La dott.ssa Lucia Furno travolta a Mercogliano da un pirata della strada!
Una morte illogica. Il dolore e lo sconforto della famiglia e dei cittadini dei Comuni di Mercogliano e di Sant’Angelo a Scala
“Addio Amore mio! Non meritavi di finire così. Non accettavi di andare da nessuna parte senza di me e adesso che hai intrapreso il viaggio più lungo hai deciso di farlo senza di me. Non riesco ad immaginare una mia vita senza di te. TI AMO”
È lo straziante addio del dott. Pasquale Porcile alla sua adorata moglie, dott.ssa Lucia Furno, 68 anni, medico di base a Mercogliano, ma residente e domiciliata a Sant’Angelo a Scala, che il 22 febbraio 2020, alle ore 19:30 circa, lungo via Marcone, a Mercogliano è stata travolta da uno o due auto pirata che non si sono neppure fermate per prestare i soccorsi. Una morte assurda che ha lasciato tutti addolorati. Dai primi accertamenti dei Carabinieri di Mercogliano e di Avellino e della Polizia Municipale, sembra che la dottoressa Furno fosse da poco uscita dal suo studio medico e stesse attraversando la strada sulle strisce pedonali, quando un veicolo, che proveniva a forte velocità dal centro di Mercogliano in direzione Avellino, l’ha investita sbalzandola sulla corsia opposta, dove un altro veicolo che saliva in senso opposto l’avrebbe travolta. È stata soccorsa da alcuni passanti che hanno assistito all’investimento, ma all’arrivo delle ambulanze del 118 aveva già smesso di vivere.
La tragedia ha gettato nel dolore e nella rabbia il consorte Pasquale e i due adorati figli Florentina e Michele, che per motivi di lavoro si trovavano fuori regione e, saputa la ferale notizia, sono subito rientrati. Tutta la famiglia stava vivendo un momento di felicità per le prossime nozze della figlia Florentina.
La dott.ssa Lucia Furno era molto amata dai suoi pazienti e stimata dai suoi concittadini e da quanti avevano avuto modo di conoscerla. Era sempre l’ultima ad andarsene, raccontava una sua paziente, mentre stazionava piangendo, davanti al cancello dello studio, il giorno dopo. “C’è sempre qualche imprevisto che fa tardare qualche vecchio paziente!” Cosi rispondeva quando qualcuno le diceva “Dottore’ a chi aspettate? Non ci sta più nessuno!” I suoi tratti signorili, le sue doti umane e professionali l’hanno sempre contraddistinta anche tra i colleghi del territorio e i dottori farmacisti. La dottoressa, impegnata costantemente anche nella campagna vaccinale, quest’anno, a giugno finiva i suoi anni di lavoro per godere finalmente della sua pensione. Grande il dolore per le intere comunità di Mercogliano e di Sant’Angelo a Scala. “Sono ore di dolore per la nostra comunità. Una donna dolce ed affabile, un pregiato medico, una moglie, una madre appena uscita da lavoro, in una manciata di secondi, se ne va via per sempre”. Così il sindaco Vittorio D’ Alessio commenta l’investimento mortale. “Non ci sono parole adatte ad alleviare il dolore di questa sera misto alla rabbia e all’amarezza nei confronti di chi non ha neanche fermato la sua corsa. Senza giudicare o puntare il dito, è solo il momento di rispettare in silenzio la tragedia che si è consumata poche ore fa, traendone un altro prezioso spunto per riflettere sul valore della propria vita e quella degli altri e sul rispetto che le dobbiamo. Sempre.” A queste parole fanno eco quelle del sindaco di Sant’Angelo a Scala, Carmine De Fazio: “Oggi è una giornata triste per la nostra comunità; la dottoressa Furno Lucia non è più tra noi, purtroppo è andata via troppo presto e in una situazione che ha dell’incredibile. Le uniche parole che riesco ad esprimere sono rivolte alla famiglia, al marito, ai figli e a tutti quelli che le volevano bene. A te, che eri anche la mia dottoressa, sempre pronta e disponibile, dico soltanto ciao”.
Ed io così voglio salutarti: Ciao Lucia! Questo è un giorno triste e doloroso. Un risveglio da incubo. Posso dire che oggi ho perso un tesoro, un’amica prima della professionista. Colei che si preoccupava della salute mia e di mia figlia Giorgia e non solo. Un’amica è un tesoro raro da trovare e Tu, Lucia, hai sempre dato valore alla parola “amicizia”. In una delle ultime mie visite, ti dissi: “Tu secondo me hai delle origini parigine” e volesti sapere perché. Oltre al taglio dei capelli, ti accomunava alle parigine la dolcezza, la gentilezza, la disponibilità, ma soprattutto l’umiltà e la fede che ti faceva donare sempre un sorriso ristoratore a chi t’incontrava.
Mi unisco a Pasquale, a Florentina e a Michele in un abbraccio di condivisione dell’immenso dolore.
Ciao Lucia, il tuo passaggio terreno è stato significativo e hai certamente lasciato una traccia nei cuori di quanti ti hanno conosciuto. Riposa in pace!
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