Oli essenziali, storia, usi e benefici a cura di Lidia Casali

Ieri sera, nell’ambito degli incontri organizzati per celebrare i 40 anni di attività dell’erboristeria La Gramigna, si è tenuta presso il Carcere Borbonico di Avellino la conferenza Oli essenziali e Aromaterapia.

La relatrice dell’incontro è stata la dott.ssa Lidia Casali, erborista-naturopata, affiancata dal M° Claudio Nigro, ingegnere e laureato in musicoterapia.

Un connubio perfetto quello che vede la musica unita alla natura ai fini terapeutici.

Il M°Claudio Nigro ha intrattenuto il pubblico prima dell’inizio della conferenza eseguendo alcuni  brani di sua composizione e altri scritti da compositori famosi come Bach, Beethoven e Chopin arrangiati da lui con lo scopo di trasmettere a chi la ascolta l’emotività, il sentimento che c’è alla base della musica.

La maggior parte delle sue esecuzioni sono dovute a improvvisazione: note e melodie sono qualcosa che viene fuori dall’animo.

Dice il Maestro: “Perché musicoterapia? Perché la mia esperienza sul campo ha fatto sì che potessi riuscire a creare delle atmosfere lavorando in luoghi che offrono assistenza agli ammalati.”

Racconta brevemente la sua esperienza all’Hospice di Solofra (AV) grazie alla quale ha potuto riscontrare i benefici della musicoterapia. La sua musica, infatti, è detta proprio musica ambient o di atmosfera.

È la melodia, la sensibilità quello che fa la differenza. Lì, con la sua Sentieri Sonori, ha potuto sperimentare l’atmosfera che si evoca in alcuni ambienti e che tale effetto è positivo sugli ammalati.

Dopo il conseguimento della laurea in informatica, mi sono laureato in musicoterapia nel ’93.  Allora non era riconosciuta una scienza esatta, come la matematica per cui si aveva lo scetticismo giusto perché non si potesse pensare quello che poi si è rivelato vincente ed efficace nel tempo. Oggi la musica viene usata negli ambiti ospedalieri perché è di supporto al lavoro delle equipe mediche.

La musicoterapia non è una scienza esatta perché va applicata su ogni paziente, in ogni contesto operativo. Non esiste una musica adatta per una specifica patologia; esiste, piuttosto, una musica adatta ad ogni personalità e alla sua sensibilità.

È necessario conoscere l’individuo, la sua storia, la sua patologia, il suo background familiare e tutti gli elementi utili alla causa.

Anche per questo, suonando dal vivo, spesso vado oltre la partitura perché sono convinto che aggiungere qualcosa di proprio sia un valore aggiunto. La musica non è mai scontata, i suoi colori devono essere percepiti con un piacere sempre diverso dall’ascoltatore.

La collaborazione con Lidia Casali nasce, innanzitutto, perché la mia musica è creata in natura, la scrivo tra aromi, profumi e essenze e poi perché insieme vorremmo creare degli eventi  in natura per poter dimostrare come musica e erbe possano aiutare a stare bene.”

Il M° Claudio Nigro

Il M° Claudio Nigro

Il prossimo appuntamento con il M° Nigro si terrà sempre presso il carcere Borbonico il 14 dicembre in occasione dell’inaugurazione della manifestazione L’altro Natale in cui si eseguirà un concerto per fisarmonica e chitarra.

Come si scriveva inizialmente, il tema della conferenza tenuto da Lidia Casali ieri sera erano gli oli essenziali.

L’esposizione è chiara, ampia e, come sempre, brillante perché a partire dalla storia e dagli usi che sin dai tempi antichi si fecero sugli oli essenziali, Lidia Casali dà ai partecipanti informazioni inerenti la produzione, i costi e, soprattutto, i benefici facendo anche degli esempi pratici su come oggigiorno possono essere usati gli oli essenziali. Grazie alle loro  proprietà antibiotiche, infatti, gli oli essenziali estratti da piante come origano, timo, chiodi di garofano, menta, melissa, cannella, eucalipto, lavanda  possono essere degli ottimi aiuti per risolvere disturbi e patologie.

Un olio essenziale formato da una miscela formata da cajeput, origano, timo, cannella e olio di mandorle è ottimo, ad esempio, per curare il raffreddore e l’olio estratto dalla lavanda può essere usato come antiparassitario per i nostri amici a quattro zampe nonché come lenitivo e rilassante. La Dottoressa ricorda il Vin Brulé che si prepara con un bicchiere di vino rosso, chiodi di garofano e un pezzetto di stecca di cannella. Filtrato con il colino è ottimo per le sindromi da raffreddamento.

Gli oli essenziali hanno un uso antichissimo ed, infatti,  ad Aleppo sono state trovate delle tavolette di argilla che testimoniano che i Sumeri utilizzavano gli oli essenziali; gli egiziani imbalsamavano i defunti usando piante e resine che contengono oli essenziali. Il loro scopo era, infatti, quello di preservare almeno per 3000 anni i corpi per evitare la metempsicosi e lo facevano con gli oli essenziali riuscendoci benissimo se consideriamo che le mummie di animali e persone sono ancora conservate perfettamente.

Non tutte le erbe utilizzate in fitoterapia contengono oli essenziali e sono utilizzate per altri principi attivi. La malva, ad esempio, è utile per lenire le infiammazioni gengivali.

Gli oli essenziali sono contenuti solo nelle piante profumate che li immagazzinano in diverse parti. Alcuni sono contenuti nei fiori, altri nelle foglie, nella corteccia, nei frutti, nei semi e nella radice.

La relatrice spiega che gli oli si possono estrarre in tre modi: utilizzando  il distillatore con la serpentina in corrente di vapore, oppure con la spremitura a freddo (per esempio per le bucce degli agrumi) e poi con l’Enfleurage, una tecnica antica e lunga che consiste nell’utilizzare del grasso inodore, sparso su un telaio di legno con vetro sottostante. Il grasso viene cosparso di fiori e tenuto 24 ore, dopo le quali molto delicatamente, con le pinzette per non contaminare il grasso, si staccano i fiorellini e se ne mettono degli altri. Questa operazione si compie per trenta volte. Dal grasso si estrae la concreta (utilizzata soprattutto dalle industrie profumiere) e da questa l’assoluta.

Da un Kg di lavanda si possono produrre circa 20-30 cc di olio essenziale, quindi per ottenere un litro di olio essenziale di lavanda è necessario circa mezzo quintale di fiori di lavanda. Invece, per quanto riguarda le rose, ad esempio,  per fare un litro di olio occorrono minimo 3 tonnellate di petali di fiori di rose. Questo è dovuto al fatto che l’olio arriva insieme all’acqua distillata da cui si separa venendo a galla e sono poche le gocce che se ne riescono a estrarre. L’acqua distillata non si getta via perché viene utilizzata, poi,  come acqua di rose o acqua alla lavanda.

Il padre e divulgatore  dell’Aromaterapia è considerato Jean Valnet, medico chirurgo militare, che negli anni ’50 svolse la sua attività in aree di guerra, utilizzando  e sperimentando con successo  gli Oli Essenziali per curare i soldati feriti.

Negli anni ‘7O Paul Belaiche elaborò il metodo “Aromatogramma” facendo entrare a pieno titolo gli Oli Essenziali nella sperimentazione scientifica.
Nei vari libri scritti da questi autori sono elencate  svariate indicazioni terapeutiche. Aprendo a caso un volume, alla voce, “Timo” troviamo un lungo elenco di disturbi che si possono trattare con il relativo Olio Essenziale.

Nell’incontro di ieri sera Lidia Casali ha voluto portare la sua testimonianza, una testimonianza che viene dopo 40 anni di esperienza, di applicazione di teorie che lei ha studiato e che ha sperimentato, (innanzitutto su stessa e non sugli animali) per poter oggi affermare che la nostra salute può essere  mantenuta o recuperata grazie a ciò che si ha in natura.

Maria Paola Battista

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About Maria Paola Battista

Amo ascoltare, leggere, scrivere e raccontare. WWWITALIA mi dà tutto questo. Iniziata come un’avventura tra le mie passioni, oggi è un mezzo per sentirmi realizzata. Conoscere e trasmettere la conoscenza di attori, artisti, scrittori e benefattori, questo è il giornalismo per me. Riguardo ai miei studi, sono sociologa e appassionata della lingua inglese, non smetto mai di studiare perché credo che la cultura sia un valore. Mi piace confrontarmi con tutto ciò che è nuovo anche se mi costa fatica in più. Attualmente mi sto dedicando alla recensione di libri e all'editing. Ho scritto, inoltre, diverse prefazioni a romanzi. Grazie ai lettori di WWWITALIA per l’attenzione che riservano ai miei scritti e mi auguro di non deluderli mai. mariapaolabattista@wwwitalia.eu