There must be another way. Per un dialogo fra le culture. La cantante Noa a Palazzo Bo

UNIVERSITA’ DI PADOVA – Può esistere un dialogo tra Israele e Palestina?  Dopo anni di conflitti, promesse infrante, conciliazioni, strette di mano, sollevazioni e morti si può solo sperare, lottare, credere e impegnarsi in ogni modo possibile

Il tema della speranza viene evocato anche in “There must be another way”, la canzone che Noa e Mira Awad eseguirono dieci anni fa all’Eurovision Song Contest scatenando un mare di polemiche.  Da un lato del palco Noa, israeliana, e Mira Awad, figlia di un medico arabo-palestinese e una bulgara cristiana, che cantano un possibile dialogo in Medio Oriente, dall’altro artisti arabo-israeliani secondo i quali mandare Mira Awad e Noa costituiva un deliberato tentativo del governo di dipingere Israele meglio di quello che in realtà fosse. È il periodo dell’Operazione Piombo fuso, la campagna militare lanciata dall’esercito israeliano con l’intento dichiarato di “colpire duramente l’amministrazione di Hamas al fine di generare una situazione di migliore sicurezza intorno alla Striscia di Gaza. Le due cantanti risposero in maniera semplice. “Molti vedranno una ragazza araba che sembra ebrea e una ragazza ebrea che sembra araba, il che è proprio quello che siamo” disse Noa, mentre Awad sottolineò che “non siamo così ingenue da pensare che stiamo rappresentando una situazione esistente. Stiamo cercando di mostrare un futuro possibile che crediamo realizzabile”.

E “There must be another way. Per un dialogo fra le culture” è il titolo dell’incontro con Noa che si terrà lunedì 11 marzo alle ore 17.00 nell’Aula Magna del Palazzo Bo, in via VIII febbraio 2 a Padova, in occasione del primo appuntamento della rassegna BoCulture 2019. Dopo i saluti di Annalisa Oboe, Prorettrice alle relazioni culturali, sociali e di genere dell’Università di Padova, interverranno in dialogo con la cantante, la storica Giulia Albanese e il sociologo Renzo Guolo dell’Ateneo patavino.

Cantautrice e percussionista israeliana, Noa è conosciuta, oltre che per la sua musica, per i suoi messaggi di pace che hanno avuto risonanza a livello mondiale. L’impegno come attivista e sostenitrice del dialogo tra Israele e Palestina l’ha portata a essere la prima artista ebrea a esibirsi in Vaticano davanti a Papa Giovanni Paolo II con un’originale versione dell’Ave Maria e l’unica musicista israeliana a partecipare alla manifestazione pacifista in cui è stato assassinato Yitzhak Rabin. Noa è stata insignita di importanti riconoscimenti per le sue attività a favore dell’incontro tra culture: ricordiamo tra gli altri il titolo di Commendatrice e Cavaliere della Repubblica italiana, il Crystal Award dal Forum economico mondiale, il premio Pellegrino della Pace dell’ordine francescano di Assisi. È, inoltre, ambasciatrice FAO e fa parte del consiglio di molte organizzazioni per i diritti umani in tutto il mondo.

BoCulture è un appuntamento fisso con il pubblico, per condividere le ricerche condotte in Ateneo su tutte le discipline, privilegiando intrecci fra linguaggi e culture diverse.  L’occasione può essere una scoperta, un dibattito in corso nella società e sulla stampa, un premio, una pubblicazione, un tema di attualità.  Per incontrare una comunità scientifica con quasi otto secoli di tradizione che racconta un’Università attenta alle vicende dell’uomo, impegnata nei confronti del mondo, del territorio e delle persone che lo abitano.

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