Morgan e l’orologio senza tempo di Silvia Roccuzzo. Recensione e intervista all’autrice
Un fantasy pieno di azione che si svela un po’ alla volta, in 453 pagine di avventure che l’intrepida e giovanissima piratessa Morgan affronta senza paura. Un equipaggio che teme il capitano, gli amici di infanzia e creature fantastiche, che spuntano un po’ ovunque, contribuiscono allo sviluppo della storia misteriosa legata a un orologio sempre fermo sulle 12. Magia e invenzione rendono l’ambientazione quasi onirica, mezza e reale, mezza no. Ben descritti sono i combattimenti corpo a corpo, sempre dettagliati. La caratterizzazione dei personaggi evoca i film d’animazione, così i gesti e i movimenti della sceneggiatura che intesse il romanzo. Tra le varie peripezie della protagonista e dei suoi giovani amici si fa strada una domanda: “Chi è davvero Morgan? “
Il romanzo, dedicato a un pubblico di lettori decisamente giovane, anche adolescenziale, è ben realizzato, la scrittura è chiara e scorrevole e complessivamente gradevole. Molto spazio è lasciato alla fantasia di chi legge. Evasione e relax non sono quello che ci vuole in questo periodo così pesante.
Si tratta del suo primo romanzo, a quanto vedo. Le faccio i miei complimenti per la scrittura, prima di tutto, e poi, a beneficio di chi tra chi ci legge, autore o aspirante scrittore che sia, le volevo chiedere se ha seguito corsi di scrittura o di sceneggiatura.
La ringrazio intanto per i complimenti. Sì, è il mio primo libro ed ha avuto per così dire, una lunga “gestazione” da parte mia, avendolo iniziato a scrivere a 13 anni e terminato a 19, per poi continuare a rivederlo e correggerlo per circa dieci anni ancora; tuttavia non ho seguito corsi di scrittura o di sceneggiatura di alcun genere, scrivere si è rivelata per me come un’esigenza, ed è stato per me molto naturale, una cosa che ha sempre fatto parte di me. Grandi fonti di ispirazione sono state il mare e la musica dei Depeche Mode.
Cos’ha Morgan, la protagonista del suo libro, in comune con Silvia Roccuzzo? Ci racconti qualcosa di lei, dei suoi gusti letterari e di come è nata la sua decisione di scrivere un romanzo fantasy.
La protagonista Morgan ha tutto in comune con me, in quanto mi sono ispirata proprio a me stessa, al mio modo di ragionare e di comportarmi, di vedere le cose, per scriverla. Lei è in tutto e per tutto una parte di me, e a volte, addirittura, una fonte di ispirazione.
Fin da piccola sono sempre stata una grande lettrice, una persona curiosa, e al contempo riservata, una persona sempre dedita ad attività abbastanza solitarie e creative, come appunto la scrittura e il disegno, che mi permettevano di viaggiare con la mente ed immaginare situazioni e persone ideali con cui passare il tempo.
Scrivere questo romanzo è nato proprio da questa esigenza: viaggiare con la mente per vivere avventure appassionanti con persone dalle caratteristiche ideali, che rappresentassero i veri valori di amicizia, amore, fiducia, lealtà.
Avevo già spesso scritto racconti o poesie ma con questo libro penso di essermi superata nella mia passione di scrittrice. L’ispirazione per la nota piratesca del romanzo mi è stata data un po’ dalla mia città, Livorno, città di mare, un tempo porto franco, e dal celebre film con Johnny Depp, Pirati dei Caraibi.
Ha in cantiere un’altra pubblicazione?
Ovviamente sì, benché il tempo da dedicare alla scrittura scarseggi, sono intenzionata a portare avanti il progetto del seguito delle avventure di Morgan e compagnia, di cui ho steso già i primi capitoli, e che potrebbe portare alla realizzazione di una trilogia, ma anche altri progetti, come un romanzo (e annessi e connessi) steampunk, e un romanzo di genere distopico. In realtà le idee sono moltissime, spero principalmente di riuscire a trovare il tempo per coltivarle, trattandosi per me di una grande passione.
Allora le auguro buon lavoro. Un’altra domanda: cosa si aspetta dalla Fiera del libro della Biblioteca suore di Montevergine?
Sinceramente mi aspetto e spero di ottenere una buona visibilità per l’opera, avendo avuto l’evento un ottimo riscontro anche nell’edizione passata. Ringrazio veramente gli organizzatori della Fiera per la possibilità e l’attenzione dedicata al romanzo.
SILVIA ROCCUZZO
Silvia Roccuzzo è nata a Livorno nel 1990, dove vive con la sua famiglia. Laureata in Ingegneria Biomedica e Robotica, partecipa attivamente allo svolgimento di alcuni progetti presso l’Università di Pisa; parallelamente coltiva una grande passione per la scrittura, portata avanti collaborando come articolista presso alcuni giornali locali e stendendo manoscritti e racconti.
LA SUA SCHEDA NELLA FIERA DEL LIBRO DELLA BIBLIOTECA SUORE MONTEVERGINE
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