Esperienze Forti, confermato il gradimento dei giovani volontari che si mettono al servizio della comunità

Vicenza tira le somme: 3.520 ore svolte da 110 ragazzi in 34 sedi di 18 enti

Esperienze Forti, confermato il gradimento dei giovani volontari che si mettono al servizio della comunità.

Esperienze Forti si conferma un successo tra i giovani che decidono di dedicare il loro tempo libero, durante l’estate, ad attività di volontariato.

Alla terza edizione, realizzata dal Centro vicentino di solidarietà CE.I.S. in collaborazione con l’ufficio politiche giovanili del Comune di Vicenza, hanno aderito 110 ragazzi (110 anche nel 2016), dai 15 ai 23 anni e 18 enti di volontariato.

Il bilancio dell’iniziativa è stato presentato oggi a Palazzo Trissino dal consigliere comunale delegato alle politiche giovanili Giacomo Possamai insieme a Marcello Manea del Centro studi Ce.I.S.

“Siamo veramente soddisfatti dell’adesione dei ragazzi all’iniziativa, che abbiamo ripetuto quest’estate per il terzo anno consecutivo, e che si presenta come un’opportunità per i giovani di offrire il proprio tempo libero per prestare servizio di volontariato durante le vacanze. Vogliamo che questo impegno non resti semplicemente un episodio, ma che sia l’inizio di un percorso che li porti ad appassionarsi all’attività di volontariato e a continuare a dedicarsi agli altri anche fuori dal periodo estivo – ha dichiarato il consigliere comunale delegato alle politiche giovanili Giacomo Possamai -. Un altro elemento di soddisfazione è stato che alcuni ambiti che nelle scorse edizioni erano stati scelti dai ragazzi a fatica quest’anno hanno visto una maggiore partecipazione. L’esempio quello più evidente è quello delle realtà che lavorano con le persone con disabilità: quest’anno sono stato ben dieci i ragazzi che si sono dedicati a questa attività”.

Ha poi proseguito Marcello Manea del Centro studi Ce.I.S.: “Fatica, responsabilità e sentirsi importanti: sono questi gli elementi che i ragazzi hanno evidenziato a seguito dell’esperienza di volontariato che ha dato loro la possibilità di capire come l’impegno e quindi la fatica possano offrire gratificazione. Tant’è che il grado di soddisfazione è pari all’8,9 su una scala da 0 a 10. Ma non solo i giovani volontari hanno portato a casa un risultato positivo e gratificante, che in alcuni casi li ha spinti a proseguire l’esperienza, ma anche gli enti che hanno riscontrato come il rapporto l’inserimento di giovani ha dato dei riscontri ottimali tra le persone disabili e gli anziani”.

Le attività di volontariato sono cominciate il 13 giugno e si sono concluse l’8 settembre ed  erano relative a cinque differenti ambiti: ambientale, culturale, musicale, sociale e sociosanitario in cui i ragazzi sono stati occupati per un numero complessivo di  3520 ore.

Tra i giovani iscritti si nota una maggioranza di presenze femminili (67%), mentre il 77% dei ragazzi sono minorenni (il 40% ha 17 anni) e per lo più provenienti dalla città di Vicenza (65%); la quasi la totalità sono studenti (92%).

Gli enti che si sono messi a disposizione sono 18 (19 nel 2016): alcuni, presenti nelle due passate edizioni, non sono riusciti ad organizzarsi in tempo utile; si sono invece registrate nuove adesioni.

Ciascun ragazzo ha dedicato circa 2 – 3 settimane del proprio tempo per le attività, mentre alcuni hanno prolungato l’esperienza oltre il programma previsto fino ad un mese. Inoltre 15 ragazzi e ragazze hanno deciso di proseguire anche a conclusione di Esperienze Forti la loro attività negli enti che li hanno ospitati.

Sia gli enti che i ragazzi che hanno rilevato la positività dell’esperienza; le attività di volontariato si sono rivelate momenti di crescita personale sperimentando responsabilità e la fatica.

In particolare si è cercato di promuovere il volontariato in ambiti solitamente meno scelti perché più complessi e delicati come l’area disabilità ed effettivamente in questo settore si è verificato un aumento di presenze rispetto agli anni scorsi.

I 18 enti aderenti hanno messo a disposizione 34 sedi dove svolgere attività.

Ben 36 ragazzi sono stati impegnati al CSI – Centro sportivo italiano, 12 all’Ipab (nelle residenze Salvi, Trento, Monte Crocetta), 9 in Biblioteca civica Bertoliana (riordino delle raccolte librarie nella sede centrale e in quelle decentrate), 8 alla cooperativa Cosmo (attività estive), 7 alla Caritas (esperienza alla Casa San Martino in contra’ Torretti), 6 alla Cooperativa Alinsieme (centri estivi), 5 a Legambiente (organizzazione del gazebo allestito a Campo Marzo in occasione dei Festambiente) e 5 alla London School (collaborazione al City camp alla scuola Bortolan).

Altri hanno collaborato con l’associazione Parrock per il Lumen Festival e con la Federazione Ferruccio Poli Poli Anffas. La società musicale Variabile ha accolto ragazzi per catalogare il materiale presente nel negozio di musica, la cooperativa La Fraglia ha inserito i giovani nel centro educativo occupazionale diurno per persone con disabilità. Chi ha scelto l’associazione Assogevi si è occupato dei centri estivi.

Infine inserimenti sono stati fatti alla cooperativa M25,  alla cooperativa Agape, al Nuovo Ponte e alla Piccionaia (centri estivi).

Complessivamente sono pervenute 170 iscrizioni e richieste informali di partecipazione che poi si sono tradotte in 110 iscrizioni effettive. Questa differenza si può spiegare in relazione all’obbligatorietà per gli studenti dell’alternanza scuola-lavoro.

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