che «l’azienda è stata usata dai politici per assumere persone in cambio di voti». La buona notizia  riferita dal deputato è che la pompa arriverà funzionante il 10 luglio e poi dovrà essere montata. Questa operazione, insieme alla revisione della concessione fatta in Regione Campania martedì scorso, che permetterà di usufruire di ulteriori risorse idriche, dovrà porre fine all’emergenza.

Nel frattempo restiamo in attesa che abbia finalmente luogo la ristrutturazione e potenziamento della centrale di Cassano Irpino, intervento per il quale la Regione Campania sostiene di aver stanziato 7 milioni di euro. Questo consentirebbe di risparmiare corrente elettrica per i vari sollevamenti idrici e reinvestire i risparmi che si otterrebbero per nuovi investimenti. Si auspica inoltre che vengano dismessi definitivamente i macchinari precari del 1971 (che oggi ci garantiscono l’acqua dal rubinetto, ma che meriterebbero un riposo da museo). «La Regione Campania può veicolare i fondi europei per questo genere di operazioni – ha aggiunto Sibilia -.  Alcuni Comuni irpini lo hanno fatto. Alto Calore deve continuare a fare la sua parte focalizzando, oltre che agli investimenti per la messa in sicurezza delle sorgenti, anche sul risanamento dei bilanci a partire da un serio e rapido intervento di recupero crediti».

Purtroppo l’intervento previsto per risolvere il problema costituisce solo una goccia nell’oceano dei disagi cui è soggetta la rete idrica irpina e ci vorranno anni di buona politica del territorio e molto denaro per mettere in campo soluzioni concrete e durature. La ricchezza di questo territorio- è quello che ci fa più male – va sprecata ogni giorno sotto gli occhi di tutti e a poco valgono le virtuose contromisure attuate dai cittadini che “risparmiano” l’acqua se questa fuoriesce continuamente dalle condotte.

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