INVERSO RITORNO

Venerdì 31 marzo preso la Galleria d’Arte “L’Approdo” di Elide Rusolo, in Via Matteotti 31 ad Avellino, sarà presentato il recente libro di Angela Ragusa, “Inverso Ritorno”, pubblicato da Scuderi Editrice.

Inverso Ritorno è una raccolta di poesie.

Angela Ragusa è nata in Sicilia ma vive da circa trent’anni in provincia di Benevento.

L’autrice è vincitrice di diversi premi letterari e curatrice di  molti incontri culturali. Alla presentazione interverranno, oltre la direttrice della galleria Elide Rusolo, l’editore Giovanna Scuderi, l’autrice Angela Ragusa, la scrittrice e storica Gaetana Aufiero e Giuseppe Vetromile, scrittore e presidente del premio letterario “Santa Anastasia”.

L’intervallo musicale sarà a cura di Patrizia Girardi.

A pochi giorni dalla presentazione del libro ad Avellino, ho incontrato l’autrice per una breve intervista

D: Lei ha origini siciliane e la sua terra mi è sembrata sempre presente nelle liriche di Inverso Ritorno.

R:  Inverso Ritorno è pregno di sicilianità. Nella maggior parte delle poesie della silloge, infatti, si rispecchia tutto il mio essere isolana, tutto  il mio “cuore d’emigrante” vi è esploso, riempiendo i versi che  compongono  il libro di tutta quell’ “algia” del “nostos”, ovvero di quella nostalgia di cui si ammala chi si allontana dai luoghi natii.

D: Da dove, oggi, lei ha preso ispirazione per le poesie della raccolta? C’è qualcosa che le lega alla quotidianità  della Sicilia?

R: In Inverso Ritorno la poesia mi ha rivelato qualcosa che già c’era prima di me e viveva in me. Sono i luoghi che mi hanno parlato, i ricordi si sono posti innanzi tutte le volte che avevo bisogno di compagnia. Perché il passato resta sempre vivo e chiama, ha la sua voce e ci agita. Così la poesia si presta al gioco, arriva quando meno te l’aspetti e ti stordisce di parole, ti fa schiavo, ti fa tornare là dove tutto è cominciato. Da quella partenza , dal quel porto sepolto , come diceva Ungaretti, che è pure la meta ultima della nostra vita. E per capire chi si è , si deve affrontare quel viaggio nel se ,avanti e indietro, in quell’inverso ritorno che svela al cuore il nostro riconoscersi. Ciò che mi lega nel quotidiano alla Sicilia ovviamente sono le telefonate che intercorrono quasi ogni giorno con i miei familiari. Per il resto clima, panorama, dialetto, modi di pensare sono davvero dissimili essendo io proveniente da luoghi di mare e dalla città.

D: Ho letto che lei vive da un bel po’ di tempo in Campania, torna spesso in Sicilia? Che tipo di cambiamenti nota, se ve ne sono, nella gente, nel loro modo di vivere?

R: Vivo da trent’anni in Campania e torno spesso in Sicilia. Ne sono avvenuti di cambiamenti in tutti questi anni soprattutto dal punto di vista edilizio ed i mutamenti si sono mossi in funzione delle innovazione tecnologiche  e scientifiche. E’ chiaro che anche le mentalità si modificano ma resto sempre del parere che  la geografia dei luoghi condizioni la velocità con cui queste mutazioni avvengono. Ciò che non è mutato sono i ricordi , che però ho ormai mescolato a quelli che ho acquisito in tutti questi anni di vita campana. Sono adesso un mix tra siciliano e campano con un piede sotto l’Etna e con  l’altro sotto il Vesuvio.

D: Oltre a scrivere, lei si occupa di avvenimenti culturali, vorrei un suo commento sui giovani e su come, secondo Lei, vivono il rapporto con la cultura in generale e la poesia in particolare.

R:  Integrarsi è stato per me necessario, i miei figli sono nati qui e crescendo con loro ho imparato ad amare questi luoghi. Mia nonna mi ripeteva un detto siciliano :”Unni c‘è u lettu, c’è u rizetto” a voler dire che dove c’è il letto per cui la casa, la famiglia , c’è la sistemazione aldilà dei luoghi e come si dice “ i detti antichi “ non sbagliano mai. Per questo motivo sono molto attiva nel sociale , essendo iscritta a varie associazioni culturali e di volontariato.

Mi occupo ovviamente , vista la mia passione , anche  di organizzare eventi di poesia nell’intento di avvicinare a quest’arte non solo gli appassionati ma chiunque conservi nel cuore qualche pensiero poetico e che non ha mai avuto il coraggio di esternarlo. La cosa difficile in tutto questo è attrarre i giovani in quanto è già a scuola che acquisiscono dis-amore per la poesia. Ma qualche mosca bianca esiste e diversi sono i giovani poeti che scrivono.

Il mio è un compito arduo in quanto la poesia resta comunque “nicchia”, resta un genere letterario praticato da tanti ma poco considerato purtroppo, un genere che viene snobbato soprattutto dalle grandi editorie che considerano la poesia genere  minore perché non vende .Ma la poesia non si può e non si deve mercificare. Resta quel soffio di vento che non sai da dove arriva, quel raggio di sole che spalanca le finestre del cuore e rende il tuo giorno felice.

Ed io sono felice quando accolgo la Poesia, mi sento ricca , soddisfatta e fortunata.

 

Grazie ad Angela Ragusa.

Maria Paola Battista

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About Maria Paola Battista

Amo ascoltare, leggere, scrivere e raccontare. WWWITALIA mi dà tutto questo. Iniziata come un’avventura tra le mie passioni, oggi è un mezzo per sentirmi realizzata. Conoscere e trasmettere la conoscenza di attori, artisti, scrittori e benefattori, questo è il giornalismo per me. Riguardo ai miei studi, sono sociologa e appassionata della lingua inglese, non smetto mai di studiare perché credo che la cultura sia un valore. Mi piace confrontarmi con tutto ciò che è nuovo anche se mi costa fatica in più. Attualmente mi sto dedicando alla recensione di libri e all'editing. Ho scritto, inoltre, diverse prefazioni a romanzi. Grazie ai lettori di WWWITALIA per l’attenzione che riservano ai miei scritti e mi auguro di non deluderli mai. mariapaolabattista@wwwitalia.eu

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