Associazione Patriarchi della Natura, il presidente Sergio Guidi e i frutti dimenticati di Tonino Guerra with English version

Ci comunica Sergio Guidi che si è svolta a Pennabilli la festa dedicata ai frutti dimenticati tanto cari a Tonino Guerra. Il poeta aveva pensato il suo orto come un museo dove ritrovare i sapori della sua infanzia, «Infatti mi diceva spesso, – riferisce Guidi – che quando aveva occasione di riassaporare gli antichi frutti con la sua mente tornava bambino».

L’edizione di quest’anno è definita, non a caso, “speciale” perché, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, si è voluto ugualmente riproporre la manifestazione per omaggiare il maestro in occasione dei Cent’anni dalla sua nascita. All’evento ha partecipato anche Carlo Petrini fondatore di Slow Food, che è voluto ritornare nella casa museo dei mandorli di Tonino per salutare Lora, la moglie del maestro. Insieme hanno ricordato i momenti in cui Carlin e Tonino dialogavano sui temi dell’ambiente, dell’agricoltura e del cibo, momenti che Carlo Petrini conserva gelosamente nei suoi ricordi.

In questa occasione Guidi ha donato a a Petrini l’ultimo libro “Alberi straordinari d’Italia”, scritto insieme a Vittorio Emiliani e altri soci dell’associazione Patriarchi della Natura. Una delle immagini che più ha colpito il fondatore dell’associazione Slow Food è la vite di Bolzano su cui si è soffermato, manifestando stupore per questa opera della natura, memoria vivente carica di storia. Il rapporto di Guidi con Carlo Petrini risale alle prime edizioni del salone del gusto di Torino, rafforzato poi negli anni dal fatto di condividere totalmente i temi della biodiversità, dell’agricoltura e del cibo di qualità ottenuto rispettando l’ambiente e il lavoro dell’uomo.

Nella foto il Presidente Sergio Guidi Patrarchi Natura

Il Comunicato integrale in Inglese

Sergio Guidi and Carlo Petrini in Pennabilli with Tonino Guerra’s “forgotten fruits”

The festival dedicated to Tonino Guerra’s “forgotten fruits” took place in Pennabilli. The poet had conceived his garden as a museum where he would be able to rediscover the flavours of his childhood. He often used to say that whenever he had the chance to taste the ancient fruits, he would feel like a child again.

This year’s edition is a special one because, despite the difficulties due to the pandemic, the event has been proposed again to pay a tribute to Tonino on the occasion of the 100th anniversary of his birth. The event was also attended by Carlo Petrini, founder of Slow Food, who wanted to pay a visit to Tonino’s almond trees house museum once again to greet Lora, Tonino’s wife. Together they commemorated the moments when Carlo and Tonino used to talk about the environment, agriculture and food. Carlo Petrini jealously preserves such moments in his memories.

On this occasion I wanted to offer Petrini our latest book “Alberi straordinari d’Italia” (Italy’s Extraordinary Trees). I wrote this book with Vittorio Emiliani and other members of the association “Patriarchi della Natura in Italia” (Patriarchs of Nature in Italy). One of the pictures that most impressed the founder of Slow Food was the vine of Bolzano. He stared at it astonished, as this represents not only a work of nature, but also a living memory full of history. My friendship with Carlo Petrini dates back to the first editions of the “Salone del Gusto” in Turin and grew stronger over the years due to a common interest in the themes of biodiversity, agriculture and quality food obtained by respecting the environment and the work of man.

 

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