Pedofilia: emergenza sociale
La pedofilia ha origini molto antiche ed è elencata tra le parafilie. Ci sono molti miti in cui si parla di pedofilia: il mito di Pelope, quello di Laio e Crisippo e quello di Zeus e Ganimede, caratterizzano tre diversi approcci nella relazione pedofilia. Nell’antica Grecia era lecita la pederastia quale rapporto sessuale fra un adulto e un minore di età tra i 12 ed i 18 anni, anzi era addirittura pensata come modalità educativa nel contesto di un atto spirituale e pedagogico, nel quale l’adulto insegnava ai più piccoli le buone virtù. Era un’esperienza di vita corredata da un insieme di regole rispetto ai tempi e ai modi di tali rapporti. Invece la pedofilia fine a sé stessa era illegale. Nel tempo varie culture e società hanno espresso diverse idee verso la sessualità dei minori.
La pedofilia rappresenta una piaga sociale e una vera emergenza, tuttavia se ne parla poco in quanto è una tematica disturbante e respingente. Verso il pedofilo c’è sempre una reazione di repulsione, lo si considera un mostro che abusa sessualmente di un minore incapace di comprendere e di difendersi, che rimarrà traumatizzato per tutta la sua esistenza. Se non andiamo ad indagare il fenomeno, non riusciremo mai a capirne le cause e soprattutto non potremmo mai debellarlo o almeno cercare di contrastarlo e prevenirlo. La pedofilia necessita di studi e indagini approfondite a livello psicologico[CV1] . Il termine pedofilia fu coniato dallo psichiatra tedesco Richard Von Kraft-Ebing, autore del saggio Psichopatia sexuali, (1985)in cui per la prima volta la pedofilia è stata definita come “perversione”, come ricerca di rapporti sessuali con i bambini. La pedofilia enuclea abusatori di bambini, ma anche individui che guardano i siti pedopornografici senza concretizzare alcun atto e persone che dimostrano un interesse morboso per i minori senza tuttavia consumare atti sessuali. Spesso, in più del 60 per cento dei casi, l’abuso è commesso da un genitore o un familiare del piccolo, in base ai dati di Telefono Azzurro.
Ma chi sono i pedofili? Si tratta di persone maggiorenni di qualsiasi età ed estrazione sociale, in maggioranza maschi, le donne sono circa il 4 per cento. Purtroppo il numero di pedofili è altissimo, infatti circa un bambino su dieci subisce abusi sessuali, poi ci sono i casi sommersi.
Da anni risulta essere la Chiesa cattolica la principale accusata di pedofilia. Infatti ancora nel 2009, una dichiarazione dell’Osservatore permanente della Santa sede all’Onu, rendeva noto che circa il cinque per cento dei sacerdoti commette abusi sessuali sui minori. Altre indagini ritengono che la percentuale sia superiore, cioè del nove per cento. Il dramma della pedofilia alberga facilmente in seno alla Chiesa perché essa trova terreno fertile nelle comunità chiuse, in cui il pedofilo si inserisce per avere facile accesso ai gruppi di bambini.
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