SBK: Bautista trionfa all’esordio della Ducati Panigale V4r

Alvaro Bautista porta la nuova Ducati V4r a una doppietta storica in Australia, nella prima tappa del campionato Superbike 2019.

Come spesso accade il circuito di Phillip Island fa storia a sé, le caratteristiche del tracciato hanno sempre favorito le Ducati, sia in Moto Gp che in Superbike. Tuttavia, il risultato di Bautista è impressionante, poiché ha dato un distacco di quasi venti secondi in gara alle fortissime Kawasaki, regalando un trionfante esordio alla V4r. Inoltre, non ha solo realizzato una doppietta in gara 1 e 2 ma ha anche dominato le qualifiche del sabato e la gara sprint (che, ricordiamo, permette di qualificarsi per gara 2me dura solo 10 giri).
Jonathan Rea (Kawasaki) non ha perso smalto dall’anno scorso, probabilmente sta nascondendo ancora il potenziale dopo aver vinto il campionato 2018. Leon Haslam, il nuovo compagno di squadra, gli ha dato filo da torcere e ha ingaggiato con lui dei bellissimi duelli. Haslam non sembra voler accettare il ruolo di secondo, ma deve ancora acquisire l’esperienza di Rea, non per niente è caduto in gara 1 nel tentativo di spingere più forte del compagno.

Chaz Davies è in teoria l’alfiere della Ducati ma ha faticato parecchio, restando ai margini della top ten. Probabilmente questo dipende dal fatto che il pilota inglese era ormai assuefatto all’utilizzo dello storico due cilindri e adesso che è arrivato il V4 deve ricalibrare la guida. Ovviamente, la situazione è più complicata di così, fatto sta che Bautista, avendo guidato per anni la Ducati Moto Gp, è più a suo agio con un motore del genere (il V4 della Panigale deriva in parte dal motore della Moto Gp del 2015).

Questa è la prima stagione in diversi anni in cui tutte le moto in pista derivano da modelli di recente sviluppo: abbiamo l’esordio della Bmw e la nuova Honda CBR. Ormai, il progetto più “anziano” è quello della Kawasaki che, tuttavia, è ancora in splendida forma.

Per quanto riguarda i valori che per ora sono emersi, Ducati, Kawasaki e Yamaha sono le moto più veloci. Il nostro Marco Melandri; infatti, ha portato la Yamaha R1 in terza posizione in gara 1 e in quarta in gara 2. Bmw e Honda sono più indietro come prestazioni ma hanno davanti tanto margine di sviluppo, di certo è un bene che la casa tedesca sia tornata ufficialmente nel mondiale.

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About Flavio Uccello

Giornalista pubblicista, è stato consulente assicurativo e finanziario, oggi si occupa di automotive. Oltre a trattare argomenti di natura socioeconomica, ha una smodata passione per i motori e il motorsport di cui scrive diffusamente nelle nostre rubriche. Ama leggere ed è molto curioso. Ha una gran voglia di comunicare con il mondo.