Venticinque Anni alla scoperta della montagna, il CAI di Avellino festeggia sfidando la nube
La festa dei venticinque anni del CAI di Avellino è stata un’occasione per ricordare le persone che hanno reso possibile la nascita dell’associazione ma anche per apprezzare e celebrare la passione per l’alpinismo in tutte le sue declinazioni
Una giornata da ricordare per l’incendio alla Ics di Pianodardine quella di ieri, che avrebbe scoraggiato chiunque, soprattutto dopo che un comunicato della Prefettura aveva invitato i cittadini di 19 comuni irpini a barricarsi in casa, uscendo solo se necessario. Ma per i soci del Club Alpino Italiano di Avellino la festa dei 25 anni della sezione non andava rimandata: la tutela della natura è, infatti, uno degli obiettivi dell’Associazione che non si ferma al mero escursionismo fornendo ai suoi soci una conoscenza dell’ambiente che li circonda.
Durante la festa, che si è svolta a Cesinali (AV), nell’attuale sede, Vito Abate, presidente del CAI di Avellino, ci spiega l’importanza della mission dell’associazione: «Nonostante siano più di due decenni che il CAI opera in Irpinia, pochi conoscono veramente questa realtà; la montagna viene vista come un luogo da sfruttare per l’agricoltura e la pastorizia, mentre dovrebbe essere, anche, un luogo per tutti, un luogo dove unire conoscenza e divertimento». Abate sostiene che l’alpinismo non deve essere finalizzato esclusivamente al lato escursionistico, che è solo uno degli aspetti. L’escursione; infatti, non è altro che la messa in pratica delle competenze acquisite in precedenza.
A proposito di competenze, il CAI organizza corsi di cartografia, orientamento, arrampicata, speleologia e altre attività legate a questo mondo.
Nella conferenza che precede la festa, i numerosi presenti appaiono affiatati e orgogliosi di far parte di questa realtà. Come prima cosa interviene il coro alpino del CAI, diretto dai maestri Teresa Della Valle e Raffaele Vigorita, che accompagna un momento di commiato per Giancarlo Nebbia, il primo presidente e fondatore.
Nel corso della serata i membri del CAI hanno affrontato tutte le tematiche relative alle attività presenti e passate: come il lavoro svolto sul sentiero Italia, il più lungo d’Europa o le escursioni sulle cime più importanti d’Italia.
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