A SCUOLA AL MUSEO, SPECIALE ENRICO COCCHIA

Intervista a Edvige Bruno – Mediateur Responsabile comunicazione servizi al pubblico del Museo Irpino

Una iniziativa che ci fa molto piacere segnalare e che va oltre le polemiche, le inefficienze e  le speculazioni legate all’evento è quella proposta dal Museo Irpino.

In seguito alla chiusura della Scuola Media Statale Enrico Cocchia di Avellino, dopo il ponte del 1 novembre, gli studenti non sono potuti rientrare in classe e riprendere, come tutti i loro coetanei,  le lezioni.

Così il Museo Irpino, che ha tre sedi , propone ai giovani allievi una speciale “lezione al museo” durante la quale essi  avranno modo di ripassare la storia, andare alla scoperta del territorio e giocare insieme armati di smartphone per verificare quanto imparato.

Ogni informazione e contatto può essere preso tramite il seguente link http://www.mediateur.it/museoirpino-cocchia/ mentre di seguito proponiamo ai nostri lettori la breve intervista che ci ha rilasciato Edvige Bruno – Mediateur Responsabile comunicazione servizi al pubblico del Museo Irpino.

D: Quali sono le idee che vi hanno portato a pensare all’iniziativa?

R: Più che un’idea è una filosofia di gestione del museo, ispirata all’apertura al territorio, al coinvolgimento di pubblici differenti, alla creazione di occasioni educative e didattiche che sappiano animare la quotidianità dello spazio culturale. Questo accade nei più importanti musei del mondo e da qualche anno per fortuna anche ad Avellino. L’iniziativa per la Cocchia è solo l’ultima di una lunga serie di attività sviluppate in tal senso, anche molto differenti tra di loro.

D: È particolarmente interessante la sottolineatura che il Museo è innanzitutto un servizio pubblico dato che ad Avellino spesso gli spazi culturali, storici e proprio pubblici sono di scarsa fruizione se non blindati del tutto. Sperate, quindi, in una pronta risposta?

R: Certamente. Da qualche anno gestiamo le due sedi del Museo Irpino (quella storica di Corso Europa e quella nel Carcere Borbonico) e la risposta del pubblico a ogni nostra iniziativa è sempre stata molto alta, pur con la difficoltà di orari di apertura limitati. In questo la città di Avellino sconta ancora problemi gestionali che non consentono di andare incontro alle necessità di un pubblico maturo, abituato a vedere i luoghi di cultura aperti in orari serali o il sabato e la domenica.

D: Ho letto che le lezioni sono strutturate  e ben pensate per gli studenti delle medie e ad esse si aggiunge la componente smartphone sempre gradita ai giovani. Raccontateci qualcos’altro riguardo le lezioni.

R: Le lezioni saranno divise in tre momenti; si partirà dalla visita al museo, che ci consentirà di affrontare successivamente argomenti in linea con i programmi scolastici di questo periodo (la storia di Roma e dell’Impero romano). L’ultima parte sarà dedicata a un gioco-verifica secondo il principio del cosiddetto “learning by doing”, quando faremo interagire i ragazzi tra di loro e con gli operatori, usando Qr Code, foto, video e quiz studiati per l’occasione.

D:   Per contattarvi basta seguire le indicazioni dal vostro sito, giusto?

R: Esatto. Al link indicato i genitori troveranno tutte le informazioni e il modulo per l’iscrizione.

Grazie per la disponibilità e buon lavoro.

Maria Paola Battista

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