Lo sport deve parlare ai giovani: incontro tra coach e comunicatori
“Dico ai giornalisti di non parlare sempre e solo dei campioni, ma anche dei ragazzi che si impegnano per diventarlo. Contendersi i campioni non serve. Bisogna cercare nuovi talenti.”(Pino Sacripanti, coach Sidigas Scandone Basket Avellino)
“Se si svolge correttamente questo mestiere non si sbaglia, piuttosto i pericoli possono venire dal mezzo attraverso cui passa il messaggio o dall’immediatezza dell’informazione, che a volte fanno emergere il personaggio rispetto all’atleta, ma prima di tutto noi giornalisti dobbiamo ricordarci che dietro ci sono delle persone.”(Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania)
MONTEFORTE IRPINO (AV) – Interessanti spunti di riflessione stamane presso Palazzo Loffredo a Monteforte Irpino dove si è tenuto l’incontro formativo per i giornalisti “Sport e Territorio. L’importanza della comunicazione” organizzato dalla nostra redazione in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Campania e il patrocinio del Comune di Monteforte.
All’incontro hanno partecipato: Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania; Costantino Giordano, sindaco di Monteforte Irpino; Lia Vitale, assessore alla Cultura del Comune di Monteforte Irpino; Assunta Airola, consigliera delegata allo sport, turismo e spettacolo di Monteforte Irpino; Pino Sacripanti, coach Sidigas Scandone Basket Avellino; Nicola Alberani, direttore sportivo Sidigas Scandone Basket Avellino; Giuseppe Saviano, delegato CONI Avellino e Ciro Del Gaudio, autore del libro “Invasione di campo e di corsie.”
Dopo i saluti istituzionali l’incontro ha preso il via con il dialogo tra il nostro redattore Angelo Damiano e Ciro Del Gaudio.
“Non diventate mai vecchi – ha esordito Del Gaudio – perché da vecchi vi viene voglia di fare cose bizzarre. Questo libro è l’ultima cosa bizzarra che ho fatto e i miei complici sono stati gli ex calciatori che ho allenato che avevano voglia di essere raccontati.” Del Gaudio ha sottolineato la carenza di strutture sportive nei piccoli centri come Avellino, ma questo non è un buon motivo per arrendersi. “ Per ottenere risultati occorre il rispetto delle regole. Lo sport insegna a vincere e a perdere, insegna a vivere. Molti problemi educativi nascono dal fatto che oggigiorno i genitori tendono ad evitare gli ostacoli ai propri figli, quando bisognerebbe invece incoraggiarli, pur andando incontro a degli errori.”
Dal confronto è emersa, dunque, l’importanza che un’associazione sportiva assume come agenzia formativa insieme alla famiglia e alla scuola.
“Il rispetto delle regole, l’accettazione della sconfitta, il rispetto per i compagni, la sana competizione sono valori che lo sport può e deve trasmettere – ha aggiunto Pino Sacripanti, coach della Sidigas Scandone – le raccomandazioni esistono in tutti i campi compreso lo sport, ma se c’è fatica e impegno c’è anche conquista, se si ha talento prima o poi si emerge.” Sacripanti si è soffermato anche sui riflessi economici degli investimenti nello sport: “Nella mia città, Cantù, la pallacanestro è una religione, tutti giocano a basket. Ma nell’incoraggiare i ragazzi ad intraprendere questa carriera, si è creato intorno un indotto economico: medici, fisioterapisti, general manager. Anche chi non riesce a diventare giocatore può in altri modi lavorare in questo campo. A volte non è solo una questione di carenza di strutture, ma di cultura a diventare professionisti dello sport. Spesso i ragazzi non vengono sufficientemente incoraggiati. Dico ai ragazzi di avere maggiore autostima, di piacersi di più, non isolarsi è importante. E dico ai giornalisti di non parlare sempre e solo dei campioni, ma anche dei ragazzi che si impegnano per diventarlo. Contendersi i campioni non serve. Bisogna cercare nuovi talenti.”
Nicola Alberani ha invece sottolineato l’importanza del marketing sportivo per il territorio.
“Quando sono venuto ad Avellino insieme a Pino Sacripanti abbiamo scelto un campione locale da inserire nella squadra. Non è stata una scelta tecnica, ma una scelta di marketing proprio per far capire che la serie A è vicina alla città, è tra i tifosi. Come linea comunicativa, preferiamo dire sempre la verità ai giornalisti, ma ci aspettiamo che trattino questa verità con rispetto delle persone. Noi abbiamo una responsabilità sportiva ma anche sociale ed economica soprattutto in un piccolo territorio come questo.” Quindi massima trasparenza e deontologia sia da parte degli sportivi che dei giornalisti nel massimo rispetto della privacy.
“Se si svolge correttamente questo mestiere non si sbaglia, piuttosto i pericoli possono venire dal mezzo attraverso cui passa il messaggio o dall’immediatezza dell’informazione, che a volte fanno emergere il personaggio rispetto all’atleta, ma prima di tutto noi giornalisti dobbiamo ricordarci che dietro ci sono delle persone.” E’ quanto affermato da Ottavio Lucarelli rispondendo alle domande dei giovani redattori del giornalino scolastico dell’Istituto comprensivo “Aurigemma” di Monteforte, intervenuti all’incontro.
“Spetta ai giornalisti veicolare i corretti valori dello sport senza protagonismi e autoreferenzialità – ha affermato Giuseppe Saviano – promuovere lo sport è promuovere il territorio e diffondere economia e cultura della salute.”
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Preziuso Massimo 2005 di Monteforte Irpino è il campione regionale di nuoto.