Intervista a Erica Morello, autrice del romanzo “L’eco dei ricordi”

Il nostro appuntamento mensile con la rubrica L’autore del mese, dedicata agli autori segnalati dal gruppo Facebook La Casa del Menestrello, oggi è dedicato alla scrittrice Erica Morello, cui porrò alcune domande. Il gruppo Facebook accoglie scrittori e lettori per la divulgazione di opere e la condivisione di opinioni e recensioni, oltre ad organizzare eventi, premi e video-presentazioni ed video-incontri, grazie all’attivismo dell’instancabile Domenico Faniello. Chi volesse leggere le precedenti interviste le trova QUI.

La maternità e poi lo spostamento in una metropoli cosmopolita, qual è Londra, da Torino, la città in cui è cresciuta e ha studiato fino alla laurea in ingegneria gestionale al Politecnico. Tutto ciò l’ha fatta approdare a un sogno sopito: la scrittura. La protagonista del suo romanzo L’eco dei ricordi (ed. Bertoni) a un certo punto della sua vita fa una scoperta che stravolgerà i piani del Sistema – siamo nel 2240 – sul suo futuro. Scorgo delle similitudini tra la sua storia e quella di Ellie. Ce ne vuole parlare?

Certamente. Come succede alla giovane protagonista Ellie, anche la mia vita è stata in qualche modo “rivoluzionata”, pochi anni fa, da una serie di eventi che l’hanno fatta uscire dal suo stato di comfort zone. In primis, sicuramente, la prima maternità e lo spostamento in una nuova città all’estero.

In Ellie si trovano molte emozioni e sensazioni che ho vissuto e che possono vivere le persone quando si trovano davanti a dei grossi cambiamenti (non sempre preventivati): paura, incertezze… ma anche curiosità e voglia di buttarsi nell’avventura.

Penso che in ognuno di noi esista una “piccola Ellie” pronta a far sentire la sua voce, dipende solo se e come decidiamo di darle ascolto.

Anche il suo primo romanzo, Prematuri, è ambientato nel futuro. Il genere di entrambi è il fantasy. Vorrei sapere se si tratta di una saga, nel senso che le storie sono in qualche modo collegate.

No, non vi è alcun legale di narrazione tra i due libri, nonostante si possano trovare alcuni fattori in comune: entrambi sono stati ambientati in un futuro più o meno lontano e hanno come protagonista la figura femminile. Ma le due storie sono indipendenti e non correlate tra loro.

Restando su Prematuri, il romanzo sembra ispirato alla maternità, come punto di ripartenza. Anche qui una donna che sceglie di cambiare rotta alla sua vita. Eryn ed Ellie sono due donne determinate che soffrono gli schemi. Si tratta di un messaggio a distanza per le sue bambine che ora sono piccole?

La prima parte dei Prematuri si ispira molto alla mia vita privata e inizia proprio da uno degli eventi più importanti e emozionanti che hanno caratterizzato la mia esistenza: la nascita della mia primogenita. È stato un momento che mi ha segnato un cambiamento profondo sia a livello fisico sia a livello mentale. Mi ha fatto vedere la vita con occhi diversi, mi ha fatto mettere in gioco e aperto possibilità che prima non riuscivo nemmeno a notare.

È stata la nascita di mia figlia a darmi il coraggio di trasferirmi, per alcuni anni, nella nuova città e sfidare alcuni limiti che io stessa mi imponevo, solo per paura di non farcela, sbagliare o essere giudicata.

Come succede per Ellie per altri motivi, anche Eryn si trova a dover far i conti con le rigide regole che la società esige, spesso limitandone la propria libertà personale. Il romanzo prende poi una svolta distopica in chiave thriller completamente inventata, ma sicuramente il messaggio che si cela tra le righe è quello di credere sempre in sé stessi e di non aver paura di esprimere i propri ideali, le proprie capacità e pensieri, nonostante non sia sempre facile (specialmente per noi donne). Non bisogna seguire la massa e avere paura di venire etichettati dagli altri per ciò che facciamo. La forza che si cela in ognuno di noi è proprio la nostra unicità.

Ha un altro progetto narrativo in mente. Se sì, di che cosa tratterà?

​Sì, certamente. La mia testa e la mia penna non sono mai ferme!!!

A breve (brevissimo) ci sarà una nuova sorpresa per tutti che vedrà come protagonista un’altra donna ma in una chiave completamente diversa. Non aggiungo altro per non svelare troppe informazioni ma vi consiglio di rimanere affamati per una nuova avventura che vi porterà dall’altra parte del Mondo.

©Riproduzione riservata

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.